Il timballo di pasta con polpette di cotechino può essere una “ricetta svuota-frigo” ideale per riutilizzare il pane raffermo, dei pezzi di scamorza avanzati nel frigorifero ed eventualmente un cotechino precotto rimasto in dispensa dopo le Feste di Natale e Capodanno. Ti basterà preparare un semplice sugo di pomodoro e aggiungere qualche aroma per ottenere un piatto di recupero facile ma che non ha nulla da invidiare alle ricette più nobili in termini di ingredienti e preparazioni!
Ingredienti per uno stampo per ciambella da 22 cm di diametro e altezza 10 cm
Per la base
- Spaghetti 400 g
- Olio extravergine d’oliva q.b.
per il sugo
- Passata di pomodoro 1 l
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Aglio 2 spicchi
- Basilico 5 foglie
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
PER LE POLPETTE
- Cotechino precotto 1 kg
- Mollica di pane raffermo 200 g
- Formaggio grattugiato 100 g
- Uovo medio 1
- Prezzemolo 10 g
PER COMPLETARE
- Scamorza affumicata 250 g
- Pecorino 100 g
Allergeni
Procedimento
per la base
Metti sul fuoco una pentola capiente con abbondante acqua. Portala a bollore, aggiungi una manciata di sale grosso e cuoci gli spaghetti un paio di minuti in meno rispetto a quanto indicato sulla confezione.
Scolali al dente, allargali su una teglia, cospargendoli con un filo d’olio per non farli incollare, e tienili da parte a raffreddare.
PER IL SUGO
In un tegame dai bordi alti fai scaldare un filo d’olio con uno spicchio d’aglio schiacciato. Appena inizia a sfrigolare versa la passata di pomodoro, aggiusta di sale e pepe, inserisci il basilico e fai cuocere per circa 10 minuti.
PER LE POLPETTE
Per prima cosa rigenera il cotechino precotto lasciandolo 25-30 minuti in acqua bollente. Quindi estrailo dalla sua busta eliminando il liquido di conserva e il budello, e lascialo raffreddare.
Nel frattempo metti la mollica di pane raffermo nel cutter e tritala finemente. Poi aggiungi il cotechino tagliato a pezzi grossolani, il prezzemolo privato dei gambi, il formaggio grattugiato e l’uovo.
Frulla tutto insieme, attivando il cutter a scatti (l’ideale è usare la modalità “pulse”) per evitare che le lame si surriscaldino rendendo il composto troppo pastoso.
Ottenuto un impasto compatto ma granuloso, forma delle palline da 10-12 g ciascuna (ne otterrai circa 70) e cuocile nel sugo di pomodoro ancora caldo per 10-15 minuti. Una volta cotte scolale dal sugo e tienile da parte a intiepidire.
COMPOSIZIONE
Metti gli spaghetti ormai freddi in una ciotola, unisci il sugo di pomodoro e il pecorino e mescola bene in modo da distribuire il condimento in modo uniforme.
Ungi lo stampo da ciambella e disponivi gli ingredienti a strati alternati: comincia con qualche polpettina (5-6), prosegui con una parte degli spaghetti al sugo, poi con un po’ di scamorza tagliata a cubetti; ricomincia con le polpette e procedi in questo modo fino a esaurire tutti gli ingredienti.
Ricorda però di tenere da parte circa 30 polpette per la decorazione finale.
COTTURA
Dopo aver riempito lo stampo con tutti gli ingredienti, infornalo in forno statico a 200° per 30 minuti.
DECORAZIONE
Una volta sfornato il timballo, lascialo intiepidire prima di estrarlo dallo stampo, quindi trasferiscilo su un piatto da portata, decoralo disponendovi al centro le polpette che hai tenuto da parte e servilo in tavola!
Note & consigli
*E’ importante eliminare il budello dal cotechino finché è ancora caldo, perché quando si raffredda questa operazione risulta più complicata.
*Non esagerare con il sale e gli altri condimenti nel sugo e nell’impasto delle polpette: il cotechino infatti è giù molto saporito (e oltre al sale può contenere anche proporzioni variabili di aromi e spezie, come chiodi di Garofano, noce moscata, pepe, cannella e vino).
Varianti della ricetta
Se vuoi una ricetta simile da preparare quando non hai a disposizione il cotechino, ti suggerisco di provare il classico timballo di pasta con polpettine, e gli aneletti alla siciliana. Se vuoi un’alternativa a base di riso prova il timballo di riso o il sartù di riso.
Conservazione
Una volta cotto, puoi conservare il tuo timballo un paio di giorni in frigorifero, coperto da una campana per dolci oppure porzionato e messo all’interno di contenitori ermetici.
Curiosità
Il cotechino è un tipo di insaccato, che fa parte della tradizione gastronomica di molte località italiane, ma solo quello di Modena ha ottenuto il marchio IGP.
Il nome di questo prodotto (“Cùdghèin” in dialetto modenese) deriva dalla parola “cotica” (o “cotenna”), la pelle del maiale, che è infatti uno degli ingredienti principali usati nell’impasto tradizionale di questa squisita specialità.
La tradizione vuole che il cotechino protagonista del Cenone della vigilia di Capodanno perché, come tutti gli alimenti grassi, si pensa che porti fortuna. L’effetto propiziatorio sarebbe incrementato dall’accompagnamento con le lenticchie di contorno, che si dice portino molto denaro. Ecco perché questo abbinamento è considerato di buon auspicio per l’anno che verrà.