Risotto alla monzese in piatto bianco su runner a quadri bianchi e rossi, con ciotoline di pistilli di zafferano e riso, e cipolle intere

Risotto alla monzese

  • Preparazione: 0h 5m
  • Cottura: 0h 30m
  • Riposo: 0h 2m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 4 persone
  • Metodo cottura: Fornello
  • Cucina: Italiana, Lombarda

Come dice il nome, il risotto alla monzese è una variante del risotto alla milanese e la versione “arricchita” del classico risotto allo zafferano, a cui viene aggiunta la luganega, un insaccato tipico del Nord Italia, in particolare della Lombardia. La particolarità della ricetta è che questa “salsiccia” non viene sbriciolata all’interno del riso, bensì aggiunta a tocchetti, dando origine a un piacevole contrasto tra la cremosità neutra dei chicchi e la consistenza sapida della carne.

Ingredienti per 4 persone

  • Riso Carnaroli 320 g
  • Brodo di carne 1 l
  • luganega di Monza 400 g
  • Cipolla dorata 80 g
  • Burro 80 g
  • Vino bianco 150 g
  • Formaggio grattugiato 100 g
  • Zafferano 2 bustine o 0,3 g di pistilli
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Allergeni

Cereali e derivati Sedano Latte Anidride solforosa e solfiti

Procedimento

In un tegame basso e ampio fai sciogliere metà del burro con un filo d’olio e metti ad appassire la cipolla tritata finemente per almeno 10-15 minuti.

Poi aggiungi la luganega (a cui avrai tolto il budello) tagliata a tocchetti di circa 2 cm.
Lasciala rosolare per 2-3 minuti, quindi abbassa la fiamma a fuoco medio e prosegui la cottura per altri 5 minuti.

A questo punto aggiungi il riso, alza la fiamma e fallo tostare per un paio di minuti.
Quando i chicchi diventeranno traslucidi, sfuma col vino bianco e lascia evaporare la parte alcolica. Poi aggiungi un mestolo di brodo e lo zafferano, e prosegui la cottura versando un mestolo di liquido alla volta.

A cottura quasi ultimata togli dal fuoco, aggiungi il restante burro e il formaggio grattugiato e manteca il tuo risotto per renderlo cremoso e all’onda. Aggiusta di sale (se necessario) e termina la preparazione con una grattata di pepe nero (a piacere).

Impiatta il tuo risotto nei singoli piatti e servilo ben caldo!

Note & consigli

*Non togliere il budello alla salsiccia è fondamentale per evitare che si sgrani in cottura, privando il piatto della sua piacevole consistenza.

Varianti della ricetta

Se ti è piaciuto l’abbinamento tra il riso e un insaccato, ti suggerisco di provare anche il mio risotto con salsiccia e funghi porcini.

Conservazione

Come per tutti i risotti, l’ideale sarebbe consumarli subito, ben caldi e cremosi. Ma se il risotto alla monzese dovesse avanzarti, puoi mangiarlo anche il giorno dopo la preparazione, magari “al salto”, gratinato al forno oppure trasformato in deliziosi arancini. Per sapere come fare puoi ispirarti alle mie ricette degli arancini.

Curiosità

La differenza fra una comune salsiccia e la vera e propria luganega (detta anche luganiga o luganica o lucanica) non sta solo nel territorio di produzione, non sta solo nel territorio di produzione ma anche nella forma: la luganega è infatti più stretta e lunga, e arrotolata “a chiocciola”.

Quella autentica di Monza è particolare perché viene tradizionalmente preparata con grana padano, brodo di carne e marsala oltre a carne di suino: ingredienti un tempo “costosi” che sottolineano la famigerata ricchezza dei brianzoli e in questo caso smentiscono l’opinione secondo la quale gli insaccati sono necessariamente piatti poveri.

 

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