Foto migliaccio

Migliaccio

  • Preparazione: 0h 20m
  • Cottura: 1h 10m
  • Riposo: 0h 30m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 8 porzioni
  • Metodo cottura: Forno
  • Cucina: Italiana, Campana, Napoletana

Insieme alle più note graffe napoletane migliaccio è un dolce tradizionale che si prepara nel capoluogo campano in occasione del Carnevale. Si tratta di una torta molto particolare a base di semolino cotto in abbondante latte aromatizzato, profumata e dalla consistenza compatta, ma che si scioglie in bocca. Puoi prepararla in casa anche se non sei un pasticcere esperto, il risultato ti conquisterà di certo e ti invoglierà a replicarla anche in altri periodi dell’anno!

Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro

  • Latte fresco intero 500 g
  • Ricotta vaccina 400 g
  • Semolino 200 g
  • Zucchero 250 g
  • Burro 50 g
  • uova medie 4
  • Cannella in polvere1 g
  • Scorza di arancia grattugiata1
  • Scorza di limone grattugiata1
  • Vaniglia 1 bacca
  • Sale fino 1 pizzico

Allergeni

Latte Cereali e derivati Uova

Procedimento

Per preparare il migliaccio, unisci in un tegame il latte, il burro, i semini interni della bacca di vaniglia e la bacca stessa affinché rilasci il suo prezioso aroma.

Prosegui con la cannella in polvere (puoi anche utilizzare una stecca, da rimuovere in un secondo momento), la scorza grattugiata di arancia e limone, infine il sale.

Accendi il fornello a fuoco medio e, appena il composto sfiora il bollore, elimina la bacca di vaniglia (ed eventualmente la stecca di cannella) e versa a pioggia il semolino, mescolando per bene con una frusta a mano per qualche minuto.

Una volta cotto, lascia intiepidire il composto a temperatura ambiente in una pirofila bassa e larga coprendolo con pellicola trasparente a contatto e poi completa il raffreddamento in frigorifero.

In una ciotola sbatti le uova e lo zucchero con delle fruste elettriche, proseguendo fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso (in alternativa puoi utilizzare un food processor per ottenere una consistenza più cremosa e vellutata). Quindi setaccia la ricotta in un colino a maglie strette e incorporala al composto di uova.

Unisci semolino e composto di ricotta, quindi trasferisci tutto nello stampo imburrato e infarinato (oppure cosparso con lo staccante spray).

COTTURA

Inforna il migliaccio in forno statico preriscaldato a 180° per 60 minuti, coprendolo con un foglio di alluminio se la superficie dovesse scurirsi troppo. Quindi sfornalo e lascialo raffreddare prima di servirlo: altrimenti si frantumerà tagliandolo!

Note & consigli

La vaniglia è un ingrediente molto prezioso, per questo è bene sfruttarne al massimo il potere aromatizzante. Se vuoi scoprire tutti i trucchi per utilizzarla al meglio ti suggerisco il mio tutorial come usare la bacca di vaniglia.

Varianti della ricetta

Oltre alla versione semplice che ti ho proposto, esistono molte altre varianti di migliaccio. Puoi provare ad arricchirlo con cedro candito, uvetta, pinoli, anice stellato, oppure, come si usa in alcune famiglie campane, a omettere del tutto la ricotta o ad aggiungere una parte alcolica o l’aroma ai fiori d’arancio. In più non sottovalutare anche il migliaccio salato!

Conservazione

Una volta pronto, puoi conservare il migliaccio per qualche giorno in frigorifero ben coperto con pellicola trasparente oppure in un contenitore ermetico in modo che non perda umidità. Non ti consiglio invece di congelarlo.

Curiosità

Il migliaccio napoletano ha origini molto antiche, addirittura medievali, la sua parola deriva dal latino miliaccium che indica un tradizionale pane fatto con la farina di miglio, che all’epoca era utilizzata per la preparazione di molti dolci poveri. Ma con lo stesso termine veniva indicata anche una torta che, nelle campagne, veniva preparata tradizionalmente in concomitanza della macellazione del maiale, il cui sangue era incluso tra gli ingredienti insieme al miglio. Verso la fine del Settecento la ricetta si trasformò profondamente, soprattutto perché il sangue di maiale, ormai messo al bando, venne sostituto da zucchero, cannella, farina e uova, dando origine al dolce che oggi conosciamo.

 

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