Non puoi andare via dalla Valtellina senza aver assaggiato un piatto di Sciatt! E ti assicuro che dopo averli provati, ordinerai anche il secondo piatto! Eh sì, perchè queste frittelline di grano saraceno e formaggio sono forse meno famose dei cugini di cucina pizzoccheri, ma credimi, sanno affascinare grazie alla loro superficie dorata e croccante che racchiude il morbido cuore fondente di Casera giovane.
Gli sciatt nascono a Teglio, piccolo paese della valle dove da sempre si è coltivato il grano saraceno, perla preziosa che cresceva abbondante su questi terreni di alta quota, e che per molti secoli è stata la base dell’alimentazione di molte famiglie. Il loro nome in dialetto significa “rospo” e sembra se lo siano aggiudicato per via del colore brunito macchiato di scuro dalla consistenza rustica della farina di grano saraceno, e per la “codina” inconfondibile che hanno, dovuta al momento in cui si staccano dal cucchiaio per tuffarsi nell’olio bollente.
Sembra che il segreto per farli perfetti sia aggiungere un goccio di grappa nella pastella: e io chi sono per astenermi dal portare avanti una tradizione? Preparali subito, e servili su un piatto di cicoria amara tagliata finemente, proprio come si fa in Valtellina: ti sembrarà di essere in una baita pronto a rifocillarti dopo una bella sciata!
Ingredienti per 36 pezzi
farina 00 150 g
farina di grano saraceno 130 g
acqua gassata fredda 70 g
grappa bianca 20 g
birra fredda 250 g*
formaggio Casera 4 fette (spesse 1 cm)
sale 15 g
Per friggere
olio di arachidi 1,5 l
Procedimento
Per preparare questo piatto della Valtellina, elimina la crosta e taglia il formaggio a cubetti di 2 cm.
In una ciotola unisci le farine e il sale. Mescolando, versa anche la grappa, la birra e l’acqua fredde: dovrai ottenere una pastella liscia e omogenea.
Prendi un cubetto di formaggio, tuffalo nella pastella ricoprendolo interamente. Riprendilo raccogliendo anche un po’ di pastella.
Mi raccomando: controlla che abbia rivestito tutta la superficie, altrimenti, in cottura, il formaggio fuoriuscirà.
Con un altro cucchiaio metti lo sciatt nell’olio bollente e friggilo fino a che non sarà dorato.
Scola e poggia gli sciatt su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso; servili, come da tradizione, su di un’insalatina condita con vinaigrette (una salsa di olio, aceto di vino e sale).
Note
* Puoi sostituire la birra con acqua gassata: nella ricetta originale non ci vuole, ma a me piace perchè conferisce un gusto deciso al piatto, che ben contrasta con la dolce morbidezza del Casera
** Il formaggio Casera è un formaggio a diverse stagionatura, morbido e fondente, che viene preparato in alpeggio nella bella stagione. Si tratta di un formaggio vaccino DOP a pasta semidura, delizioso nei pizzoccheri e perfetto per queste frittelle: sceglilo giovane perchè si sciolga senza fatica!
*** Dubbi su come ottenere un fritto perfetto? Spero che la mia guida ti possa aiutare!
Cucina lombarda: rustica tradizione
La cucina lombarda non lascia molto spazio ai piatti leggeri: rustica e saporita, è una cucina solida e di carattere, che bada al sodo come gli abitanti che la portavano in tavola. Ti lascio alcune delle ricette tradizionali più note: quale hai già provato?
- Torta Cremona
- Risotto allo zafferano
- Trippa alla milanese
- Barbajada
- Asparagi alla milanese
- Amor polenta
- Ossibuchi alla milanese
Conservazione
Gli sciatt non si conservano: come tutti i fritti si gustano bollenti, appena fatti!