La crostata vegana è un dolce perfetto per chi segue una dieta a base vegetale o cerca alternative leggere e salutari. Preparata senza ingredienti di origine animale, si presta a numerose personalizzazioni: io l’ho farcita con confettura di fragole ma puoi utilizzarne un’altra a tuo piacere oppure optare per una crema al cioccolato fondente o frutta fresca di stagione. Prepararla è semplice e richiede ingredienti facilmente reperibili, rendendola un dolce accessibile a tutti.
Questa versione plant-based della classica crostata italiana sostituisce sapientemente burro e uova con olio di semi e bevanda vegetale alla mandorla, per un risultato più leggero ma ugualmente goloso. La consistenza resta quella perfetta: un guscio di pasta frolla che si sbriciola delicatamente ad ogni morso, mentre la confettura di fragole aggiunge la sua nota dolce e fruttata.
Perfetta per colazione o merenda, questa crostata vegana è anche un’ottima soluzione per chi cerca dolci più leggeri senza rinunciare al gusto. E la preparazione? Sorprendentemente semplice: bastano pochi ingredienti comuni per creare un dolce che conquisterà tutti, vegani e non!
Ingredienti
per una tortiera da 24 cm di diametro
per la frolla
- Farina 00 350 g
- Zucchero di canna 175 g
- Olio di semi di girasole110 g
- Bevanda vegetale alla mandorla (o altro)105 g
- Lievito per dolci 10 g
per la farcitura
- Confettura di fragole 550 g
per spolverizzare
- Zucchero a velo q.b.
Allergeni
Procedimento
Nella ciotola della planetaria munita di foglia, metti lo zucchero di canna e aggiungi il latte vegetale, l’olio e la scorza di 1 limone. Aziona la macchina per mischiare gli ingredienti.
Nel frattempo setaccia la farina con il lievito, aggiungili all’impasto e aspetta che si uniformi diventando liscio e omogeneo. Una volta pronto, trasferiscilo sul piano di lavoro.
Compatta il tutto con le mani e dividi l’impasto in due parti: una deve pesare 500g e l’altra 300g.
Stendi l’impasto più pesante tra due fogli di carta da forno fino a dargli una forma circolare del diametro di 30 cm.
Stendi l’impasto più leggero tra due fogli di carta forno dandogli una forma rettangolare di 25 per 20 cm circa.
Metti le due frolle a raffreddare in frigorifero per una mezz’oretta. Trascorso il tempo indicato, prendi la tua tortiera del diametro di 24cm, fodera il fondo con la carta da forno, rivesti lo stampo con la frolla circolare ripiega i bordi all’interno della tortiera, fai aderire bene i bordi, dopodiché elimina eventualmente gli eccessi con un coltellino affilato e riempi il guscio di frolla con la confettura di fragole.
Livella bene la superficie. Recupera dal frigo l’altro rettangolo di frolla, ricava 10 strisce larghe 1,5 cm e componi le classiche losanghe sulla torta. Metti la tua crostata per una decina di minuti in frigo e successivamente infornala a 170°C per 40 minuti. Sfornala una volta dorata, lasciala raffreddare e servila, cospargendo il bordo esterno con lo zucchero a velo.
Note & consigli
Nella preparazione della frolla per la crostata vegana, è possibile personalizzare la ricetta aggiungendo farine di frutta secca a piacere. L’aggiunta di farina di mandorle, nocciole, pistacchi o farina di noci non solo rende la frolla più ricca e saporita, ma aggiunge anche una consistenza piacevolmente friabile. Queste varianti sono ideali per chi desidera un gusto più intenso e un tocco di originalità nella crostata vegana. Sperimentare con le farine di frutta secca permette di adattare la ricetta ai propri gusti, rendendola perfetta per qualsiasi occasione.
Per aggiungere farina di frutta secca alla frolla della crostata vegana senza compromettere la consistenza, puoi sostituire circa il 20-30% della farina 00 con la farina di frutta secca scelta.
Esempio:
- Se la ricetta richiede 350 g di farina 00, puoi utilizzare 70-105 g di farina di frutta secca (mandorle, nocciole, ecc.) e i restanti 245-280 g di farina 00.
Questa proporzione mantiene la friabilità della frolla, aggiungendo il sapore unico della frutta secca senza alterare la struttura dell’impasto.
Regola Generale (per tipo di farina)
Farina di MANDORLE:
Percentuale ottimale: 30%
La più versatile e facile da usare
Mantiene bene la struttura
Farina di NOCCIOLE:
Percentuale ottimale: 25%
Sapore più intenso
Tende a rendere la frolla più friabile
Farina di PISTACCHI:
Percentuale ottimale: 20%
Sapore molto caratterizzante
Colore naturale verde
ACCORGIMENTI IMORTANTI
- Ridurre leggermente l’olio (circa 10g in meno)
- Aumentare di 1-2 cucchiai la bevanda vegetale
- Impastare con più delicatezza
- Far riposare in frigo almeno 1 ora (invece di 30 minuti)
Domande frequenti
Posso utilizzare altre bevande vegetali al posto della bevanda di mandorla?
Sì! Puoi usare bevanda di soia, avena o riso. La bevanda di soia dà risultati ottimali per consistenza, ma le alternative funzionano bene. Evita il latte di cocco che potrebbe alterare il sapore.
Quale olio è meglio usare?
L’ideale è un olio di semi dal sapore neutro come girasole o mais. Evita oli dal sapore forte come l’olio d’oliva che potrebbero coprire il gusto delicato della crostata.
Posso usare altre confetture?
Assolutamente sì! Puoi usare qualsiasi confettura tu preferisca: albicocche, pesche, frutti di bosco, lamponi, ecc… L’importante è che non sia troppo liquida.
La pasta frolla vegana si rompe facilmente?
No, se segui le dosi indicate. Il trucco è non lavorare troppo l’impasto e lasciarlo riposare in frigo per almeno 30 minuti prima di stenderlo.
Posso usare lo zucchero semolato bianco al posto di quello di canna?
Certo! Lo zucchero di canna aiuta a colorare la frolla che altrimenti, risulterebbe pallida per il mancato utilizzo delle uova. Se utilizzi lo zucchero semolato bianco, per colorare la frolla puoi aiutarti con un pizzico di curcuma da aggiungere all’impasto.
Perché la mia frolla si è ritirata in cottura?
Probabilmente perchè non l’hai fatta riposare almeno mezz’ora prima di utilizzarla per formare la crostata. Il riposo dell’impasto è essenziale per distendere le maglie glutiniche che durante l’impastamento vengono stimolate e diventano elastiche. Se utilizzi una frolla subito dopo averla impastata, le tue creazioni si deformeranno in cottura.
Varianti della ricetta
Conservazione
A temperatura ambiente: Se la crostata non contiene farciture fresche o deperibili (come crema o frutta fresca), puoi conservarla a temperatura ambiente in un contenitore ermetico o sotto una campana per dolci. In questo modo, si manterrà fresca per 1-2 giorni.
In frigorifero: Se la crostata contiene ingredienti freschi, come frutta o crema, è meglio conservarla in frigorifero, sempre in un contenitore ben chiuso, per evitare che assorba odori e umidità. In frigorifero, la crostata senza glutine si mantiene per 3-4 giorni.
Congelamento: La crostata senza glutine può essere congelata, sia intera che a fette. Avvolgila bene nella pellicola trasparente e poi in un sacchetto per alimenti, per evitare bruciature da congelamento. Prima di servirla, lasciala scongelare in frigorifero per diverse ore o a temperatura ambiente. Riscaldarla leggermente in forno la renderà più fragrante.
La frolla senza glutine tende a seccarsi più rapidamente rispetto alla versione con glutine, quindi è consigliabile consumarla il prima possibile per apprezzarne al meglio la freschezza e la friabilità.
Intolleranze & allergie
Glutine
La ricetta contiene farina 00, che è una fonte di glutine. Questa crostata non è adatta a chi è celiaco o ha un’intolleranza al glutine.
Alternativa: per una versione senza glutine, utilizzare una miscela di farine senza glutine specifica per dolci.
Frutta a guscio (Mandorle)
La bevanda vegetale utilizzata è latte di mandorla, che può causare reazioni allergiche in chi è allergico alla frutta secca, in particolare alle mandorle.
Alternativa: per chi ha un’allergia alle mandorle, si può sostituire il latte di mandorla con un’altra bevanda vegetale, come latte di riso, latte di avena (se tollerato), o latte di cocco (se non ci sono allergie al cocco).
Frutta (Fragole): la farcitura prevede l’uso di confettura di fragole, che può causare reazioni in persone allergiche alla frutta, in particolare alle fragole.
Alternativa: per chi è allergico alle fragole, si può utilizzare una confettura di altro tipo, come albicocche o mirtilli, a seconda delle allergie specifiche.
Questi sono i principali allergeni presenti in questa ricetta Assicurati di considerare alternative sicure per adattare il dolce alle esigenze alimentari di chi ha allergie o intolleranze specifiche.