Mi sono divertita un sacco a scrivere questo tutorial sui tipi di caffè. Adoro questo ingrediente in purezza e come arricchimento di ricette. Mi vengono in mente i miei cupcake al cappuccino, la favolosa bavareisa o il tiramisù. Penso però anche solo al profumo avvolgente della miscela appena fatta, al sapore dolciastro e persistente dei chicchi interi. Mettiamo però subito in chiaro una cosa: nelle prossime righe non intendo proporre una classifica su caffè migliori o peggiori ma semplicemente farne conoscere i tipi più celebri al mondo. Anche perché è tutta questione di gusto, semplicemente: personalmente amo a pari merito espresso, moka, cuccumella e caffè americano, a seconda del mood e dell’occasione.
Tipi di caffè: le tipologie in commercio
In commercio oramai si trovano decine di caffè macinati o in chicchi; nei locali e nelle torrefazioni te ne servono di ogni aroma e intensità: servire il caffè è diventata un’arte vera e propria. Si possono trovare in vendita anche le caffettiere più bizzarre: dalla moka alla caffettiera napoletana, dalla caffettiera francese a quella con filtri. Ora sopolano le cialde, di cui il mio compagno Francesco è praticamente dipendente.
Il caffè decaffeinato
Ormai si trova in tutti i supermercati e il vantaggio che offre questo tipo di caffè è che lo si può gustare a qualsiasi ora. Ci sono due scuole di pensiero a riguardo: la prima difende il decaffeinato proprio per il motivo appena descritto o per questioni legate alla salute; la seconda lo bandisce, senza quasi considerarlo caffè!
Per decaffeinare il caffè, i chicchi verdi e non ancora torrefatti sono trattati con anidride carbonica in modo tale da non infierire sulle proprietà organolettiche dello stesso. Questo è il metodo garante di qualità, che purtroppo non tutti offrono.
Io, ogni tanto, a seconda dell’occasione e soprattutto se tra gli ospiti ci sono bambini, lo uso. Nel tiramisù ad esempio, semplicemente sostituendo il classico con il decaffeinato!
Il caffè solubile
Si ottiene essiccando, o meglio disidratando, il caffè liquido concentrato. Il risultato? Scaglie o polveri di caffè, solubili in acqua calda o fredda all’istante. Questa essiccazione avviene in due modi:
- A spruzzo. La tecnica è chiamata “spray-drying” e consiste nel vaporizzare il caffè liquido in un canale che emette aria caldissima. In questo modo il liquido essicca, trasformandosi in polvere solubile molto fine.
- Liofilizzazione. Il caffè liquido è portato quasi al congelamento, tant’è che la tecnica è chiamata anche “freeze-drying”. A questo punto il caffè solido è spezzettato in scaglie più o meno grandi.
Ho usato il caffè solubile per la mia torta alla Nutella!
Caffè in chicchi
I puristi, in crescita tra l’altro, preferiscono macinare il caffè in casa propria. Acquistano i chicchi in torrefazione e poi li macinano con il macina caffè o tramite le macchinette di ultima generazione – quelle che hanno questa funzione. Questo metodo, casalingo a mano o tramite macchinetta, è l’ideale per godere appieno delle proprietà organolettiche del caffè.
Capsule
Di ogni colore, di ogni aroma, per tutti i gusti, monouso, senza scarti. Ecco gli indiscussi vantaggi delle capsule. Una quantità di caffè e aromi variabile da tipologia a tipologia è concentrata in un guscio adattato alla macchinetta del caffè. All’azione viene forata e il caffè fuoriesce tramite classico filtraggio in acqua che, in questo caso, è pressurizzata.
Tutto sul caffè: caffè nel mondo
Si potrebbe fare davvero il giro del mondo in 80 caffè! In primis parlerò degli Stati Uniti, patria del caffè più “demonizzato” in Italia. A seguire i caffè più celebri, anche se all’appello ne mancheranno sicuramente un’infinità (aspetto volentierissimo la tua testimonianza a riguardo!):
- Stati Uniti. Il caffè americano prevede due dosi di acqua e una di espresso, ma al contrario di quanti molti ritengano non si tratta solamente di un “caffè annacquato”: le miscele usate sono particolarmente corpose e intense, adattate ovviamente alla tradizione statunitense.
- Finlandia. Qui il consumo di caffè è ai massimi storici già da un bel po’! E’ in tazza come l’americano, ma con una percentuale di acqua inferiore.
- Turchia. Il caffè turco è costituito da acqua bollente, caffè in polvere e cardamomo. Che profumo inebriante!
- Spagna. Qui il caffè è “con leche” o “carajillo”, ovvero con latte bollente o con correzione alcolica.
- Irlanda. Che bontà divina l’Irish coffee: lo adoro, con panna, zucchero di canna e whisky. Da… capogiro.
- Francia. Qui il caffè è “au lait”, simile allo spagnolo “con leche”: con spuma di latte, tanta, e un espresso concentrato.
In Italia
Venezia è stata la prima città italiana a consumare il caffè, grazie alla via commerciale aperta e fondamentale per l’economia del Cinquecento. Come spiego nel mio tutorial su come usare la cuccumella prima, e in quello su come usare la moka dopo, il regno italico del caffè è per antonomasia il Sud. E’ qui che si vanta il caffè espresso migliore, dopotutto.
Anche altre zone hanno però adottato a pieno diritto questo ingrediente, con aziende produttrice antiche di secoli o ricette famose in tutto il mondo! Pensa al già citato tiramisù, o alla deliziosa e piemontesissima bavareisa:
Per un risveglio perfetto dopo questa lunga lettura, prova i miei cupcake al cappuccino, che contengono una bella dose di caffè espresso!
Ora che conosci tutti i tipi di caffè non ti resta che provarli tutti, ma proprio tutti eh, non decidere per partito preso. Fammi poi sapere qual è il tuo preferito!