Cercando le ricette per il mio ultimo libro, sulle tradizioni regionali italiane, mi sono imbattuta in tantissime meraviglie che non conoscevo! Le cresciole sono tra queste: sono delle frittelle di origine marchigiana, che si preparavano con gli avanzi di polenta! Io le trovo geniali, perché sono davvero supergolose e permettono di non buttare via un alimento preziosissimo che è stato alla base dell’alimentazione degli italiani per tantissimo tempo.
Cercando tra le fonti, ho scoperto che all’inizio venivano preparate come piccola merenda per i bambini quando l’impasto di acqua e mais avanzava dal pranzo. Il passo successivo? Venivano passate rapidamente nello zucchero a creare sottili frittelline che, nemmeno a dirlo, andavano ovviamente a ruba.
Mentre le sperimentavo per la prima volta, ed osservavo che stranamente i ragazzi della Factory non facevano che cacciare il naso in cucina attratti dal profumino, ho pensato di provare anche una versione salata… Fatico a dirti qualche abbiano preferito! Sono entrambe meravigliose! Dammi retta, vieni subito in cucina con me, le cresciole non possono aspettare!
PREPARAZIONE: 20 min. COTTURA: 5 min. DIFFICOLTÀ: facile COSTO: basso
Ingredienti per 4 cresciole
polenta cotta 250 g
farina 00 150 g
Per 2 cresciole dolci
zucchero 50 g
Procedimento
In una ciotola sbriciola la polenta cotta e amalgamala con la farina. Quando avrai unito gli ingredienti, trasferisci il composto ottenuto su di una spianatoia infarinata e rendilo liscio e omogeneo. Dividi l’impasto in 4 parti uguali del peso di circa 100 g e forma con ogni pezzetto una pallina. Stendi ogni pallina con il mattarello fino a formare delle piadine di circa 16 cm di diametro.
Per le cresciole dolci
Porta l’olio di arachidi a 170°* e friggi due crésciole fino a farle dorare girandole su entrambi i lati. Una volta pronte, scolale e adagiale su un foglio di carta assorbente da cucina, poi passale nello zucchero semolato e servile ben calde.
Note
* Un buon fritto è fatto con poche, semplici mosse: ti svelo qui i miei segreti!
** Le cresciole sono ottime dolci… ma anche in versione salata! Ho studiato questa versione non fritta: il risultato sono delle simil piadine deliziose, che, cuocendo, si gonfieranno e saranno croccanti e dorate, quasi dei piccoli tacos! Prendi una padella antiaderente del diametro di 18-20 cm e dal fondo piatto scaldala sul fuoco; adagiaci una cresciola alla volta mantenendo un fuoco non troppo forte, quindi e cuocila da ambo i lati fino a che diverrà dorata. La cottura è simile a quella delle piadine, e vedrai gonfiare l’impasto. Disponi la cresciola salata in un piatto e cuoci anche l’altra, dopo di chè saranno pronte per essere farcite proprio come delle piadine.
Scrigni di bontà!
Piadine, tacos, tortillas… Un po’ in tutte le culture del mondo esistono questi pani rapidi che si usano per avvolgere ripieni golosi, o interi pasti. Io ne ho cucinati spesso, e li ho farciti in vari modi: ti lascio qualche idea per i tuoi pranzi rapidi!
- Piadina romagnola
- Piadina gyros di verdure
- Pita gyros senza glutine
- Tacos con guacamole, verdure e mais
- Sushi burrito di piadina
Conservazione
Le cresciole vanno gustate caldissime, appena fatte! Puoi però eventualmente conservare le palline prima di stenderle, per qualche ora, in un contenitore chiuso ermeticamente perchè non si secchino. Sconsiglio la congelazione.