Frutta per l’inverno

Non so tu, ma io amo tantissimo la frutta anche in inverno. Tra i prodotti della stagione fredda c’è vasta scelta e mi piacciono di conseguenza tutte le ricette in cui si possono impiegare. Tra zuppe calde, insalate, primi piatti, dessert c’è davvero tutto ciò che si può desiderare! Ora che sono appena tornata dal mercato sotto casa e ho il porta frutta stracolmo, ti scrivo un bel tutorial sulla frutta per l’inverno!

frutta che si può trovare durante l'inverno

In inverno prevalgono il rosso e l’arancione, per infondere energia e attrarre l’attenzione.

Frutta per l’inverno: cachi

Origini e curiosità

Si chiamano anche kaki per abbreviazione dal giapponese kaki no ki, ovvero il nome con cui viene chiamato in Giappone questo albero da frutto. In Europa il caco, dove è stato introdotto solo nell’Ottocento, è conosciuto anche come diospiro, letteralmente “frutto degli Dei” o “frutto di Zeus in greco.  La pianta di cachi è una delle prime coltivate dall’uomo ed è conosciuta da millenni in Oriente, dove viene definita “pianta dalle sette virtù per la sua resistenza nei decenni e l’accoglienza sotto le sue fronde ombrose. Dopo il bombardamento di Nagasaki in Giappone del 1945, alcuni alberi di caco sopravvissero e da allora la pianta è conosciuta anche come “albero della Pace, perché la sua forza era riuscita a sconfiggere anche la violenza di tale portata.

Caratteristiche

I cachi sono frutti calorici e per questo solitamente non sono indicati a chi deve seguire un’alimentazione ipocalorica, in compenso ha proprietà lassative e diuretiche, nonché un apporto notevole di beta carotene. Io me lo concedo abbastanza spesso, considerandolo come dessert: lo taglio a metà e lo gusto con un cucchiaino come avessi in mano una coppetta di crema o di gelato. Mi risolleva l’umore, non potrei farne a meno!

Frutta per l’inverno: arancia e mandarino

Origini e curiosità

Forse non tutti sanno che l’arancia è un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo e il mandarino, tuttavia è specie autonoma da secoli. Il mandarino, a differenza di quanto verrebbe spontaneo pensare, è quindi padre dell’arancia e non il contrario! Importato dalla Cina in Europa via mare dai portoghesi (motivo per cui viene chiamato anche portokàli, Portogallo in greco), si dice che in realtà l’Italia conoscesse questo agrume da tantissimo soprattutto in Sicilia dopo che arrivò in questa bella terra passando per la Via della seta. I dolci aromatizzati all’arancia sono di una bontà unica.

Varietà

Le varietà sono tantissime, ecco le più famose in Italia:

  • Rossa di Sicilia: sotto questa categoria sono ufficialmente riconosciute la celeberrima e amatissima Tarocco e la rossa e succosa Sanguinello
  • Arancia amara: gli arabi iniziarono a coltivarlo più di un millennio fa e lo portarono in Sicilia, dove tuttora viene largamente coltivato. Il sapore piacevolmente amaro è forse dovuto al fatto che, trattandosi di un frutto appartenente agli agrumi, deriva anche questo da un ibrido tra capostipiti abbastanza amari
  • Arancia di Ribera: fa parte delle arance bionde, dolci, ma riconosciuta ufficialmente di Origine Protetta nel 2011

Io adoro le arance, soprattutto se si tratta di preparare una bella ciambella o una bella insalata. Se vuoi utilizzarle per i tuoi piatti, ecco il mio tutorial su come pelarle a vivo!

Frutta per l’inverno: mele

Origine e curiosità

Che dire delle mele? Mi sembra sempre strano sentire che a qualcuno non piacciano, soprattutto se ci puoi fare una buonissima torta! In realtà non si tratta di un frutto ma di un pomo, un falso frutto; la sua stagionalità naturale sarebbe tra agosto e ottobre ma ormai si estende a tutto l’anno.

Si può dire che la mela sia uno dei frutti più antichi che ci sia, al punto da essere protagonista del testo biblico e di episodi riguardanti la teogonia greca. Legata al peccato nel primo caso: si narra che Eva cedette alla tentazione proprio cogliendo una mela proibita; legata alla discordia nel secondo caso: te kalliste, la mela dedicata da Eris, la Dea della discordia, “alla più bella” tra Era, Afrodite ed Atena. Fu il principe di Troia Paride a doverla eleggere e tra tutte scelse Afrodite in cambio dell’amore di Elena di Sparta. Fu così che iniziò la vicenda della guerra di Troia.

Varietà

Esistono centinaia di varietà riconosciute ed è un esperimento interessante sceglierle a seconda di ciò che devi preparare. Le più comuni sono:

  • Fuji: sono rosse o rosate, a volte con sfumature sul giallo acceso. Estremamente succose e dolci, sono tra le più soddisfacenti da addentare e personalmente sono quelle che uso di più
  • Granny Smith: la sua buccia è verde, il classico verde mela, ed è molto croccante e piacevolmente acidula. Molto fresca, anche per un’insalata estiva diversa dal solito
  • Golden: chiamate così per il loro tipico colore giallo oro, sono anche queste tra le più classiche ed amate. Sono di origine americana, dove le usano molto anche per la loro dolcezza non stucchevole
  • Renetta: dalla polpa molto farinosa, sono considerate le più adatte per essere impiegate nei dolci ma io non le amo proprio per la loro caratteristica primaria
  • Stark: la classica mela di Biancaneve, completamente tinta di un rosso intenso ed uniforme. Sono decisamente le più attraenti e la loro polpa è dolce ma abbastanza farinosa
  • Ambrosia: varietà canadese nata negli anni Ottanta, nasce per caso dall’incrocio di altre tre varietà. Ha fatto il giro del mondo per la sua dolcezza

 

Frutta per l’inverno: pere

Origine e curiosità

Anche questo è un falso frutto. E’ tuttavia uno dei più amati e considerati più sani anche se io, intollerante al lattosio, per un certo periodo di tempo ho dovuto evitarla a malincuore su consiglio medico, a causa della percentuale di lattosio in essa contenuta naturalmente. Le pere sono ricchissime di calcio e fibre, un vero toccasana soprattutto se non si scarta la buccia! Non ci crederai, ma la pera è l’unico frutto ad avere qualcosa in comune con i legumi: contiene, infatti, la fibra lignina.

Varietà

Ecco le varietà più famose:

  • William: di origine anglosassone e diffusa in Italia, dove è la varietà maggiormente coltivata, a partire dal Settecento. E’ molto succosa e dolce
  • Kaiser: francese per identità, la riconosci subito per il colore ruggine della sua buccia
  • Decana: francese anche questa, la sua polpa è particolarmente adatta alla cottura
  • Abate: croccante e dissetante, una delle mie preferite!

Frutta per l’inverno: melagrana

L’antica pianta del melograno, dal latino mela con semi, radice conservata anche nell’inglese pomegranate e nel tedesco granatapfel, è originaria dell’Asia sud-occidentale, tant’è che il nome del suo Genere è Punica: nome latino della Tunisia e della zone limitrofe. I suoi frutti sono bacche, stracolme di semi saporiti e succosissimi da cui si possono trarre davvero molte proprietà benefiche. Dalle vitamine, al benessere per le vene, sostanze che aiutano a migliorare lo stress e persino prodotti di bellezza dato che è un toccasana anche per la pelle. Da bambina mi perdevo ore a sgranare questo frutto, senza mangiare un singolo chicco fino a non averli accumulati tutti!

Ecco il mio tutorial sulla frutta per l’inverno; scommetto che ti è venuta voglia di andare a fare scorta di queste meraviglie della natura! Io ho avuto la fortuna di avere figlie affatto schizzinose, che han sempre mangiato volentieri frutta e verdura, ma se avessi dovuto convincerle avrei optato per un racconto tra il mitico e il magico!

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