Flan di ricotta, erbette e raspadura

Se ho voglia di preparare qualcosa di speciale per i miei ospiti, so già che per me il flan è una certezza. Negli anni l’ho sperimentato davvero in tutte le salse, usando di volta in volta ingredienti freschi di stagione, personalizzandolo in maniera diversa a seconda delle occasioni, dai classici e tradizionali menù delle feste alle cene più informali con amici.

Versatile antipasto e gustoso “apripista”, questo tortino è un modo per iniziare un pranzo o una cena con il piede giusto, per deliziare i palati dei tuoi ospiti al primo assaggio e stupirli già alla prima portata. In questa ricetta ho voluto realizzarne una versione particolare accostando verdure e formaggi, binomio ampiamente collaudato e abbinamento di grande successo.

Il risultato? Un flan di ricotta, erbette e raspadura in cui le parole chiave sono morbidezza e cremosità. La ricotta e le erbette rappresentano il cuore di questo tortino, mentre la salsa preparata con raspadura, formaggio tipico della gastronomia lodigiana servito a sfoglie, lo completa alla perfezione con le sue note delicate. Se ti dicessi che va a ruba ci crederesti? Io, intanto, ti lascio la mia ricetta: fammi sapere! 

PREPARAZIONE: 15 min. COTTURA: 30 min. DIFFICOLTÀ: facile. COSTO: economico.

Ingredienti per 4 flan

erbette 300 g
raspadura 60 g
uova 3
ricotta 200 g
noce moscata q.b.
sale q.b.
olio extravergine di oliva q.b.

Per la salsa

latte fresco intero 150 g
raspadura 200 g
pepe nero macinato q.b.

Per imburrare

burro ammorbidito q.b.
farina 00 q.b.

Per decorare

raspadura 60 g

Procedimento

Per i flan di ricotta, erbette e raspadura, inizia dalle erbette*. Lavale con cura sotto l’acqua corrente, quindi trasferiscile in un tegame con un filo di olio extravergine di oliva sul fondo; salale e, senza aggiungere altro, falle cuocere pochi minuti coprendole con il coperchio. Una volta pronte, scolale e strizzale per eliminare l’acqua di cottura in eccesso.

Flan di ricotta, erbette e raspadura

Metti la ricotta in un food processor, poi sminuzza grossolanamente le erbette e uniscile alla ricotta, assieme alla raspadura e all’uovo.

Flan di ricotta, erbette e raspadura

Aziona il food processor fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea, quindi condisci con sale e una grattugiata di noce moscata. Trasferisci in un brick il composto.

Flan di ricotta, erbette e raspadura

Prepara gli stampini per i flan, ne ho usati 4 alti 6 cm, con base larga 8 cm, stretta 6 cm e della capienza di 125 ml*: imburrali con l’aiuto di un pennello da cucina, quindi ritaglia dei cerchietti di carta forno da collocare sul fondo dello stampino. Infine, cospargili di farina eliminando l’eccesso.

Flan di ricotta, erbette e raspadura

Riempi gli stampini con l’impasto di ricotta ed erbette, arrivando all’orlo. È necessario cuocere i flan a bagnomaria**: riempi con due dita d’acqua bollente una pirofila, quindi immergi gli stampini distanziandoli bene tra loro e inforna in forno statico preriscaldato a 180° per 25-30 minuti. Se possiedi un forno a vapore, inserisci gli stampi direttamente in forno (non serve usare acqua o una teglia), coprili con un foglio di carta forno e imposta la cottura a vapore sempre per 25-30 minuti.

Flan di ricotta, erbette e raspadura

Nel frattempo, prepara la salsa d’accompagnamento. In un tegame scalda il latte e, sfiorato il bollore, aggiungi anche la raspadura e il pepe nero. Mescola con una frusta fino ad ottenere una crema corposa e filante.

Flan di ricotta, erbette e raspadura

Sforna i flan. Per estrarli dallo stampino lasciali riposare qualche minuto, quindi segui i bordi con un coltellino dalla lama sottile e capovolgili (ricordati di eliminare il fondo di carta forno!). Servi i flan di ricotta, erbette e raspadura irrorandoli con abbondante salsa e una spolverata di formaggio sulla superficie!

Flan di ricotta, erbette e raspadura

Note

* Se hai stampini di dimensione o forma differenti da quelli che ho scelto io, regolati prendendo in considerazione la quantità di acqua che contengono: per ottenere 4 flan devi scegliere 4 stampini che possano contenere 125 ml di acqua arrivando al bordo

** La cottura a bagnomaria è raccomandata per le preparazioni, dolci come ad esempio il creme caramel oppure delicate e salate come questa, dall’impasto base leggero e privo di farina. Il fondo d’acqua bollente permette non solo alla base della preparazione di non bruciare ma anche di generare il vapore adatto alla cottura e allo stesso tempo garante di umidità. L’ingrediente che garantisce compattezza al flan è l’uovo, che con questa cottura delicata può rassodarsi nel modo più adatto

Se preferisci, puoi sostituire alcuni ingredienti: usa gli spinaci al posto dell’erbetta e Parmigiano Reggiano al posto della raspadura!

Questa ricetta è perfetta per il pranzo di Pasqua, scopri le ricette che ho raccolto per te nel mio speciale sulle ricette pasquali!

Prova altre ricette con le erbette: che ne pensi della mia torta pasqualina o delle mie uova alla scozzese di verdure?

Flan: ricette per te

I flan sono un ottimo antipasto; si possono realizzare davvero con tantissimi ingredienti e sono un apripista perfetto. Ecco qualche idea per te:

Conservazione

Una volta cotti consiglio di consumare i flan di ricotta in giornata ma se non si ha alternativa li si può conservare in frigorifero, in un contenitore ermetico, per un paio di giorni. Puoi anche congelarli, se hai usato solo ingredienti freschi e tenerli in freezer per un mese.

Sapevi che…

La raspadura è un modo di servire il formaggio giovane (un tempo Granone Lodigiano) in sottili sfoglie. Tipica della gastronomia della città di Lodi, la raspadura si ottiene raschiando (da qui il suo nome, che deriva dal dialetto locale) una forma con un particolare coltello piatto, ricurvo e flessibile. Originariamente per la raspadura venivano utilizzate forme giudicate imperfette per compattezza (con crepe bolle o altri difetti), tagliate a metà dai casari e donate ai contadini. Consumare il formaggio in sfoglie consentiva alla forma di durare per più tempo e inoltre permetteva di dare un tocco in più alle pietanze che solitamente venivano consumate, in primis la polenta.

4.5/5
vota

Privacy Policy - Cookie Policy - Impostazioni cookie