Gyoza di pollo

Conosci i gyoza? Come potrai intuire dal nome la loro origine è molto lontana: vengono, infatti, dall’Asia, e più precisamente dalla Cina e dal Giappone. Sono nel vero senso della parola dei piccoli capolavori e scrigni di bontà! Si tratta di ravioli caratterizzati da una pasta fresca molto sottile e particolare che viene sigillata con le dita: al loro interno racchiudono un gustoso ripieno di carne o verdure tutto da scoprire!

Nel mio caso, ho optato per un’ottima carne di pollo di qualità, essendo il pollo una delle carni più amate dagli italiani. Non è un caso che negli ultimi anni il consumo di pollo è aumentato in tutta l’Unione Europea confermando che le carni avicole sono sempre un’ottima carta vincente in cucina e contribuiscono a una dieta equilibrata e bilanciata… e quindi ecco la mia ricetta! Il modo migliore per gustarli? Accompagnarli con della buona salsa di soia e delle bacchette, proprio come vuole la tradizione! Non ti resta che indossare il grembiule, lasciarti portare nella terra del Sol levante e seguire la mia ricetta!

Gyoza di pollo, ravioli cinesi pronti all'assaggio

PREPARAZIONE: 50 minuti COTTURA: 10 min. DIFFICOLTÀ: facile COSTO: basso

Ingredienti per 24 pezzi

Per la pasta

farina 00 300 g
acqua 175 g

Per il ripieno

pollo petto 350 g
cavolo nero 80 g
cipollotti 25 g
salsa di soia 10 g
aglio ½ spicchio
zenzero fresco 5 g
peperoncino rosso ½
olio di sesamo 10 g
sale q.b.

Per la cottura

acqua 40 g
olio di semi 16 g

Procedimento

Per la pasta

Per preparare i gyoza di pollo per prima cosa procedi con la pasta fresca. In una ciotola unisci alla farina setacciata l’acqua a filo e incomincia a impastare fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Una volta pronto, avvolgilo nella pellicola trasparente e lascialo riposare in frigorifero per un’ora.

Per il ripieno

Trita con il coltello (oppure con un robot da cucina munito di lame) il petto di pollo e mettilo in una ciotola.

Trita finemente anche il cipollotto e il cavolo nero e aggiungili alla carne di pollo. Unisci poi la salsa di soia, lo zenzero fresco grattugiato, mezzo spicchio di aglio tritato con mezzo peperoncino rosso, il sale, l’olio di semi ed amalgama gli ingredienti, poi mettili in una sac-à-poche.

Lasciali insaporire per un’ora in frigorifero.

Componi

Trascorso il tempo di riposo della pasta, estraila dal frigorifero, stendila con un mattarello fino a uno spessore di circa 2 mm e tagliala con un coppa pasta circolare da 9 cm di diametro.

Prendi il ripieno e spremine circa 15 g al centro di ogni cerchio di pasta.

Spennella leggermente il bordo di mezzo dischetto con dell’acqua e richiudilo a mezzaluna impugnandolo senza unire i due lembi. Ora con una mano crea delle balze solo da un lato del raviolo e mano a mano che le formerai, attaccale all’altra metà liscia, formando così la tipica forma dei gyosa. Ripeti la stessa operazione fino a formarne 24 pezzi.

Una volta pronti, disponine metà in una padella larga e bassa con 8 g di olio e 20 g di acqua; copri con il coperchio e accendi il fuoco a fiamma vivace, lasciando cuocere i gyoza fino a che l’acqua non si sarà assorbita completamente e il fondo di ogni gyoza non si sarà abbrustolito (ci vorranno circa 5-6 minti). Una volta cotti, ripeti l’operazione con i restanti; servili caldi accompagnati a della salsa di soia.

Note

Per i tuoi ravioli potresti decidere di variare forma e realizzarli a forma di sacchetto, anziché a mezzaluna.

Per quanto riguarda la cottura, potresti anche cuocerli al vapore nell’apposito cestello di bambù oppure in una pentola apposita foderandola con un foglio di carta da forno bucherellata.

Per accompagnare, anche la salsa teryaki è un’ottima alternativa!

Ricette dall’Oriente

Oltre ai gyoza di pollo, ti consiglio di provare anche queste gustosissime ricette che in un attimo ti porteranno nella terra del Sol Levante:

Conservazione

Ti consiglio di consumare i tuoi ravioli cinesi al momento, in modo da preservare al meglio la pasta fresca che, in questi ravioli, è molto sottile. Puoi congelarli una volta pronti, riponendoli prima su di un vassoio foderato con un foglio di carta forno ben distanziati in freezer e poi in un sacchetto alimentare.

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