La carbonada è una ricetta tipica della Valle d’Aosta: una sorta di spezzatino a base di carne di manzo, che viene marinata nel vino rosso speziato e poi cotta a lungo sul fuoco con una gran quantità di cipolle, in modo da risultare morbidissima, piacevolmente dolce e “scura come il carbone”. Viene servita tradizionalmente con la polenta (o talvolta con il purè di patate), diventando così un piatto unico sostanzioso e saporito, adatto alle fredde serate invernali o ai pranzi della domenica.
Ingredienti per 4 persone
- Scamone di manzo 800 g
per la marinatura
- Vino rosso corposo 600 g
- Cipolle 200 g
- Cannella 2 stecche
- Alloro 2 foglie
- Grani di Pepe 10
- Ginepro 5 bacche
- Chiodi di garofano 5
PER LA COTTURA
- Carote 60 g
- Sedano 60 g
- Farina 00 20 g
- Olio extravergine d’oliva 100 g
- Brodo vegetale q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Allergeni
Procedimento
per la marinatura
Il giorno prima di iniziare la preparazione vera e propria della ricetta, taglia la carne a cubetti di 3 cm, mettila in un contenitore con gli aromi, il ginepro schiacciato e le cipolle sbucciate con i chiodi di garofano conficcati all’interno, copri con il vino, sigilla con la pellicola trasparente (o chiudi con il coperchio) e lascia marinare in frigorifero per 24 ore.
per la cottura
Trascorso questo tempo, scola la carne tenendo da parte la marinatura, tamponala con della carta assorbente, infarinala per bene e mettila a rosolare in una pentola capiente con l’olio per sigillarla esternamente. Quando i bocconcini saranno ben abbrustoliti, toglili dalla pentola e tienili da parte in caldo.
Nella stessa pentola inserisci le carote, il sedano e le cipolle della marinatura dopo averli tritati. Falli rosolare per 10 minuti e poi reintroduci la carne e il vino rosso della marinatura. Aggiungi anche un paio di mestoli di brodo e lascia cuocere per 2 ore coprendo con coperchio. Se necessario aggiungi altro brodo poco alla volta.
A cottura ultimata aggiusta di sale e servi la carne ben calda accompagnata dalla polenta (o da un buon purè di patate) e dal suo fondo di cottura.
Note & consigli
*Far rosolare per bene la carne è fondamentale per sigillarla esternamente ed evitare che perda i suoi succhi durante la cottura successiva. In questo modo resterà morbidissima.
Varianti della ricetta
Se vuoi provare altre ricette corroboranti che prevedono una lunga cottura ti suggerisco anche il brasato al barolo, polenta e bruscitt, il gulash, il manzo all’olio e lo spezzatino alla Guinness.
Conservazione
Puoi conservare la tua carbonada in frigorifero per un paio di giorni in frigorifero, ben chiusa in un contenitore ermetico. Se hai usato solo ingredienti freschi, puoi anche congelarlo.
Curiosità
*La ricetta deve il suo nome al colore scuro che la carne assume dopo aver cotto a lungo nel vino.
*La carbonada è un piatto tipico della cucina Valdostana, ma originario del Belgio e della Francia settentrionale, dove viene chiamato carbonade o carbonnade, dove in passato veniva preparato con una carne molto saporita perché conservata in salamoia, che veniva addolcita proprio grazie all’aggiunta delle cipolle (in quantità uguale a quella della carne) e alla lenta stufatura nel vino. La versione fiamminga si distingue perché prevede la cottura nella birra.