Le veneziane alla crema sono brioches lievitati e soffici con una copertura di crema pasticcera profumata agli agrumi, lamelle di mandorle e zucchero

Veneziane alla crema

  • Preparazione: 1h 0m
  • Cottura: 0h 20m
  • Riposo: 4h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 8 pezzi
  • Metodo cottura: Forno
  • Cucina: Italiana

Le veneziane alla crema sono soffici brioches lievitate, semplici e deliziose, farcite sulla sommità con crema pasticcera profumata agli agrumi e decorate con lamelle di mandorle, granella di zucchero e una spolverizzata di zucchero a velo. Sebbene questi dolci si chiamino “veneziane”, appartengono alla tradizione lombarda, in particolare milanese, e vengono gustate soprattuto nel periodo natalizio. Il loro nome sambra essere legato alla somiglianza del loro impasto a quello della focaccia veneta.

Ingredienti

per 8 pezzi

  • Farina tipo 0 d’America tipo Manitoba Molino Spadoni 250 g
  • uovo medio 1
  • Tuorli d’uovo (40 g)2
  • Zucchero 50 g
  • Latte 65 g
  • Lievito di birra disidratato 3.5 g
  • Burro 70 g
  • Sale 3 g
  • Estratto di vaniglia 1 cucchiaino
  • Scorza grattugiata di mezzo limone
  • Scorza grattugiata di mezza arancia

per la crema pasticcera

  • Latte 220 g
  • Panna fresca liquida 95 g
  • Zucchero semolato 80 g
  • Estratto di vaniglia 1 cucchiaino
  • Amido di mais 25 g
  • Tuorli d’uovo 4
  • Sale 1 pizzico

per decorare

  • Lamelle di mandorle 1 cucchiaio
  • Granella di zucchero 1 cucchiaio
  • Zucchero a velo 1 cucchiaio

Allergeni

Cereali e derivati Uova Latte Frutta a guscio

Procedimento

per l’impasto

Nella ciotola della planetaria munita di gancio metti la farina, il lievito di birra disidratato e lo zucchero semolato.

In una brocca versa il latte, aggiungi l’uovo e i tuorli, la scorza di limone e arancia grattugiati e la vaniglia e sbatti tutto con i rebbi di una forchetta.

Aziona la planetaria e aggiungi il contenuto della brocca a filo, fino a fare incordare l’impasto, dopo di chè unisci 2-3 fiocchetti di burro alla volta, alternandoli al sale e attendendo che venga assorbito per bene prima di aggiungerne altro.

Una volta incorporato tutto il burro, lavora l’impasto sul piano leggermente imburrato per formare una palla. Mettila in una ciotola imburrata, coprila con pellicola trasparente e lasciala lievitare per 2 ore nel forno spento.

Trascorso il tempo indicato, prendi l’impasto lievitato e dividilo in 8 parti da circa 64-65 g l’una. Forma altrettante palline e disponile su una leccarda foderata di carta forno ben distanziate l’una dall’altra.
Rimettile nel forno spento a lievitare per un’altra ora.

PER LA CREMA PASTICCERA

In una ciotola metti i tuorli, lo zucchero semolato e l’amido, quindi mischia il tutto con una frusta.

In un pentolino versa il latte e la panna, la vaniglia e il pizzico di sale e porta a sfiorare il bollore, quindi versa il tutto sul composto di tuorli mescolando gli ingredienti.

Rimetti tutto nel pentolino e porta ad addensamento la crema pasticcera a fuoco dolce. Una volta addensata, versala in una pirofila e coprila con la pellicola trasparente a contatto e lasciala raffreddare, poi mettila in una sac a poche e riponila in frigorifero.

composizione e cottura

Prendi le brioche lievitate e cospargine la cima con 20 g di crema pasticcera, tagliando la punta della sac a poche abbastanza sottilmente (circa 4-5 mm) e spremendola a spirale senza lasciare spazi.

Cospargi le brioche con le lamelle di mandorla e la granella di zucchero e infornale nel forno statico a 170° per circa 20 minuti, fino a doratura.

Lasciale raffreddare, poi riempile con la crema pasticcera avanzata (circa 40 g l’una) e cospargile di zucchero a velo.
Veneziane pronte!

Conservazione

Puoi conservare le tue veneziane alla crema coperte con una campana per dolci o all’interno di un contenitore ermetico per un paio di giorni.

Curiosità

La storia della veneziana è assimilabile a quella del panettone, un lievitato dolce nato attorno al XV secolo. La tradizione vuole che questo dolce in passato fosse legato non solo alle feste natalizie ma anche ai matrimoni. Mentre nel secondo dopoguerra iniziò ad essere consumato abitualmente a colazione. Oggi ne esiste anche una versione industriale.

4.7/5
vota