piatto da portata con polenta e bruscitt

Polenta e bruscitt

  • Preparazione: 0h 20m
  • Cottura: 3h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 6 persone
  • Metodo cottura: Fornello
  • Cucina: Lombarda

Polenta e bruscitt è un piatto unico tipico della cucina lombarda, in particolare della zona del Varesotto e della città di Busto Arsizio. In dialetto bustocco il termine bruscitt significa “briciole”, in questa ricetta fa riferimento alla dimensione della carne, tritata in piccoli pezzetti. Il bruscitt viene preparato con diverse parti del manzo e arricchito con vino e semi di finocchio. Il perfetto accompagnamento per questo sostanzioso stufato? Una buona polenta di farina di mais, perfetta da mischiare con il sugo.

Carne stufata e polenta sono anche un piatto tipico milanese: hai mai provato i rostin nega?

Non solo salato, con la polenta puoi preparare anche una deliziosa torta, polenta e osei.

 

Ingredienti

Per i bruscitt

  • Diaframma di manzo 400 g
  • Fusello di manzo 400 g
  • Polpa di manzo 400 g
  • Cappello del prete 400 g
  • Semi di finocchietto 20 g
  • Aglio 1.5 spicchio
  • Burro 50 g
  • Lardo 50 g
  • Barbera 200 ml
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Per la polenta

  • Polenta bramata o istantanea300 g
  • Acqua 1.2
  • Noce di burro 1
  • Sale grosso q.b.

Allergeni

Latte

Procedimento

Per i bruscitt

Comincia preparando la carne, che deve essere tagliata obbligatoriamente a coltello (non macinata nel tritacarne). Dopo aver pulito i pezzi di carne da eventuale tessuto connettivo o grasso in eccesso, riducila in pezzi delle dimensioni di una mandorla.

Prepara un battuto di lardo (tritandolo finemente dopo avere tolto la cotenna)e mettilo in una pentola di ghisa assieme al burro; fai rosolare per 5 minuti a fuoco dolce e poi aggiungi la carne tagliata a pezzi.

Aggiungi anche i semi di finocchio e l’aglio tagliato a pezzettini, racchiusi in un sacchettino (quelli abitualmente utilizzati per infusi e tisane).

Se vuoi rendere più presente il sapore dei semi di finocchio, ti suggerisco di pestarli in un mortaio prima di chiuderli nel sacchettino.

Aggiusta di sale e di pepe, copri la pentola, accendi il fuoco a fiamma bassa e cuoci il tutto per 3 ore, in modo che la carne rilasci lentamente i suoi succhi e si crei così il sughetto che servirà da accompagnamento con la polenta.

Ricordati di mescolare di tanto in tanto: se la carne si dovesse asciugare eccessivamente puoi aggiungere un po’ di burro (è vietato aggiungere acqua o brodo!).

Quando mancherà un quarto d’ora al termine della cottura, togli il sacchettino con i sapori, alzala fiamma e aggiungi il vino rosso. Lascia evaporare l’alcol e finisci la cottura. Intanto che la carne termina di cuocere puoi dedicarti alla preparazione della polenta.

Per la polenta

Versa la farina a pioggia e mescola continuamente fino a completare la cottura (la polenta bramata richiede circa 50 -60 minuti, quella istantanea 7-8 minuti, la dose di acqua per tutte e due è la stessa).

Versa sul piatto di portata la polenta appena pronta con al centro i tuoi Bruscitti e servi immediatamente!

Note & consigli

*Se i bruscitt risultano troppo liquidi continua la cottura senza coperchio; se invece, sono troppo asciutti aggiungi del burro.

Varianti della ricetta

La polenta si sposa perfettamente con spezzatini e stufati a base di carne; puoi servirlo per esempio con uno spezzatino di vitello ai funghi  o un brasato al Barolo.

Conservazione

Ti consiglio di consumare polenta e bruscitt non appena saranno pronti, quando la polenta sarà ancora calda. Se dovessi avanzarli ti consiglio di conservarli in un contenitore chiuso ermeticamente in frigorifero. Puoi congelare i bruscitt si possono congelare e passarli in padella per farli rinvenire.

Curiosità

Nel 1975 i bruscitt divennero talmente famosi che un signore locale decise di fondare il Magistero dei Bruscitti. Il Magistero aveva come obiettivo la diffusione della conoscenza della cucina rustica di Busto Arsizio.

I bruscitt sono così radicati nella tradizione bustocca che sono il piatto rappresentativo della festa della Gioebia che si celebra l’ultimo giovedì del mese di gennaio, periodo noto come i giorni della merla, ovvero i giorni più freddi dell’anno.

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