Chiacchiere con zucchero maschera di carnevale e stelle filanti

Chiacchiere

  • Preparazione: 1h 0m
  • Cottura: 0h 20m
  • Riposo: 0h 30m
  • Difficoltà: media
  • Costo: basso
  • Porzioni: 25 pezzi
  • Metodo cottura: Frittura
  • Cucina: Italiana

Uno dei ricordi più belli e teneri che ho del Carnevale è legato alla mia nonna Ottilia, la sua amatissima Imperia e la macchina per tirare la sfoglia. Durante la settimana di Carnevale era usanza che lei si trasferisse per un paio di giorni a casa nostra e, tra farina, confetture e zucchero a velo si producevano ricette tipiche di Carnevale per un reggimento intero: castagnole, frittelleciambelle frittebugie… tutto rigorosamente fritto, almeno a Carnevale, come diceva lei. Il suo cavallo di battaglia, però, sono sempre state le chiacchiere, una ricetta infallibile che sia io che le mie figlie abbiamo sempre adorato e che, nonostante gli anni, continuiamo a fare allo stesso modo, mantenendo intatta anche la tradizione del “fritto day” in cui si preparano così tante chiacchiere che ad un certo punto bisogna suonare il campanello dei vicini per regalargliene un po’.

Chi assaggia le mie chiacchiere finisce sempre per chiedermi il segreto di un fritto così croccante e fragrante e allora mi torna alla mente la nonna, intenta a tirare la sfoglia, che mi suggerisce lo spessore adatto, quello perfetto per farle diventare croccanti al punto giusto e piene di bolle, come da tradizione (diffidate dalle chiacchiere senza bolle!). Il tocco immancabile, poi, è una spolverizzata di zucchero a velo vanigliato: le mie figlie, da sempre addette a questa delicata operazione, non lesinano sulla quantità e ad ogni morso si sprigiona una nuvoletta di zucchero a velo che sembra quasi cipria o borotalco. Sono certa che mia nonna approverebbe; d’altro canto ha sempre avuto un debole per le sue golose nipotine! Se anche tu sei alla ricerca di una ricetta perfetta, prova questa e sono certa che non la lascerai più.

Ingredienti

Per l’impasto

  • Farina 00 270 g
  • Burro 25 g
  • Uova medie 2
  • Zucchero semolato 40 g
  • Vaniglia 1 bacca
  • Scorza di limone non trattato1
  • Grappa 20 g
  • Sale 1 pizzico

per friggere

  • olio di semi di arachidi 2 l

per guarnire

  • Zucchero a velo 20 g

Allergeni

Cereali e derivati Latte Uova Arachidi

Procedimento

In una ciotola capiente versa la farina, lo zucchero, il sale, la grappa, il burro. Con una coltello dalla lama sottile incidi delicatamente la bacca di vaniglia per tutta la sua lunghezza, raschia la polpa interna e aggiungila agli altri ingredienti.

Aggiungi anche la scorza di limone grattugiata e infine le uova. Lavora gli ingredienti e, quando saranno amalgamati, trasferisci tutto sul piano di lavoro.

Impasta bene fino a ottenere una palla liscia. Avvolgila nella pellicola trasparente e lasciala riposare almeno mezz’ora in un luogo fresco e privo di correnti d’aria.

Trascorso questo tempo, preleva 100 g di impasto alla volta (ricoprendo con la pellicola il resto per non farlo seccare), appiattiscilo con le mani dandogli una forma vagamente rettangolare e passalo nella macchinetta per fare la sfoglia.

Incomincia passandolo tra i rulli con lo spessore più largo per almeno 2-3 volte (infarinandolo leggermente e ripiegandolo a libro tra un passaggio e l’altro nel caso dovesse bucarsi o stracciarsi) e poi prosegui stringendo i rulli progressivamente fino ad arrivare a uno spessore di massimo 1 mm.

Quando avrai terminato l’ultimo passaggio, posa la sfoglia ottenuta su un canovaccio pulito e infarinato, elimina le estremità irregolari (mettile subito assieme all’impasto ancora da tirare coperto con pellicola in modo da poterle riutilizzare) e taglia dei rettangoli delle dimensioni di circa 8×15 cm.

Pratica due tagli al centro di ogni rettangolo e continua così fino a terminare l’impasto, coprendo le chiacchiere man mano che le realizzi per non farle seccare.

COTTURA

Porta l’olio di arachidi alla temperatura di 170° e immergivi 2-3 chiacchiere alla volta, senza sovrapporle e girandole spesso. Lasciale friggere per meno di un minuto e, quando saranno dorate e croccanti, scolale con una schiumarola e poggiale delicatamente su della carta assorbente da cucina.

Poi, senza sovrapporle, adagiale in un piatto da portata e cospargile di zucchero a velo.
Le tue chiacchiere sono pronte per essere gustate in tutta la loro bontà!

Note & consigli

È molto importante non tendere l’impasto in sfoglie troppo sottili, altrimenti appena immerse nell’olio caldo si scurirebbero subito e non avrebbero tempo di gonfiarsi formando le caratteristiche bolle.

Varianti della ricetta

Puoi tranquillamente sostituire la grappa con un altro liquore a tua scelta come l’anice o un liquore all’arancia o al mandarino, oppure del vino bianco moscato o passito. Per una frittura perfetta e senza intoppi puoi seguire il mio tutorial!

 

Conservazione

Conserva le chiacchiere in un contenitore con coperchio in un luogo fresco e asciutto per 3-4 giorni.

Intolleranze & allergie

Per una versione gluten free, prova le mie chiacchiere senza glutine: vedrai che bontà!

Curiosità

Paese che vai, dialetto che trovi! Le chiacchiere sono diffuse in tutte Italia e chiamate diversamente a seconda di ogni regione e zona: bugie, risòle, cenci, crostoli, fiocchetti, galani, guanti, lattughe, frappe, sprelle, rosoni, ad esempio, sono solo alcuni dei modi con cui sono conosciute nel bel paese. In molti di questi nomi evidente è l’impronta lasciata dalla fantasia popolare: per alcuni ricordano un fiocco, per altri piccoli frammenti di stoffa frastagliati o abiti veneziani d’altri tempi o i rosoni delle chiese, per altri, invece, suonano per la loro friabilità (da crustulum, biscotto).

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