Il porridge (in italiano “pappa d’avena”) è un piatto di origine anglosassone a base di cereali (per lo più fiocchi d’avena) cotti nel latte (o nell’acqua) a cui poi vengono aggiunti diversi altri ingredienti. Può essere realizzato come dolce o in versione salata, da consumare a colazione o come piatto unico. Essendo una base neutra che puoi condire a piacimento, è una valida alternativa ai tradizionali pancakes. Prepararlo in casa è molto semplice e veloce!
Ingredienti
per la base
- Fiocchi d’avena 160 g
- Latte 500 g
- Miele 20 g
- Sale 1 pizzico
PER DECORARE
- Kiwi 1
- Mela mezza
- Mirtilli 1 cucchiaio
- Lamponi freschi 1 cucchiaio
- Banana 1
- Cioccolato fondente a scaglie q.b.
- Mandorle a lamelle q.b.
- Miele 2 cucchiaini
- Semi di papavero q.b.
- Cannella in polvere 1 pizzico
Allergeni
Procedimento
per la base
Metti in un pentolino i fiocchi d’avena, versaci il latte, aggiungi un pizzico di sale e il miele.
Porta a bollore e lascia cuocere a fuoco dolce per circa 5 minuti. Quindi spegni il fuoco e lascia intiepidire leggermente il composto.
PER LA DECORAZIONE
Sbuccia la banana e il kiwi, taglia la prima a rondelle e il kiwi prima a fettine e poi in triangolini. Lava e asciuga mirtilli e lamponi e dividi la mela prima a fettine e poi di nuovo a metà in spicchi più piccoli.
composizione
Trasferisci il porridge tiepido in 4 ciotoline, dividendolo in modo equo.
Decora due porzioni con le fettine di banana, disponendole leggermente sovrapposte lungo metà del bordo della ciotolina; distribuisci sul resto della superficie un po’ di cioccolato a scaglie, una presa di mandorle a lamelle e completa con un pizzico di cannella.
Disponi sulle restanti due porzioni di porridge la frutta fresca e completa con un cucchiaino di miele per ciascuna e con una spolverizzata di semi di papavero.
Note & consigli
Al termine della cottura, il porridge dovrà risultare morbido ma senza ridursi in poltiglia.
Domande frequenti
Che differenza c’è tra pudding e porridge?
Esistono tanti tipi diversi di pudding che ricordano dei tortini fatti con ingredienti di vario tipo, sia dolci che salati. Esiste anche il pudding di riso che ricorda un budino di riso. Il porridge invece è una preparazione a base di latte e avena, da farcire a piacimento.
Che frutta posso mettere sul porridge?
Puoi mettere la frutta che preferisci: banane, mela, pere, frutti rossi, frutta secca, pesche, kiwi. Io consiglio sempre di scegliere la frutta di stagione!
Che tipo di avena si usa per il porridge?
Per il porridge servono i fiocchi d’avena.
Che gusto ha il porridge?
Il porridge ha un gusto abbastanza neutro, per questo solitamente viene condito con frutta, sciroppo d’acero, miele e altri ingredienti.
Varianti della ricetta
Se non vuoi utilizzare il latte, puoi sostituirlo con la stessa quantità d’acqua o di bevanda vegetale a base di riso, soia, avena e così via. Puoi anche sostituire l’avena con altri cereali (purché siano ricchi di amidi) e aromatizzare con zucchero, sciroppo l’acero, spezie. Nella versione salata puoi optare per la versione vegetariana o con carne.
Conservazione
Puoi conservare il porridge in frigorifero fino a due giorni, coperto con della pellicola o in un contenitore con coperchio.
Intolleranze & allergie
Se sei allergico o intollerante al latte, puoi realizzare un ottimo porridge utilizzando latti vegetali. Presta solo attenzione che alcune tipologie di latte vegetale sono già zuccherate: in tal caso riduci la quantità di miele o eliminalo del tutto per evitare un porridge troppo dolce.
Curiosità
*Il porridge è diffuso anche negli Stati Uniti e nella cucina africana, dove rappresenta un alimento base di molti popoli. In Europa è apprezzato soprattutto nei Paesi nordici e in Russia (dove costituisce un piatto tipico per le occasioni di festa fin dal XII e il XIV secolo). Quello d’avena è particolarmente apprezzato in Scozia, dove questo cereale è coltivato in abbondanza.
*Il termine “porridge” deriva da “pottage” che in inglese antico significava “zuppa” o “stufato”. Questo alimento era infatti preparato già verso la metà del XVII secolo nelle isole britanniche, soprattutto in versione salata e fino all’introduzione del pane lievitato e del forno per la cottura di alimenti, rappresentò il modo più comune per cucinare i cereali.