La trippa alla romana è un piatto tipico della tradizione culinaria laziale. La ricetta che ti propongo oggi è quella originale e si differenzia dalla versione della trippa alla milanese e della trippa alla fiorentina grazie alla presenza di mentuccia e pecorino. Per chi non ama gli ingredienti particolari come lo stomaco, esiste la versione della finta trippa romana, a base di uova.
La trippa alla romana è un comfort food da servire ben caldo, accompagnato da una bella fetta di pane sfornato in casa come la ciriola romana.
Ingredienti
- Trippa di bovino mista1 kg
- Pomodori pelati 500 g
- Peperoncino rosso 1
- Chiodi di garofano 4
- Sedano 80 g
- Carote 100 g
- Cipolle 100 g
- Aglio 1 spicchio
- Vino bianco secco100 g
- Pecorino romano grattiugiato 100 g
- Mentuccia romana q.b.
- Olio extravergine d’oliva 80 g
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Allergeni
Procedimento
Taglia il peperoncino a metà, per il lungo, e privalo dei semi interni. Monda l’aglio e tritalo. In una pentola dal fondo largo metti l’olio EVO e fai rosolare il peperoncino e l’aglio. Nel frattempo, monda e trita la cipolla, il sedano e le carote; aggiungi le verdure al trito di aglio e fai rosolare per qualche minuto a fiamma media.
Taglia la trippa a striscioline dalla larghezza di circa 1 cm e lunghezza di 5 cm; quando le verdure saranno ben rosolate aggiungi la trippa e alza la fiamma. Unisci i chiodi di garofano e cuoci fino a far evaporare completamente l’acqua che rilascerà la trippa.
Sfuma con il vino bianco, lascialo evaporare e aggiungi i pomodori pelati rompendoli con le mani direttamente nella pentola; aggiusta di sale. Fai cuocere a fiamma bassa, con un coperchio, per almeno 3-4 ore, controllando e mescolando di tanto in tanto per evitare che si attacchi sul fondo.
Una volta che la trippa avrà una consistenza tenera, rimuovi il coperchio e lascia addensare bene il sugo. Spegni il fuoco, aggiungi la menta spezzettata con le mani e 100 g di pecorino romano grattugiato, quindi mescola e aggiusta eventualmente di sale e pepe.
Servi la trippa alla romana accompagnandola con delle belle fette di pane e del pecorino grattugiato di accompagnamento.
Note & consigli
*Se preferisci, puoi schiacciare i pomodori pelati a mano in una ciotola a parte e aggiungerli poi alla trippa.
*Se ti piacciono i sapori ancora più decisi puoi aggiungere 100 g di pancetta o di guanciale nel soffritto.
*Puoi sostituire il vino bianco con il vino rosso: rendere più corposo e più colorato il risultato finale.
Varianti della ricetta
La cucina romana è diffusa e amata non solo in Italia, bensì in tutto il mondo. Ogni ricetta proveniente dalla regione laziale è una vera e propria opera d’arte. Non perderti i grandi classici della tradizione culinaria capitolina:
Pasta alla carbonara
Pasta alla gricia
Spaghetti all’amatriciana
Spaghetti cacio e pepe
Conservazione
Puoi conservare la trippa in frigo per 2 giorni al massimo coperta con pellicola trasparente o all’interno di un contenitore ermetico.
Curiosità
Tradizione vuole sin dal ‘900 a Roma la trippa si mangi durante il pranzo del sabato, ancora oggi, in alcune trattorie antiche, si può leggere la scritta “Sabato Trippa”. Questo alimento è sempre stato considerato un piatto molto importante della storia culinaria romana, grazie al suo alto apporto proteico e il suo costo estremamente economico.
Un tempo, la trippa preparata dai romani, non era costituita soltanto dallo stomaco, bensì da altri avanzi di carne del maiale come piedi, orecchie e muso.
La ricetta per antonomasia della trippa è quella della famosissima Sora Lella in cui non possono assolutamente mancare mentuccia e pecorino!