Questo spazio l’ho chiamato SoniaLand, ma oggi dovrei chiamarlo FrancescoLand…
Eh già perchè il mio tavolino delle piante grasse, posizionato in modo da prendere tutta la luce che entra dal finestrone del mio salotto, e è stato pian piano occupato dalle orchidee di cui Francesco, novello Nero Wolf, si è innamorato.
Improvvisamente, e galvanizzato dalla rifioritura di una vecchia pianta che era con noi già da qualche tempo, ha cominciato ad acquistare orchidee di ogni forma e colore: ve le ho mostrate anche nelle mie storie di Instagram e vi sono molto grata perchè mi avete dato tantissimi consigli utili per curare al meglio queste piante!
Innanzitutto, mi avete dato una delucidazione importante: le piantine tanto amate dal mio compagno temono i ristagni di acqua, e il muschio che accompagnava alcune di loro non è protettivo come io credevo, ma l’esatto opposto! Favorendo il ristagno rischia di far ammalare le nostre piante, ecco perchè abbiamo proceduto a levarlo!
Mi avete detto che queste piante amano in realtà la luce, e che ne hanno bisogno anche le loro radici che devono apparire sempre verdi e mai secche e biancastre: per questo ho sostituito i vasi chiusi con dei vasi trasparenti.
E mi avete dato importanti informazioni anche sulla loro irrigazione: invece che bagnarle dall’alto vanno immerse nell’acqua per circa 3 dita per qualche ora. Insomma, senza di voi non so quanto sarebbero durate le nostre piante!
E quando sfioriscono?
Qui non siete concordi nemmeno voi! Qualcuno mi dice di tagliare il gambo alla base, qualcun’ altro di tagliarlo al terzo nodo dal basso… credo faremo qualche esperimento a questo punto, quando le meraviglie che vedete ora sfioriranno.
Leggendo e informandomi un po’ ho anche scoperto che ci sono dei supporti di corteccia da appendere alla parete su cui far crescere le orchidee proprio come farebbero nella foresta, aggrappandosi ad un albero… datemi tempo di trovare il posticino giusto sulla parete… Avete già capito come finirà vero?
