Pane e Salame 4.0

Pane e salame, si sa, da sempre vanno a braccetto. Ma cosa succede se questi due ingredienti diventano per un giorno assoluti protagonisti? Questo è quello che accaduto lo scorso 18 giugno alla Sonia Factory, dove ho avuto l’onore di ospitare un evento il cui scopo era quello di valorizzare e far conoscere una delle eccellenze della nostra terra: il Salame Cacciatore Italiano.

Un evento d’eccezione

“Pane e salame 4.0” ha segnato un legame tra presente, passato e futuro: accanto ad Antonio Cera, abilissimo e conosciutissimo fornaio, si sono alternate portate a cavallo tra tradizione e innovazione. Quali? Il pane contadino, che interpreta il concetto del pane portato nel tascapane del cacciatore, e un fragrante lievitato arricchito dal Cacciatore Italiano, tagliato a cubetti e precedentemente passato in acqua e miele. Ammetto che, pensando a questo cooking show, mi sono davvero venute in mente tantissime idee e, alle fine, le mie due proposte sono state una deliziosa crema di cannellini con un croccante crumble di pane e salame e dei buonissimi gnocchetti alle erbe con briciole di salame su crema di pane.

Se non le hai ancora provate, beh, ti consiglio di metterti all’opera, ma prima voglio darti qualche prezioso consiglio e portarti alla scoperta del grande valore del Salame Cacciatore Italiano!

Sapevi che…

Inutile dirti che il Salame Cacciatore va a ruba in un attimo: prendi un tagliere, un coltello, inizia ad affettarlo e, da lì, fai partire il count down; scommetto che sparirà immediatamente! Ma, oltre a questo, voglio dirti qualche curiosità:

  • la qualità dei Salamini Italiani alla Cacciatora è tutelata dalla registrazione Denominazione Origine Protetta, ossia il marchio DOP
  • la tutela implica il rispetto dell’antica ricetta tradizionale
  • viene operato un rigoroso controllo sulla qualità della materia prima
  • il controllo costante della produzione, curato e controllato in ogni fase
  • presentano un profumo delicato, il caratteristico color rubino e un gusto dolce

Una storia antica

Pensa, ho scoperto che la presenza dei primi salamini si attesta circa attorno al 3.ooo a.C! Incredibile, non trovi? Comparvero poi sulle tavole degli antichi egizi e degli etruschi che, a seguito della loro vocazione venatoria, furono tra i primi a produrre quelli che possono essere considerati i primi antenati dei salumi. Ma, devi sapere, che il nome di questo insaccato deriva proprio dall’abitudine dei cacciatori di portare piccoli salami con il pane durante le battute di caccia. Nel corso degli anni poi, questa pratica si diffuse sempre di più, tanto che oggi il Salame Cacciatore Italiano è uno tra i più conosciuti al mondo!

Buoni e non solo: parola di Consorzio!

Non da ultimo, l’aspetto nutrizionale. I Salamini, infatti presentano un contenuto di sale, di grassi e colesterolo molto inferiore rispetto al passato, mantenendo i cosiddetti grassi buoni. Inoltre, è senza lattosio!

A controllare il rispetto degli standard è il Consorzio Cacciatore Italiano che, oltre a tutelare e valorizzare il prodotto, si impegna a promuovere i Salamini in tutto il mondo, ne garantisce l’autenticità (sia in Italia che all’estero) e riunisce e coordina le più importanti aziende della miglior salumeria italiana che producono questa DOP.

Come vedi, il Salame Cacciatore Italiano, sulla tavola riesce sempre a dare il meglio di sè!

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