Pinzimonio con maionese vegana

Sempre più spesso mi capita di avere a cena amici vegetariani o vegani ed ormai è una bella sfida trovare sempre un’idea diversa ed originale da portare in tavola, così ho pensato che non c’è niente di meglio che tornare alla semplicità, rivisitandola quel tanto che basta per adattarla alle varie esigenze che si presentano. Il pinzimonio con maionese vegana è nato così, partendo da una maionese a cui ho voluto dare una nuova veste; un antipasto semplicissimo e veloce da preparare che ho reso un po’ chic sistemandolo in un bicchierino e dando alla maionese un bel colore rosa, insolito e particolare. 

Ma non pensare che questo antipastino venga apprezzato solo da chi non mangia la carne: testato su una platea di onnivori, durante una convention alla quale ho partecipato come relatrice, è stato letteralmente spazzolato via, con mia estrema gioia, ricevendo molti complimenti e domande da chi, stupito, mi chiedeva come una maionese senza uova potesse essere così buona. Ho pensato che sarebbe stato bello condividere la ricetta sul sito e dare un’idea simpatica e colorata senza incappare nel luogo comunque che le verdure sono tristi e che il cibo veg non è buono. Per questo ti lancio una sfida invitandoti a provare il mio pinzimonio con maionese vegana e a farmi sapere se ti è piaciuto. Io scommetto di sì.

Pinzimonio con maionese vegana nei bicchierini pronto al cucchiaio

PREPARAZIONE: 60 min. DIFFICOLTA‘: bassa.  COSTO: economico

Pinzimonio: ingredienti per 4 bicchierini

per la maionese vegana alla barbabietola

olio di semi di girasole 160 g
latte di soia 80 g
sale q.b.
succo di limone 15 g
barbabietola lessata 50 g

per il pinzimonio

peperone giallo 1/2
carota viola 1
carota 1
finocchio 1/2
mela verde 1
ravanello 1

Pinzimonio: procedimento

Per prima cosa prepara la maionese vegana: metti l’olio e il latte di soia dentro al bicchiere di un frullatore ad immersione, poi aggiungi il succo di limone, il sale e la barbabietola lessata tagliata a cubetti. Frulla il tutto per qualche secondo e otterrai la maionese che metterai dentro ad una sac-à-poche e poi in frigorifero.

pinzimonio con maionese vegana

Prepara gli ortaggi: taglia il peperone in striscioline della larghezza di ½ cm, dopo aver eliminato i semi e i filamenti interni. Sbuccia le carote viola e tagliale in bastoncini sottili.

pinzimonio con maionese vegana

Lava il finocchio e taglialo a fettine sottili aiutandoti con una mandolina. Taglia le carote a fette, poi incidi le estremità in 4 parti per il lungo. Lava la mela, tagliala in quarti, elimina la parte centrale con i semi e ottieni delle fettine larghe 1,5 cm.  Elimina le foglie di ravanello e tagliali a quarti, praticando una piccola incisione tra la buccia e la polpa che ti servirà per fissare il ravanello sul bicchierino. La verdura è pronta, ti manca la maionese vegana.

pinzimonio con maionese vegana

Prendi 4 bicchierini della capacità di 120 ml e spremici dentro la maionese, dividendola equamente; metti in ogni bicchierino una fettina di finocchio, un bastoncino di peperone, uno di carota viola e una fetta di carota arancione, una fettina di mela e guarnisci con le estremità verdi dei finocchi e il ravanello che posizionerai sul bordo del bicchiere.

pinzimonio con maionese vegana

Il tuo pinzimonio con maionese vegana è pronto per essere portato in tavola.

Pinzimonio: note

Per il tuo pinzimonio scegli gli ortaggi che preferisci in base ai tuoi gusti e alla stagione! Se vuoi al posto della barbabietola, puoi utilizzare 40 g di senape classica o all’antica oppure optare per una maionese vegana base.

Pinzimonio: conservazione

Puoi conservare il pinzimonio con maionese vegana in frigorifero per un giorno.

Pinzimonio: sapevi che…

Sapevi che in origine le carote non erano arancioni? Come dimostrano diverse attestazioni di epoca romana e alcuni dipinti rinascimentali, le varietà più diffuse in passato erano prevalentemente quelle viola o tendenti al grigio. A modificare drasticamente il loro colore intervenne una scelta dettata da ragioni politiche: i contadini olandesi del XVII secolo, infatti, attraverso incroci e una particolare selezione di sementi, arrivarono ad ottenere il colore che oggi noi conosciamo per omaggiare la dinastia allora regnante, gli Orange. Una storia davvero singolare e unica, non trovi?

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