Panna cotta

Una delle domande che mi fanno più spesso riguarda l’utilizzo della colla di pesce per fare la panna cotta. Parlando con molti mi sono resa conto che c’è quasi un timore reverenziale nei confronti di questa preparazione che viene vista, erroneamente, come estremamente complicata proprio per la presenza di colla di pesce tra gli ingredienti. La panna cotta è, invece, il classico dolce che ti salva la cena: è il più semplice che ti capiterà di realizzare, si prepara in non più di 15 minuti e lo puoi fare in anticipo e scordarlo in frigorifero. Io mi affido alla panna cotta quando ho ospiti e poco tempo per preparare la cena; mi porto avanti preparandola la sera prima e mettendola in frigorifero. Quando arriva il momento del dolce la sformo su un bel piattino, la decoro e la servo in tavola.

Mi piace osservare il momento esatto in cui i commensali affondano il cucchiaino nella panna cotta, morbida e budinosa al punto giusto, e l’assaggiano perché le espressioni sono sempre piacevolmente stupite. Se anche tu fai parte della schiera degli impauriti dalla colla di pesce, non ti resta che leggere la mia ricetta e provare… sono certa che non ne farai più a meno.

Panna cotta con frutti di bosco pronta e servita in tavola

PREPARAZIONE: 15 min. COTTURA: 10 min. DIFFICOLTA‘: bassa COSTO: economico RAFFREDDAMENTO: 3 ore

Panna cotta: ingredienti per 6 stampini da 70 g l’uno

panna fresca liquida 400 g
zucchero semolato 80 g
gelatina alimentare 6 g (200 bloom)
vaniglia 1 bacca (o 1 cucchiaino di estratto)

Per guarnire

frutti di bosco 50 g
menta 10 piccole foglioline

Panna cotta: procedimento

Per fare la panna cotta prendi una ciotola e riempila di acqua molto fredda, quindi immergici i fogli di gelatina alimentare e lasciali ammorbidire per circa 10 minuti. Nel frattempo, versa la panna e lo zucchero in un pentolino; unisci i semini interni che estrarrai incidendo la bacca e grattandoli con la lama di un coltellino.

panna cotta

Metti il pentolino sul fuoco; quando la panna sfiorerà il bollore, spegni. Estrai la bacca (serviva solo per intensificare il sapore di vaniglia), unisci la gelatina alimentare che avrai strizzato per bene (o scolato con un passino) e mescola per 1 minuto. Versa il composto in 6 stampini da 70 g l’uno che metterai in frigorifero per almeno 3 ore.

panna cotta

Come sformarla

Quando dovrai servirla, preparati a sformarla in questo modo: scalda dell’acqua in un pentolino e quando bollirà, spegni il fuoco e immergi per un secondo lo stampino fino al bordo (attenzione a non fare entrare acqua nella panna cotta!); capovolgi lo stampo su un piattino da portata e aiutati a fare fuoriuscire la panna cotta con un coltellino (questo passaggio serve a eliminare il vuoto d’aria) che infilerai di lato facendo attenzione a non rovinarla. Se invece utilizzerai uno stampo in silicone, fai congelare le panna cotte e poi sformale, lasciandole rinvenire prima di servirle.

Panna cotta: note

Accompagna la panna cotta con frutti di bosco freschi oppure con una salsa di frutta (si chiama coulis e si fa con frutta fresca saltata in padella con zucchero) oppure con una ganache al cioccolato (panna nella quale viene sciolto il cioccolato fondente).

Vuoi scoprire come realizzare una golosa coulis? Ecco la ricetta!

Io mi sono sempre trovata bene con la colla di pesce; tu, però, puoi anche decidere di optare per altre valide alternativa: prova a seguire il mio tutorial su come sostituire la colla di pesce.

Se vuoi, al posto di mettere la panna cotta dentro a stampini dai quali poi dovrai sformarla, puoi versarla dentro a piccoli bicchierini; una volta compatta, guarnirla e servirla direttamente. Se la panna cotta è la tua passione, ti consiglio anche di provare la mia panna cotta 3 gusti e quella alle castagne.

Panna cotta

Panna cotta: conservazione

Puoi conservare la panna cotta in frigorifero per massimo 3 giorni e in congelatore per massimo un mese.

Panna cotta: sapevi che…

L’origine della panna cotta è avvolta nel mistero: secondo alcuni sarebbe nata nelle Langhe dalla fantasia di una signora di origini ungheresi che impiegò in maniera alternativa del latte in eccedenza; in questo modo inventò la ricetta che oggi conosciamo. Per altri si tratterebbe, invece, di una versione più leggera della francese bavarese. Un’ultima ipotesi, infine, farebbe derivare la panna cotta da un dolce siciliano, il biancomangiare.

4.7/5
vota

31 Commenti

  1. Ciao Sonia,
    abito in Brasile ed é durissimo trovare panna fresca, solo a lunga conservazione. Cosa mi consigli di fare? Panna in quale quantitá e proporzione con il latte? Quale % di grassi consigli? Grazie e complimenti per il tuo lavoro.

    1. Ciao Roberto, puoi usare la panna a lunga conservazione. La proporzione con il latte è la stessa che trovi sulla ricetta.
      La percentuale di grassi della panna deve essere del 35%.
      Buona Cucina

  2. Dopo moltissime volte che ho preparato la panna cotta in monoporzioni, questa volta ho usato uno stampo unico grande raddoppiando le dosi. Quando l’ho sformata ho trovato la panna cotta separata, può essere che ci abbia messo più tempo a raffreddare e quindi la colla di pesce si sia separata dalla panna?

  3. Ciao Sonia, ieri ho preparato una panna cotta con pasta di nocciole(pura)ma nonostante abbia fatto i passaggi come una classica panna cotta, oggi sformandola ho notato che il composto si è separato.Risultava un composto più consistente che è affiorato, e uno più gelatinoso e leggermente più trasparente che è sceso sul fondo. Il gusto era comunque buono. Vorrei sapere come mai? Cosa può essere successo? Grazie in anticipo ❤️❤️❤️❤️

      1. Quindi è meglio non farla stare troppo a temperatura ambiente ma riporla prima in frigo?

      1. Ciao Sonia ti scrivo per dirti che ho provato a rifare la panna cotta con la pasta di nocciole e grazie ai tuoi consigli è venuta perfetta…. Grazie mille e buona domenica😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘

  4. HELP Sonia!
    Le dosi di questa ricetta per quante monoporzioni sono?
    devo prepararla oggi pomeriggio.
    ti ringrazio

  5. E’ deliziosa, la facevo spesso: alla menta ,al coulis di lamponi ,di fragole. ora sono castigata per intolleranza ai latticini. C’è modo di farla forse con una panna vegetale?

    1. Anche mia figlia e’ intollerante ai latticini io l ho fatta con la panna senza lattosio che trovi al supermercato. E’ venuta buonissima

  6. Cara sonia, pensi che l’unità di misura della colla di pesce dovrebbe essere il numero dei fogli, non i grammi!!!!

    1. Ciao Ersilia! Per garantire precisione e uniformare le dosi suggerite dalla marca specifica è necessario specificare le dosi esatte 🙂

      1. Prima di tutto sappi cHe io TI
        A D O R O. sei carinissima e gentilissima. E bravissima. Ma lo stesso non ho capito…. 5 grammi quanti fogli sono? ????

        1. 😀 Ersilia non posso risponderti: ogni marca ha dimensioni e soprattutto peso diverso dei fogli! E’ davvero meglio pesare gli ingredienti e abituarsi alla grammatura 🙂

        2. Io taglio i fogli con le forbici fino ad ottenere il peso che mi serve, poi li metto in ammollo. Tanto alla fine si deve sciogliere…

  7. sonia, scusa si può sostituire la colla di pesce con l’amido di mais? se si, in che quantità? grazie

    1. Io ho provato con gli albumi per pura curiosità e devo dire che era fantastica. Tutti rimpiangevano che fosse finita subito. Inoltre, fatta con l’albume, ha una consistenza più scioglievole rispetto a quando fatta con la colla di pesce.

  8. Anche io come Margherita sarei interessata a imparare ad utilizzare l’agar agar. Non ho problemi con la colla pi pesce ma vorrei imparare a diversificare.

  9. Ciao Sonia! Se volessi fare una panna cotta vegetariana, con quanto agar agar dovrei sostituire la colla di pesce? Mia sorella vegetariana sarà molto grata dell’indicazione! ^_^ Grazie in anticipo!

  10. io ero uno di quei che avevano un timore reverenziale nei confronti di questa preparazione e invece è facilissima e la tua ricetta veramente buona sopra ci ho messo la ganache al cioccolato squisito

I commenti sono chiusi.

Privacy Policy - Cookie Policy - Impostazioni cookie