crostata con confettura di albicocca e ingredienti intorno

Crostata alla confettura di albicocche

  • Preparazione: 1h 0m
  • Cottura: 0h 35m
  • Riposo: 1h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 8 persone
  • Metodo cottura: Forno
  • Cucina: Italiana

La crostata con confettura di albicocche è un dolce classico della tradizione italiana, perfetto per la colazione o la merenda. La sua consistenza morbida e friabile e la dolcezza della confettura ne fanno un piacere per il palato rendendo questa torta una tra le più amate. La ricetta che ti propongo oggi è molto semplice: ti basterà preparare una pasta frolla classica e farcirla con della deliziosa confettura, meglio ancora se fatta in casa!

Ingredienti

Per una crostata del diametro di 23 cm

Per la frolla

  • Farina 00 250 g
  • Burro 140 g
  • Zucchero a velo 100 g
  • Tuorli 2
  • Vaniglia 1 bacca
  • Sale fino 1 pizzico

Per il ripieno

  • Confettura di albicocche 400 g

Per spennellare

  • Uovo 1

Allergeni

Cereali e derivati Latte Uova

Procedimento

Per la frolla

In un food processor metti la farina e il burro freddo da frigorifero a cubetti, aziona la macchina per ottenere la cosiddetta sabbiatura: gli ingredienti dovranno presentare la consistenza della sabbia.

Trasferisci tutto sulla spianatoia e unisci lo zucchero a velo, crea una sorta di montagnetta e una conca al centro. Aggiungi i semini interni della bacca di vaniglia, i tuorli e un abbondante pizzico di sale. Lavora velocemente gli ingredienti fino ad amalgamarli, non lavorarli ulteriormente.
Forma un panetto, appiattiscilo un po’ e stendilo tra due fogli di carta forno fino a formare un disco dello spessore di 0.5 cm; riponi il disco a riposare in frigorifero per almeno un’ora.

Trascorso il tempo indicato, estrai la frolla dal frigorifero e stendine 2/3 su una spianatoia leggermente infarinata. L’impasto rimanente ti servirà per realizzare le losanghe decorative in superficie, tienilo da parte.
Arrotola la pasta sul matterello e stendila nella tortiera, imburrata e infarinata. Con un coltellino elimina i bordi di impasto in eccesso e bucherella la base con i rebbi di una forchetta, senza traforarla. Unisci gli scarti all’altro terzo che hai tenuto da parte.
Riempi ora la base con la confettura di albicocche e livellala per bene con il dorso di un cucchiaio.

Stendi la restante frolla fino allo spessore di 2-3 mm e con una rotella taglia pasta dentellata ricava delle strisce della larghezza di 2 cm.
Posiziona le strisce in modo tale da ottenere delle losanghe (ovvero delle forme che ricordano un rombo).

Cottura

Spennella le losanghe con l’uovo sbattuto e inforna la crostata in forno statico preriscaldato a 175° per circa 30-35 minuti.
La tua crostata alla confettura di albicocche è pronta!

Note & consigli

*Una volta cotta, lascia raffreddare bene la crostata, sformala e mettila su un bel piatto da portata. Se ti piace puoi spolverizzarla anche con  dello zucchero a velo vanigliato. Prima di gustare assicurati che la confettura si sia raffreddata e solidificata, altrimenti quando la mangerai tenderà a colare.

*Il riposo della frolla in frigorifero è fondamentale, ti consiglio vivamente di rispettarlo, altrimenti la frolla non sarà friabile e tenderà a rompersi.

Varianti della ricetta

La crostata, grazie alla sua semplicità è tra le torte più amate e apprezzate. Ciò che rende unico questo dolce è la sua versatilità: la pasta frolla, infatti, si sposa benissimo sia con la confettura di ciliegie o la confettura di pesche. Se invece hai voglia di una versione ancora più golosa puoi farcire la tuia crostata con della crema spalmabile alle nocciole fatta in casa o con la classica crema pasticcera!
In questi ultimi due casi ti consiglio di effettuare una cottura alla cieca.

Conservazione

Una volta cotta e raffreddata puoi conservare la crostata alla confettura di albicocche per qualche giorno, a temperatura ambiente e sotto una campana di vetro o in un contenitore ermetico. Puoi congelare sia la pasta frolla cruda che la crostata cotta a fette.

Curiosità

Nonostante la crostata sia un dolce di origini molto antiche, le prime testimonianze ufficiali e le prime ricette codificate risalgono al 1300-1400: nel novero delle crostate vengono citati sia ingredienti dolci che salati. Bartolomeo Scappi, nel 1570, ci fornisce un quadro piuttosto esauriente della vita conviviale di corte, dove le crostate si trasformavano in vere e proprie opere d’arte realizzate dalle mani degli abili cuochi grazie alla versatilità dell’impasto.

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