Dorati e croccantissimi, gli anelli di cipolla (o onion rings) sono una ricetta molto diffusa nei Paesi anglosassoni, dove vengono serviti come antipasto, stuzzichino o come contorno di piatti tipici e street food come hamburger e alette di pollo , spesso insieme alle immancabili patatine fritte. Sono buonissimi da soli, ma per una sferzata di golosità in più si possono accompagnare con ketchup, maionese o altre salse in cui intingerli.
Ingredienti per 4-6 persone
- Cipolle bianche o dorate (grandi, da 300 g ciascuna)3
- Acqua q.b.
- Sale q.b.
per la pastella
- Farina 00 270 g
- Amido di mais 110 g
- Birra bionda (fredda)425 g
- Paprika affumicata in polvere 1 cucchiaino
- Cipolla essiccata in fiocchi 1 cucchiaino
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
per impanare
- Panko 400 g
per friggere
- Olio di semi di girasole 1.5 l
PER COMPLETARE
- Sale q.b.
Allergeni
Procedimento
Monda le cipolle privandole della buccia, quindi tagliale a rondelle spesse 1,5 cm, dividile modo da liberare gli anelli concentrici che si saranno formati e lasciale immerse in una ciotola piena di acqua salata per un’ora. Poi scolale e asciugale per bene tamponandole con della carta assorbente da cucina o con un canovaccio pulito.
PER LA PASTELLA
Metti in una ciotola la farina e l’amido di mais, versa la birra bionda fredda e mescola con una frusta per far sciogliere i grumi. Insaporisci con il sale, il pepe, la paprika affumicata e la cipolla liofilizzata.
COTTURA
Versa l’olio di semi di arachide in un tegame dai bordi alti e fallo scaldare fino alla temperatura di 175°. Nel frattempo metti il panko in un contenitore basso e largo e posizionati in modo da avere davanti in sequenza tutto ciò che ti serve per la frittura: anelli di cipolla, pastella, panko e olio.
Pochi alla volta, immergi gli anelli di cipolla completamente nella pastella, poi scolali e passali nel panko facendo in modo che ne siano completamente ricoperti e infine falli scivolare nell’olio per frittura, facendo attenzione a tenere sotto controllo la temperatura.
Lascia friggere gli anelli di cipolla fino a renderli dorati e croccanti. Poi scolali su un vassoio foderato con carta forno per eliminare l’olio in eccesso.
Servi i tuoi anelli di cipolla fritti ben caldi cospargendoli con un pizzico di sale.
Note & consigli
*Lasciare la cipolla in ammollo in acqua e sale serve a farle perdere il suo sapore spiccato e a renderla più digeribile.
*La scelta di usare la birra invece che l’acqua per la pastella, serve a dare alla ricetta un sapore più deciso. La temperatura freddissima serve invece a creare uno shock termico con l’olio in modo da rendere la frittura più croccante.
Varianti della ricetta
Se vuoi provare altre delizie vegetali fritte ti suggerisco anche le frittelle di zucchine, le frittelle di cavolfiore, i fiori di zucca in pastella fritti, i carciofi fritti, i carciofi alla giudia e le patate fritte in pastella.
Conservazione
Come tutti i fritti, gli anelli di cipolla fritti sono ottimi se consumati appena pronte, ben caldi e croccanti. Ma se dovessero avanzarti puoi conservarli per un paio di giorni in frigorifero, all’interno di un contenitore ermetico e rigenerarle in forno prima di servirli.
Ti sconsiglio la congelazione.
Curiosità
Le origini esatte degli anelli di questa ricetta sono ignote.
Il libro di cucina del 1802 di John Mollard, The Art of Cookery Made Easy and Refined include una ricetta chiamata Fried Onions with Parmesan Cheese (Cipolle fritte al parmigiano), che suggerisce di tagliare le cipolle ad anelli e intingerle in una pastella di farina, panna, sale e pepe e parmigiano, poi di friggerle nel lardo “bollente” e di servirle con una salsa fatta con burro fuso e mostarda.
Il 13 gennaio 1910 apparve sul giornale Daily Times di Middletown (New York) una ricetta per le cipolle fritte francesi che potrebbe essere l’antenata di quella Statunitense.
Nel 1933, invece, in una pubblicità della Crisco su The New York Times Magazine comparve per la prima volta l’immagine di anelli di cipolla che venivano intinti nel latte (o forse nel latticello) e poi infarinati e fritti.
Tra coloro che rivendicano l’invenzione della ricetta “a stelle e strisce” c’è la catena di ristoranti texana Kirbys Pig Stand, fondata all’inizio degli anni Venti e rimasta fiorente fino agli anni Quaranta con oltre 100 locali in tutti gli Stati Uniti.