Uno dei “padri” di tutti gli agrumi
Il pomelo (Citrus maxima), chiamato anche “pummelo” o “pampaleone”, è uno dei cosiddetti agrumi “ordinari”, cioè appartenente a una delle tre specie (le altre sono cedro e mandarino) da cui, per mutazione o ibridazione, derivano tutti gli agrumi oggi coltivati.
Origine e diffusione
Il pomelo è un frutto originario del Sud-est asiatico in cui è conosciuto da più di quattromila anni. Nel 100 d.C. du introdotto nella Cina meridionale (dove ancora oggi cresce spontaneamente ed è abbondantemente coltivato e considerato simbolo di buon auspicio), e nel XVIII secolo fu introdotto in Giamaica dal capitano inglese Shaddock, in onore del quale il frutto fu battezzato shaddock (da cui “sciadocco”, nome con cui è indicato in Liguria). Oggi esistono coltivazioni anche in molte altre zone del mondo, tra cui Thailandia, Israele, California, Malesia, l’Indocina, alcuni paesi dell’Africa. Nel nostro Paese è stato in grado di adattarsi al clima costiero della Liguria e della Sicilia.
Come distinguerlo dagli altri agrumi
La prima caratteristica che permette di distinguere il pomelo dagli altri agrumi sono le sue dimensioni notevolmente maggiori (ha un diametro che può arrivare a 30 cm e un peso che può raggiungere 1-2 kg). Inoltre non ha una forma sferica o leggermente schiacciata, bensì piriforme. La buccia è liscia, di colore verde chiaro, talvolta venata di rosa, con una parte bianca e spugnosa sottostante (l’albedo) molto spessa (ma facile da rimuovere), che racchiude una polpa succosa che può variare dal giallo paglierino al rosa fino al rosso.
A dispetto delle dimensioni del frutto, i semi al suo interno sono molto piccoli.
Caratteristiche nutrizionali
Come ogni agrume, il pomelo è ricco di acqua, sali minerali (soprattutto potassio), fibre e vitamine, in particolare vitamina C (con un apporto di 60 mg/100 g un frutto da solo è in grado di coprire il 50% del fabbisogno giornaliero di vitamina C), vitamina A e tracce di B1, B2, B3 e B6, a cui si aggiungono acido folico (vitamina B9) e betacarotene.
La polpa del pomelo fornisce circa 30-40 kcal per 100 g, calorie derivanti soprattutto da zuccheri semplici, in particolare fruttosio. Mentre sono pochi i grassi e le proteine.
Un’altra proprietà benefica del pomelo è dovuta al fatto che la vitamina C in esso contenuta aiuta l’assimilazione e l’assorbimento del ferro.
Utilizzi in cucina
Il frutto maturo ha un sapore piacevole, più dolce e rinfrescante di quello dell’arancio o degli altri agrumi. Da fresco può essere mangiato da solo, introdotto nelle macedonie o utilizzato per produrre succhi. Può anche essere candito o trasformato in marmellata e persino aggiunto nelle insalate o nei piatti a base di carne e pesce (crudo o cotto).
L’industria ricava oli essenziali dalla buccia, mentre in Asia le foglie di pomelo vengono usate come decotto curativo per l’ulcera e le ferite.