Lo sapevi che i cachi arrivano dal lontano Oriente? Pare che in quelle magiche terre lontane sia chiamato “mela d’Oriente” o “loto del Giappone”: furono infatti i giapponesi i primi a coltivare questa pianta, sbarcando in Europa solo nel ‘700. La sua morbida polpa gli ha fatto meritare il nome di “pane degli dei”, puoi solo immaginare quanto sia golosa!
Io ne sono letteralmente rapita! Sarà per la loro tonalità allegra e invitante, la consistenza morbida, quasi fosse un soffice budino o per il loro gusto incredibilmente avvolgente, ma io li amo alla follia. E’ per questo che ho deciso di “fermare il tempo” e farne una composta, pronta all’uso per tutto l’anno; l’idea di poterli mangiare anche durante una colazione primaverile mi stuzzicava tantissimo. Inutile dire che, appena ho finito di prepararla, il mio cucchiaino si è subito tuffato al suo interno, non una sola volta: diciamo che non le ho contante!
Quindi, ho preparato un barattolo tutto autunnale riempito fino all’orlo da un vivido colore arancione; il profumo che sprigiona è dolce, dall’aroma inconfondibile di cachi appena colti e io li avrò così tutto l’anno, a portata di cucchiaino!
PREPARAZIONE: 25 min. RAFFREDDAMENTO: 24 ore. DIFFICOLTÀ: facile COSTO: economico
Composta di cachi: ingredienti per 2 barattoli da 400 g
cachi 1 kg
zucchero semolato 200 g
limoni il succo di mezzo
pectina 6 g
Composta di cachi: procedimento
Per preparare la composta di cachi, prendi i cachi e spellali; elimina la parte verde del picciolo (se trovi una parte marrone al di sotto togli anche quella). Schiaccia i cachi con le mani all’interno di un colino piuttosto capiente e con l’aiuto di un leccapentole spingi la polpa attraverso le maglie del setaccio. Raccogli la polpa filtrata in una ciotola grande.
Ora metti la polpa ottenuta all’interno di una pentola. In una ciotola a parte miscela lo zucchero con la pectina.
A questo punto versa il succo di limone*, poi lo zucchero** con la pectina ***. Ora lascia cuocere per 5 minuti fino a completo scioglimento dello zucchero: te ne accorgerai perché il composto si addenserà. Una volta pronta, versa la tua composta nei vasetti sterilizzati riempiendoli fino a un dito dal bordo.
Prosegui fino a terminare, quindi chiudi i barattoli (mi raccomando, utilizza tappi nuovi!) e capovolgili fino a quando si saranno completamente raffreddati. Ora puoi controllare che il sottovuoto sia avvenuto correttamente, premendo il tappo e controllando che non faccia “click”. La tua composta di cachi è pronta per arricchire le tue torte oppure da gustare per una bella colazione!
Composta di cachi: note
* Il limone mantiene la brillantezza del colore della confettura e funge anche da conservante. Se vuoi, oltre al succo puoi inserire anche la scorza per conferire maggiore aroma.
** Io ne consiglio uno semolato chiaro per non alterare eccessivamente il gusto della composta.
*** In alternativa alla pectina pura, puoi usare i preparati appositi addensanti per marmellate e confetture che trovi facilmente in commercio.
Se vuoi, puoi aggiungere all’interno della composta un aroma a tua scelta, come vaniglia o cardamomo o cannella. Ah dimenticavo! Puoi anche aggiungere un po’ di liquore, come ad esempio il rum.
La composta di cachi, vista la consistenza del frutto, rimane leggermente più liquida: se vuoi una consistenza più compatta, aumenta di 2 g la pectina.
A proposito di bollitura: io preferisco bollire poco i cachi, in modo da conservare le loro proprietà.
Ho deciso di utilizzare la pectina per evitare che il caco annerisca e “allappi” all’assaggio: questo mi consente di diminuire la dose di zucchero.
Composta di cachi: conservazione
Puoi conservare a lungo la confettura di cachi, tenendo i vasetti in un luogo asciutto lontano dai raggi solari. Essendo lo zucchero un conservante, diminuire la dose all’interno della tua composta significa avere tempi più ridotti di conservazione.