Cotechino e lenticchie è il piatto per eccellenza del menù di Capodanno. Tradizione vuole che mangiare questo piatto l’ultimo dell’anno sia di buon auspicio, da nord a sud Italia. Attenzione però a non confondere il cotechino con lo zampone!
Se vuoi servire questi due ingredienti in maniera innovativa ti consiglio di provare la ricetta della vellutata di lenticchie con cotechino o il cestino di pastasfoglia.
Ingredienti per 4 persone
Per le lenticchie
- Lenticchie secche250 g
- Bicarbonato 0.5 cucchiaino
- Sedano 80 g
- Cipolla bianca 50 g
- Carota 100 g
- Pomodorini rossi 100 g
- Rosmarino 1 rametto
- Olio extravergine d’oliva 50 ml
- Alloro 1 foglia
- Salvia 2 foglie
- Aglio 1 spicchio
- Brodo vegetale 500 ml
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Per il cotechino
- Cotechino (un cotechino)500 g
- Sedano 80 g
- Carota 100 g
- Cipolla bianca 50 g
- Ginepro 4 bacche
- Alloro 1 foglia
Allergeni
Procedimento
Per le lenticchie
La sera prima di preparare cotechino e lenticchie, ricordati di mettere in ammollo le lenticchie. Metti le lenticchie in acqua fredda in una ciotola capiente e aggiungi il mezzo cucchiaino di bicarbonato per far sì che eliminino gran parte delle tossine che provocano poi gonfiore. Copri la ciotola con pellicola e ponila in frigorifero tutta la notte.
Il mattino seguente, sciacqua le lenticchie sotto abbondante acqua fresca corrente e lasciale scolare per bene.
In una pentola scalda un po’ di brodo vegetale.
Monda le verdure e trita la carota, il sedano e la cipolla. Fai un soffritto con olio extravergine di oliva, aglio, rosmarino, salvia; aggiungi il trito di verdure e lascia soffriggere per circa 10 minuti a fuoco dolce. Taglia a cubetti i pomodorini e aggiungili al soffritto.
Versa nel tegame le lenticchie, mescola per un minuto e poi aggiungi il brodo vegetale bollente fino a ricoprirle un dito sopra la loro superficie. Copri con coperchio e lascia sobbollire a fuoco lentissimo per circa 1 ora.
Considera che il tempo di cottura, che le renderà più morbide o più croccanti, dipende dal tipo di lenticchia, dalla grandezza e dai tuoi gusti.
Una volta pronte aggiusta di olio extravergine d’oliva e di sale, amalgamale delicatamente. Le tue lenticchie sono pronte!
Per il cotechino
Occupati ora del cotechino: avvolgilo con un piccolo telo di cotone e chiudi le due estremità con uno spago. Incartalo come se fosse una grande caramella. Riempi di acqua un tegame di acqua.
Schiaccia con un coltello le bacche di ginepro e mettile nel tegame con l’acqua. Aggiungi il sedano, la carota e la cipolla tagliati tagliati in modo grossolano. Unisci l’alloro e immergi il cotechino.
Chiudi la pentola con il coperchio e porta a bollore, poi abbassa la fiamma al minimo e lascia sobbollire per un’ora e mezza. A seconda del tipo di cotechino in tuo possesso, leggi il tempo di cottura riportato sulla confezione o chiedi al macellaio presso il quale lo hai comprato.
Quando il cotechino è cotto prelevalo dal tegame, scolalo ed elimina il telo di cotone. Taglia il cotechino a fette senza eliminare la pelle. Su un piatto da portata stendi un letto di lenticchie su e adagia sopra qualche fetta di cotechino.
Non ti resta che portare in tavola il tuo cotechino con lenticchie e… Buon appetito!
Note & consigli
*Se hai poco tempo a disposizione ma non vuoi rinunciare al tuo cotechino con lenticchie, puoi utilizzare le lenticchie in scatola e il cotechino imbustato precotto. Per cuocere il cotechino imbustato ci vorranno 20 minuti di cottura dall’inizio del bollore (immergendo la busta in acqua fredda), tempo necessario per insaporire le lenticchie con gli ingredienti indicati in ricetta.
Varianti della ricetta
Il cotechino, contrariamente a quello che si pensa, è un insaccato che si sposa benissimo con tanti altri ingredienti. Prova una di queste ricette:
Cannelloni con ragù di cotechino e crema al Parmigiano
Lasagne con ragù di cotechino e fonduta di formaggio
carbonara di cotechino
Parmigiana di patate, melanzane e cotechino
Conservazione
Conserva il cotechino con lenticchie in frigorifero in un contenitore con coperchio per massimo 2-3 giorni. Puoi anche congelare il tutto e conservarlo in freezer per un mese.
Curiosità
Il cotechino viene citato per la prima volta in un calmiere risalente al 1745 che aveva lo scopo di definirne il prezzo. Ne “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi compare come ricetta numero 322 con il nome di “Cotechino fasciato”. Il cotechino faceva parte della lunga lista di insaccati realizzati per conservare al meglio la carne di maiale. L’insaccato rientra inoltre in quel novero di ricette tramandate dalla tradizione contadina: secondo l’usanza, veniva infatti preparato dai lardaroli e salsicciari modenesi rigorosamente a mano.