Rotoli safari su tagliere grigio, con ciotoline, uova e tovagliolo disegnato

Rotoli safari

  • Preparazione: 0h 40m
  • Cottura: 0h 10m
  • Riposo: 3h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 10 porzioni
  • Metodo cottura: Forno

Per la festa di compleanno di un bambino, una merenda allegra o una festa spiritosa a tema “animalier”, anche il dolce deve essere adeguato! I miei rotoli safari, ispirati al manto di una giraffa o alle macchie di un leopardo, sono una soluzione divertente e facile da realizzare per portare la savana direttamente in tavola. Ma oltre a essere accattivanti nell’aspetto sono anche buonissimi nel gusto, realizzati con pasta biscotto e farciti con una soffice crema in due versioni. E se non riesci a scegliere tra l’uno e l’altro… provali entrambi!

Ingredienti per due teglie da 30×40 cm

PER LA PASTA BISCOTTO GIRAFFA

  • Farina 00 100 g
  • Zucchero 150 g
  • Uova medie 5
  • Miele di acacia 12 g
  • Cacao amaro 10 g
  • Estratto di vaniglia 1 cucchiaino
  • Sale 1 pizzico

PER LA CREMA ALLA VANIGLIA

  • Mascarpone 250 g
  • Panna fresca liquida 250 g
  • Zucchero a velo 100 g
  • Estratto di vaniglia 1 cucchiaino

PER FARCIRE

  • Confettura di frutti di bosco 250 g

PER LA PASTA BISCOTTO MACULATA

  • Farina 00 120 g
  • Zucchero 180 g
  • Uova medie 6
  • Miele di acacia 15 g
  • Cacao amaro 12 g
  • Latte 3 cucchiai
  • Estratto di vaniglia 1 cucchiaino
  • Sale 1 pizzico

PER LA CREMA ALLE NOCCIOLE

  • Crema di nocciole 200 g
  • Mascarpone 350 g
  • Panna fresca liquida 200 g
  • Zucchero a velo 100 g

Allergeni

Cereali e derivati Uova Latte

Procedimento

PER LA PASTA BISCOTTO GIRAFFA

Separa i tuorli delle uova dagli albumi e monta questi ultimi nella ciotola di una planetaria munita di frusta. Quando iniziano a diventare bianchi, inserisci lo zucchero in 3 volte, aspettando qualche secondo tra un’aggiunta e l’altra.

Incorpora i tuorli uno alla volta e aggiungi anche vaniglia e miele, quindi, quando il composto sarà ben fermo, spegni la planetaria e aggiungi anche la farina setacciata e il pizzico di sale, mescolando dal basso verso l’alto con una marisa.

Preleva dall’impasto ottenuto 120 g, mettili in una sac à poche con bocchetta liscia e utilizzali per disegnare su una leccarda foderata di carta forno delle linee che ricordino i bordi delle macchie tipiche del manto di una giraffa.

Aggiungi al resto del composto 10 g di cacao amaro e mescola con la marisa fino a ottenere un composto scuro omogeneo.

Inforna la leccarda con i “bordi giraffa” in forno preriscaldato a 190° per 3 minuti. Quindi estraila e versaci sopra immediatamente la crema scura, livella con una spatola e rimetti in forno a 200° per altri 6 minuti.

A questo punto togli dal forno la pasta biscotto, sfilala dalla leccarda mantenendola appoggiata sulla carta da forno e, finché è ancora calda, avvolgila con la pellicola trasparente in modo che non perda umidità e lasciala raffreddare così.

PER LA CREMA ALLA VANIGLIA

Metti nella ciotola della planetaria munita di frusta il mascarpone e la panna ben freddi di frigo, insieme alla vaniglia e allo zucchero a velo. Attiva la macchina e fai montare fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo. Mettilo in frigo a raffreddare.

composizione

Riprendi il rettangolo di pasta biscotto “giraffa” ormai fredda, elimina la pellicola, stacca delicatamente la carta da forno dalla base, ma lasciala in posizione. Senza rovesciare il dolce (cioè mantenendo verso l’alto la faccia scura al cacao) taglia di sbieco uno dei lati lunghi, in modo da ottenere uno spigolo che renderà più facile chiudere il cilindro e farlo restare arrotolato.

Spennella sulla superficie la confettura di fragole e poi coprila ulteriormente con la crema al mascarpone, lasciando liberi due centimetri dal bordo tagliato di sbieco.

Aiutandoti con la carta forno arrotola la pasta biscotto per il lungo, partendo dal lato coperto di farcitura, facendo in modo che la chiusura del dolce resti sotto il rotolo stesso.

Avvolgi tutto nella carta da forno e crea una caramella con la pellicola trasparente. Lascia in frigo per almeno 2 ore e mezza.

Servi il tuo rotolo giraffa su un piatto da portata, ancora intero per far apprezzare meglio i disegni!

PER LA PASTA BISCOTTO MACULATA

Separa i tuorli delle uova dagli albumi e monta questi ultimi nella ciotola di una planetaria munita di frusta. Quando iniziano a diventare bianchi, sempre sbattendo, inserisci lo zucchero in 3 volte, aspettando che sia stato assorbito dal composto prima di aggiungerne dell’altro.

Incorpora i tuorli uno a uno e aggiungi anche il miele e la vaniglia. Quando il composto sarà ben fermo, spegni la planetaria e, mescolando dal basso verso l’alto con una marisa, setaccia nella ciotola la farina con il pizzico di sale.

Preleva 80 g dell’impasto ottenuto e incorporavi 4 g di cacao e 1 cucchiaio di latte, mescolando bene per ottenere una crema omogenea. Mettila in una sac à poche con bocchetta liscia e utilizzala per disegnare su una leccarda foderata di carta forno delle macchie di forma irregolare che ricordino quelle di un leopardo.

Preleva altri 50 g di impasto e aggiungivi i restanti 8 g di cacao, in modo da ottenere una crema omogenea più scura della precedente. Metti anche questa in una sac à poche con bocchetta liscia e usala per tratteggiare i bordi delle macchie chiare e per creare dei puntini sparsi sugli spazi liberi della carta da forno sulla leccarda (fai attenzione: per ricordare davvero il manto di un leopardo i bordi scuri non devono essere continui, bensì frammentati come un tratteggio).

COTTURA

Inforna la leccarda in forno preriscaldato a 190° per 3 minuti. Quindi estraila e versaci sopra immediatamente l’impasto chiaro rimasto, livella con una spatola e rimetti in forno a 200° per altri 6 minuti.

A questo punto estrai dal forno la pasta biscotto, toglila dalla leccarda e lasciala sul piano di lavoro sulla sua carta da forno e, prima che si raffreddi, avvolgila con la pellicola trasparente in modo che mantenga l’umidità.

PER LA CREMA ALLE NOCCIOLE

Metti il mascarpone e la panna ben freddi di frigo nella ciotola della planetaria munita di frusta, unisci lo zucchero a velo e la pasta alla nocciola. Attiva la macchina e fai montare fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo e riponilo in frigorifero.

COMPOSIZIONE

Togli la pasta biscotto maculata ormai fredda dalla pellicola, stacca delicatamente la carta da forno dalla base, ma non eliminarla. Senza rovesciare il dolce, taglia di sbieco uno dei lati lunghi, in modo da ottenere uno spigolo che renderà più facile chiudere il dolce e farlo restare arrotolato.

Stendi sulla superficie la crema al mascarpone e nocciole lasciando liberi due centimetri dal bordo tagliato di sbieco.

Partendo dal lato coperto di farcitura, arrotola la pasta biscotto per il lungo, aiutandoti con la carta forno in modo da ottenere un cilindro e lascia la chiusura alla sua base.

Avvolgi il tuo rotolo maculato nella carta forno e crea una caramella con la pellicola trasparente. Lascia in frigo per almeno 2 ore e mezza.

Servi il tuo rotolo safari maculato su un piatto da portata, ancora intero per far apprezzare meglio la decorazione animalier!

Note & consigli

Se hai dubbi sull’aspetto che dovrebbe avere la superficie esterna dei tuoi rotoli, ti basterà cercare online l’immagine dell’animale di cui intendi riprodurre il manto!

Varianti della ricetta

Con lo stesso procedimento puoi realizzare anche rotoli safari ispirati ad altri animali.

Puoi anche variare il gusto della pasta biscotto e le farciture a tuo piacimento, per esempio traendo ispirazione dal mio rotolo al cacao con crema al pistacchio, a quello al caffè, al limone, alle ciliegie o a quello con panna e frutti di bosco.

 

Conservazione

Conserva i tuoi rotoli in frigorifero, ben coperti con della pellicola trasparente, per massimo un paio di giorni.

Curiosità

La pasta biscotto è una preparazione di base molto versatile, morbida e spugnosa, paragonabile al pan di Spagna ma più flessibile e facile da arrotolare. Il suo nome deriva dal francese “biscuit”, che nel linguaggio culinario non ha nulla a che vedere con il “biscotto” (biscottus), cioè con il tipici dolcetto secco, di piccola pezzatura nato ai tempi dell’impero romano e caratterizzato dal fatto di essere cotto due volte per acquisire croccantezza e maggiore conservabilità.

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