La scarcedda lucana è un dolce antichissimo, la cui origine si perde nella notte dei tempi e la cui ricetta viene tramandata di famiglia in famiglia con grande orgoglio. Le scarcelle venivano solitamente impastate e cotte nella Settimana Santa e conservate per essere gustate in casa nel giorno della Resurrezione, o portata come dono votivo in Chiesa.
La forma tipica è quella tonda, che simboleggia la felicità, e al centro di questa ciambella (traduzione corretta del termine dialettale) si pone solitamente un uovo sodo, anche colorato, simbolo della Rinascita e della Resurrezione. Oggi in verità a volte si lascia libera la fantasia, e soprattutto per i più piccoli le scarcelle assumono forme diverse e divertenti.
L’impasto è classicamente preparato con l’ammoniaca, un agente lievitante che rende la pasta biscotto friabile e dorata. Potete decorare le vostre scarcelle come meglio preferite: con ovetti di cioccolata, granella di zucchero, glassa colorata, oppure addirittura farle ripiene. In tutti i modi, saranno ugualmente ottime. Dolci simili alle scarcelle, per forma e significato, si ritrovano in tutto il Sud Italia, dalla Puglia alla Sicilia. Ma non solo! Ad esempio in Slovenia si prepara il menih, un dolce pasquale che somiglia in tutto e per tutto a queste nostre ciambelle colorate. Qui ti lascio la ricetta della scarcedda: fammi sapere come ti è venuta!
PREPARAZIONE: 6o min. COTTURA: 75 min. DIFFICOLTÀ: facile COSTO: economico
Ingredienti per una tortiera svasata alta 4 cm, diametro superiore 24 cm e dal diametro inferiore di 20 cm
Per la frolla
farina 00 280 g
zucchero semolato 85 g
uova medie 2
burro freddo 85 g
limone la scorza di 1
sale 1 pizzico
Per il ripieno
ricotta vaccina 600 g
zucchero semolato 150 g
uovo sodo sgusciato 1
sale 1 pizzico
Per decorare
zucchero a velo q.b.
Procediemento
Per la frolla
In un cutter a lame lunghe unisci la farina assieme al burro freddo, aziona fino a rendere il composto sabbioso. Unisci poi lo zucchero semolato, le uova intere e il pizzico di sale, aziona di nuovo fino a compattare il tutto e trasferisci poi la frolla su di un piano di lavoro.
Dividi l’impasto in 2/3 e 1/3. Forma due palline e stendi ognuna di esse tra due fogli di carta da forno, poi lasciale riposare e rassodare in frigorifero per 30 minuti*.
Per il ripieno
Fai scolare la ricotta in un colino per far perdere il siero in eccesso almeno 2 ore prima di iniziare**.
Per l’uovo sodo porta a bollore una pentolina con dell’acqua fredda, al bollore unisci l’uovo e fallo bollire per 10 minuti, una volta trascorso il tempo indicato scolalo e raffreddalo sotto l’acqua corrente; una volta freddo sguscialo e tienilo da parte.
In una ciotola unisci la ricotta ben scolata assieme allo zucchero e al pizzico di sale; con le fruste elettriche monta gli ingredienti fino ad ottenere una bella crema e tienila da parte.
Composizione
Prendi il disco di frolla più grande e adagialo in una tortiera rotonda svasata imburrata e infarinata con base del diametro di 20 cm, alta 4 cm e con diametro di 24 cm sul bordo superiore.
Aggiungi ora la crema di ricotta stendendola bene con una marisa, poi nascondi l’uovo sodo tagliato a metà, nella crema***.
Ricava dalla frolla rimanente delle strisce larghe 1 cm con una rotella dentellata e stendile sulla crema di ricotta formando una griglia di losanghe sulla torta.
Fai cuocere la scarcedda in forno statico a 175° per circa 40-45 minuti o fino a che sarà dorata in modo uniforme.
Una volta pronta estraila dal forno e lasciala raffreddare. Prima di servirla estraila dalla tortiera e cospargila con lo zucchero a velo, la tua scarcedda è pronta!
Note
* Preparare la frolla nel cutter è un modo rapido e preciso per un risultato perfetto. Se però non avessi uno a disposizione, lavora pure con le dita!
** Questa operazione sarebbe perfetto farla la sera precedente
*** Si dice che una volta cotta la torta, l’uovo sodo porterà fortuna a chi lo troverà nella sua fetta.
Ricette lucane, piene di storia e tradizione
Le ricette lucane sono tra le più semplici che la nostra tradizione ci offre, eppure con ingredienti base si riescono a portare in tavola sempre prodotti strepitosi! Ti lascio alcune delle ricette di questa bella regione che ho già provato per te.
- Patate raganate
- Rafanata
- Strazzata
- Dolci della sposa
- Taralli al naspro
- Cavatelli ai fagioli bianchi e peperoni cruschi
Conservazione
La tua scarcedda sarà perfetta gustata anche dopo 3-4 giorni. Sconsigliata la congelazione.