Le ricette d’Italia sono belle perché sono varie anche se a volte traggono in inganno. Se accanto al titolo non avessi scritto che questa ricetta si riferisce alla liguria, avresti potuto aspettarti un risotto con i fagioli e le cotiche di maiale, perchè la panissa in Piemonte è proprio questo.
Tra i carrugi genovesi, o passeggiando a Boccadasse o mentre gusti un bel trancio di focaccia di Recco vista mare invece se ordinerai un cartoccio di panissa ti verrà servita uno snack goloso, caldo e dorato, spesso in accompagnamento ad un bel fritto misto.
Infatti la panissa ligure è una polentina preparata con farina di ceci, fatta raffreddare e poi servita fritta e bollente, simile alle panelle siciliane. Un tempo del resto i ceci secchi in inverno erano il solo sostentamento che restava ai pescatori che non potevano uscire con le reti: un piatto dunque che è stato prezioso in passato, e che oggi si è trasformato in uno sfizio golosissimo, perfetto per accompagnare l’aperitivo! Sei pronta a venire a cucinarlo con me?
Ingredienti per 4 persone
farina di ceci 250 g
acqua 900 g
sale 5 g
olio extravergine di oliva 20 g
Per friggere
olio di arachidi 2 l
Procedimento
Mescola la farina con l’acqua tiepida dove avrai disciolto il sale e aggiunto l’olio*; amalgama il tutto fino a ottenere una pastella.**
Trasferisci il tutto in una pentola di rame o acciaio, e cuoci il tutto a fuoco dolce, mescolando continuamente, fino ad addensare. Una volta pronto, trasferisci il composto in una teglia antiaderente leggermente unta delle dimensioni di cm 40×26 cm e fallo riposare coperto dalla pellicola trasparente per circa 2 ore o fino a che non si sarà raffreddato.
Una volta freddo, trasferisci delicatamente e senza romperlo il rettangolo di composto su un tagliere e con un coltello ricava delle listarelle (o se preferisci dei cubetti).
Fai scaldare l’olio di arachidi fino a 170° e friggi le listarelle per circa 5 minuti rigirandoli fino a che saranno ben dorati. Scolali su della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso, aggiusta di sale e servili ben caldi. ***
Note
* Unisci l’acqua poco alla volta, e usa una frusta per mescolare: in questo modo eviterai che si possano formare grumi nella tua pastella, che verrà liscia e perfetta
** Se hai tempo, ti consiglio di far riposare la tua pastella almeno 6 ore a temperatura ambiente: la farina di ceci in questo modo assorbirà bene l’acqua e il composto finale sarà ancora più digeribile
*** Se ti piacciono le varianti puoi unire al tuo polentino delle spezie tritate: io ti consiglio il rosmarino, ma anche la salvia è perfetta!
Fritto pret à manger!
Mangiare il fritto passeggiando per le vie di una città nuova da scoprire è una delle mie attività preferite!
Ti lascio qualche idea per riproporre a casa il vero street food, vero patrimonio gastronomico italiano!
- Panzerotti pugliesi
- Calzone fritto siciliano
- Pizza chiena
- Calzone fritto
- Cartoccio all’ascolana
- Crema fritta
Conservazione
Una volta fritta ti consiglio di gustare la tua panissa ben calda. Però puoi conservare il polentino di ceci in frigo ben sigillato per qualche giorno, e friggerlo poi solo al momento di consumarlo.