In un’insalata fresca, in un’insalata di pasta variopinta, su bruschette fragranti, persino in purezza assaporato al cucchiaio. C’è chi lo aggiunge agli impasti per fare le torte e c’è chi lo usa frullato, come salsa d’accompagnamento per carne o verdure. Amo l’avocado, soprattutto se inserito a fette in un appetitoso brunch, accanto a succo e omelette. In questo tutorial ti illustro come pulire gli avocado senza intaccare la polpa, così da usarlo anche come decorazione nella ricetta che stai preparando!
Come pulire l’avocado: carta d’identità
Gli avocado sono frutti ormai famosi e usati in tutto il mondo, originari però di una vasta zona del Messico. Dall’involucro verde scuro, sono caratterizzati da un nocciolo interno sferico senza altri semi e da una polpa molto burrosa dal sapore delicatissimo. Fondamentale il loro grado di maturazione: da acerbi, riconoscibili perché estremamente duri al tatto e verdognoli nell’aspetto, la polpa è farinosa e rigida. Prediligi sempre gli avocado intatti, lucidi, piuttosto scuri e morbidissimi al taglio.
Proprietà
Molto grasso e calorico, è tuttavia un toccasana se dosato coscientemente: l’olio contenuto in grande quantità è ricco di antiossidanti ed è persino usato in medicina come componente. Gli avocado contengono inoltre molta vitamina E e un’alta percentuale di sali minerali. Io lo adoro, anche da solo come frutto, o aggiunto all’insalata per un tocco in più.
Come pulire l’avocado: procedimento
Cosa serve
Taglia l’avocado per il lungo, prestando attenzione al grosso nocciolo sferico centrale: questo non è da tagliare ma devi lasciarlo intero e rimuoverlo in altro modo. Separa le due metà dell’avocado, in modo tale che in una delle due rimanga semi esposto il nocciolo. Usa una lama robusta e pratica un colpo netto e deciso, senza esitazione, per centrare il nocciolo: in questo modo rimarrà ben saldo alla lama e potrai estrarlo senza nemmeno toccare la polpa.
Ora che hai estratto il nocciolo, devi sbucciare la polpa. Puoi usare un cucchiaio da minestra e scavarla rimanendo ben adeso alla buccia, ma in questo caso rischi di sprecarne un bel po’ e di rovinare la forma se ti servisse poi come decorazione o per tagli precisi; oppure procedi come ho fatto io: sbuccialo semplicemente come fosse una pesca, aiutandoti con un coltellino. Ora puoi tagliarlo a fette e poi ridurlo in dadolata.
In cucina
Il sapore abbastanza neutro e molto delicato dell’avocado lo rende davvero molto versatile come ti ho accennato all’inizio di questo tutorial. A esempio, nei miei tacos con verdure e stoccafisso, l’ho condito solo con un po’ di limone. Ecco allora che un’orangette o una citronette possono esaltarne il sapore!
Ciao Sonia! Adoro l’avocado! Tempo fa l’ho usato per fare una ciambella al posto del burro! Buonissima! E anche bella da vedere… La ciambella verdognola non si vede tutti i giorni!
Ottima idea Francesca, bravissima che sperimenti 🙂
Grazie! Per forza, avendo un blog di cucina sono sempre alla ricerca di nuove idee… 🙂
Buonissimo per preparare una pasta al posto della panna (perfetto per chi è intollerante ai latticini), dove viviamo noi lo trovi facilmente, prendendolo direttamente dall’albero.
Squisito!
Che meraviglia Fra!! 🙂 Vorrei tantissimo un avocado in casa 🙂
Ho capito giusto ,non devono essere duri al tatto? Sarà la prima volta che lo prenderò,perchè non ho mai saputo cosa si può fare con lui. Meno male che ci sei tu!
Ciao Laura! Esatto, se sono troppo duri significa che sono acerbi; al contrario, sarebbero troppo maturi e probabilmente anneriti all’interno. La giusta consistenza è al tatto una via di mezzo! Ecco una ricetta da fare: https://www.soniaperonaci.it/ricetta/pesce/tacos-con-stoccafisso-e-verdure-con-maionese-al-pomodoro/