Note soprattutto come protagoniste di un primo piatto tipico della cucina ligure, in cui vengono condite con il classico pesto alla genovese, le trofie sono un formato di pasta fresca che ben si sposa con diversi tipi di salse e sughi! Oggi te le propongo in una versione molto particolare e invernale, in cui il canonico abbinamento con pesto, patate e fagiolini, viene sostituito con un pesto di radicchio e speck croccante! Il tocco in più? Le lamelle di mandorle tostate per dare un po’ di croccantezza!
Ingredienti per 4 persone
PER LE TROFIE
- Farina 00 400 g
- Acqua 180 g
PER IL PESTO DI RADICCHIO
- Radicchio rosso di Treviso tardivo IGP già pulito420 g
- Mandorle pelate 50 g
- Pinoli 10 g
- Olio extravergine d’oliva 80 g
- Parmigiano grattugiato 40 g
- Pecorino grattugiato 40 g
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
PER COMPLETARE
- Radicchio Tardivo IGP le cimette
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Aglio 1 spicchio
- Lamelle di mandorle q.b.
- Speck 40 g
Allergeni
Procedimento
PER LE TROFIE
Per realizzare le trofie, metti nella ciotola della planetaria munita di foglia la farina, aggiungi
l’acqua poco alla volta man mano che viene assorbita e lascia lavorare la macchina finché
l’impasto non risulterà liscio, elastico e facilmente maneggiabile.
A questo punto trasferisci il composto sul piano di lavoro infarinato o sulla spianatoia, dagli la forma di una palla e lascialo riposare 30 minuti sotto una ciotola rovesciata.
Trascorso questo tempo, ricava dall’impasto tante piccole palline e falle scorrere una a una sotto la mano in modo da attorcigliarle e conferirgli la caratteristica forma “a vite” delle trofie, quindi lasciale riposare su un vassoio leggermente infarinato e coperto da un canovaccio pulito.
PER IL PESTO
Metti nella ciotola del cutter il radicchio lavato, asciugato e tagliato a tocchetti, ma tieni da parte le cimette più colorate e ricce, che ti serviranno per la decorazione finale.
Aggiungi anche le mandorle, i pinoli e i formaggi grattugiati. Aziona la macchina e versa a filo l’olio, continuando a frullare più o meno a lungo a seconda che tu voglia ottenere un pesto più liscio o grossolano. Aggiusta di sale e pepe e tienilo da parte a fuoco spento in una padella in cui farai saltare la pasta.
In una padella antiaderente fai scaldare un po’ d’olio con uno spicchio d’aglio schiacciato; quando questo si sarà imbiondito, aggiungi le cimette di radicchio tenute da parte e falle saltare per un paio di minuti.
In un’altra padellina antiaderente, fai tostare le lamelle di mandorle per 5 minuti, senza aggiungere altri grassi. Quindi tienile da parte e fai lo stesso con lo speck tagliato a listarelle di mezzo cm in modo da renderlo croccante.
COTTURA
Metti sul fuoco una pentola capiente di acqua salata e, quando avrà raggiunto il bollore, tuffaci le trofie. Portale a cottura e scolale direttamente in una padella lievemente riscaldata con il condimento. Saltale rapidamente, aggiungendo poca acqua di cottura e impiattale completando con le cimette del radicchio tenute da parte, una manciata di lamelle di mandorle tostate e un po’ di speck croccante.
Note & consigli
E’ molto importante che la padella in cui salterai la pasta non sia troppo calda, perché proprio come quello al basilico, anche quello di radicchio non deve cuocersi!
Conservazione
Ti consiglio di consumare le tue trofie al pesto di radicchio e speck appena cotte, ma nulla ti vieta di preparare i singoli elementi del piatto in anticipo. Le trofie si conservano un giorno in frigorifero, purché distribuite (non sovrapposte) su un vassoio coperto con un canovaccio pulito e spolverizzato con un po’ di semola, oppure possono essere congelate negli appositi sacchetti per alimenti e conservate qualche mese nel freezer. Lo se stesso vale per il pesto di radicchio: puoi conservarlo in un vasetto sterile, coprire la superficie con dell’olio extravergine per proteggerlo dal contatto con l’aria e riporlo qualche giorno in frigorifero. In alternativa puoi congelarli o metterlo sottovuoto come qualsiasi altra conserva o confettura.