Salame al pistacchio impiattato su tagliere bianco con due fette tagliate, ciotolina di pistacchi interni e di crema di pistacchio

Salame al pistacchio

  • Preparazione: 0h 30m
  • Riposo: 1h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: medio
  • Porzioni: 6 persone
  • Metodo cottura: Senza cottura

Il salame al pistacchio è un dolce semplicissimo da preparare, morbido ma al tempo stesso croccante e friabile. È a base di cioccolato bianco e biscotti, con in più l’aggiunta della pregiata frutta secca, che lo rende raffinato gli dona un sapore inconfondibile. Puoi realizzarlo a casa in ogni occasione, anche con l’aiuto dei bambini, perché la ricetta prevede solo pochi passaggi ed è senza cottura. Provalo come alternativa al più comune salame di cioccolato classico, tipico della cucina siciliana (ma anche di quella regionale napoletana, veneta, lombarda e piemontese)!

Ingredienti per 6 persone

  • Biscotti secchi 150 g
  • Burro 200 g
  • Zucchero a velo 40 g
  • Crema di pistacchio già dolce200 g
  • Cioccolato bianco 200 g
  • Pistacchi interi 100 g

Allergeni

Cereali e derivati Latte Frutta a guscio

Procedimento

Per prima cosa sbriciola a mano i biscotti secchi in modo da ottenere dei pezzi grossolani.

Poi, nella ciotola della planetaria munita di frusta, sbatti il burro a temperatura ambiente con lo zucchero a velo. Quando avrai ottenuto un composto cremoso, sempre continuando a montare aggiungi anche la crema di pistacchio e il cioccolato bianco sciolto a bagnomaria o nel microonde.

Poi trasferisci il tutto in una ciotola, incorpora anche i biscotti spezzettati e i pistacchi interi, e mescola per distribuire uniformemente gli ingredienti.

Prendi un foglio di carta forno abbastanza lungo, rovesciaci sopra l’impasto e arrotolalo con delicatezza in modo da ottenere una forma cilindrica di spessore omogeneo.

Quindi richiudi i lembi a “caramella”, avvolgi tutto nella pellicola trasparente e metti a raffreddare e solidificare in frigorifero per almeno un’ora, avendo l’accortezza (dopo 30 minuti) di ridargli la forma cilindrica, facendolo rotolare nuovamente sul piano di lavoro, in modo che la base di appoggio non risulti schiacciata sotto il peso del dolce una volta che si sarà solidificato.

Il tuo salame al pistacchio è pronto per essere affettato!

Note & consigli

*Non usare il cutter per frullare i biscotti, altrimenti li ridurrai a una polvere troppo fine che ti impedirebbe di ottenere un dolce della giusta consistenza, umida ma al tempo stesso friabile.

*Il tempo totale necessario al dolce per solidificarsi dipenderà dallo spessore che avrai conferito al tuo salame al momento di dargli la classica forma cilindrica. Più sarà spesso e maggiore sarà il tempo di riposo in frigorifero necessario per riuscire a tagliarlo ottenendo delle fette regolari e compatte.

Varianti della ricetta

*Oltre che con i pistacchi, puoi realizzare questo dolce anche con altri tipi di frutta secca, come mandorle e nocciole, eventualmente tostandola in padella o al forno (a 180° per 10 minuti) prima di inserirla nel dolce. In questo modo rilascerà i suoi oli essenziali e conferirà un sapore ancora più intenso.

*Se vuoi altre idee originali per declinare la versione classica del salame di cioccolato, ti suggerisco di provare anche il mio salame di cioccolato bianco con frutti rossi, il salame di cioccolato e caffè o il salame di cioccolato e marshmallow.

 

Conservazione

Il salame al pistacchio si mantiene in frigorifero, all’interno di un contenitore ermetico o ben coperto con pellicola, per almeno 4-5 giorni e nel freezer per 3 mesi. In quest’ultimo caso, ti consiglio di congelarlo già affettato in modo che tu possa scongelarlo più in fretta e prendere di volta in volta solo il quantitativo che ti serve.

 

Curiosità

Il salame di cioccolato, nelle sue molteplici varianti, è un dolce diffuso in tutta Italia. La versione classica (oggi ufficialmente inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani o PAT del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) è originaria della cucina siciliana, ma si è diffusa da Nord a Sud adattandosi bene alle festività più diverse, tra cui soprattutto la Pasqua. Ne è un esempio la versione piemontese (con l’aggiunta di nocciole) detta “salame del papa”; un nome che, secondo alcuni alluderebbe alla capacità di questo dolce di richiamare alla memoria il celebre insaccato, ma di aggirare i precetti quaresimali che imponevano di non mangiare carne, assicurandosi per questo l’approvazione della Chiesa.

 

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