Il lavoro, la Factory, la famiglia… è raro che riesca a trovare momenti per staccare la spina durante la giornata. Non riesco mai del tutto a star ferma, sono una donna iperattiva, sempre in movimento. Con gli anni però ho imparato a ritagliarmi momenti per scrivere, pensare a nuovi progetti, leggere. Stare un po’ con me stessa, insomma.
Francesco mi prende in giro per questa mia abitudine ed effettivamente conosco molte persone che trovano strano questo “isolamento momentaneo” dalla realtà. Credo che dipenda dalla paura della solitudine, dal bisogno continuo di contatto e di stare con gli altri. Parlare. Ridere. Confidarsi.
La verità è che a me invece piace. Certo, amo stare con le altre persone e condividere con loro momenti conviviali e di allegria. Ma non credo siano condizioni che si escludano a vicenda. Nella mia vita ho vissuto in tanti posti – in Trentino, a Milano, in Calabria e poi ancora Milano – e con il continuo cambiamento di scuola, amici, lavori, ho sempre faticato a consolidare veri e propri rapporti personali, che fossero al di fuori dell’ambito familiare. Come si dice, ho avuto tante conoscenze, ma pochissime vere e proprie amicizie.
Il mio nomadismo è stata un’arma a doppio taglio, perché ho avuto modo di conoscere diverse culture, mentalità, di scoprire usanze e realtà nuove. Ci ho messo un po’ a capirlo, ma quelle giornate che passavo a contatto con la natura o a casa a scoprire nuovi ingredienti e a provare nuove ricette, comunque mi hanno aiutata a diventare la migliore amica di me stessa prima di tutto, e poi a rendermi più forte e indipendente. Sono riuscita a trovare la mia dimensione come donna e come persona, e soprattutto sono riuscita in grandi imprese come mamma e come “imprenditrice” .
Vi aspetto per raccontarvi di più.
A presto
Sonia