Se ami lo street food e vuoi fare un tuffo nei sapori tipici della cucina tex-mex senza attraversare l’oceano, ti suggerisco la ricetta per preparare direttamente a casa il celebre burrito: un piatto unico originario del Messico, ma diffusosi anche negli Stati Uniti in cui una tortilla di farina di grano racchiude un ripieno coloratissimo composto dagli ingredienti più vari. Il risultato è una sorta di versione americana delle nostre crepes o della piadina romagnola, che ciascuno può farcire come preferisce in base ai propri gusti!
Ingredienti per 4 persone
PER LE TORTILLA
- Farina 00 300 g
- Olio di semi di girasole 150 g
- Sale 1 g
- Acqua tiepida 110 g
PER IL RISO
- Riso Basmati (o Jasmine)120 g
- Pomodori ramati 150 g
- Cipolla bianca 35 g
- Brodo vegetale (o di pollo)280 g
- Aglio 1 spicchio
- Olio di semi 125 g
- Concentrato di pomodoro 15 g
- Sale q.b.
PER LA CARNE
- Carne macinata di manzo 200 g
- Polpa di pomodoro 125 g
- Peperoncino verde fresco 1
- Cipolla dorata 30 g
- Peperoncino di Cayenna in polvere 1 pizzico
- Sale q.b.
- Olio extravergine d’oliva q.b.
PER IL RIPIENO
- Il riso preparato
- La carne preparata
- Fagioli neri messicani (precotti)160 g
- Avocado 80 g
- Succo di lime q.b.
- Sale q.b.
- Mais precotto 80 g
- Lattuga 8 foglie
- Panna acida 160 g
- Formaggio Emmental 120 g
Allergeni
Procedimento
PER IL RISO
Sciacqua per 2 o 3 volte il riso sotto l’acqua corrente fredda per eliminare l’amido in eccesso, poi scolalo e lascialo asciugare in un colino per 20 minuti, rigirandolo di tanto in tanto per eliminare tutta l’umidità.
Poi mettilo in una ciotola, condiscilo con un po’ d’olio, mescola bene e tienilo da parte.
Frulla nel cutter i pomodori freschi insieme al concentrato di pomodoro, all’aglio e alla cipolla, poi aggiungi 140 g di brodo e frulla di nuovo fino a ottenere un composto fluido ma cremoso, quindi non troppo liquido.
In una pentola fai tostare il riso per 5 minuti (senza aggiungere condimenti) mescolandolo continuamente, poi coprilo con il composto al pomodoro preparato e lascialo cuocere a fiamma bassa con coperchio per 15-20 minuti (effettuando una cottura cosiddetta “pilaf”).
Infine togli coperchio e sgrana i chicchi di riso con una forchetta.
PER LA CARNE
Trita la cipolla e il peperoncino verde e mettili a soffriggere per 10 minuti in una padella a fuoco moderato. Aggiungi quindi la carne trita, sgranandola bene con un cucchiaio; insaporiscila con il peperoncino e lasciala rosolare per 5 minuti, sempre mescolando.
A questo punto unisci in pentola la polpa di pomodoro e lascia cuocere per 15 minuti, aggiungendo acqua o brodo (se necessario) per ottenere una carne umida e non stopposa. Infine correggi di sale e tieni da parte.
PER LE TORTILLAS
Metti in una ciotola la farina e l’olio di girasole.
Sciogli il sale nell’acqua e versala a filo iniziando a mescolare. Impasta tutto a mano fino a ottenere un composto compatto e omogeneo. Dividilo in 4 porzioni da 150 g ciascuna, dai a ciascuna la forma di una pallina e lasciale riposare per 30 minuti coperte con pellicola.
Trascorso questo tempo stendi una a una le palline di impasto con un mattarello (avendo cura di tenere le altre coperte con pellicola per evitare che l’impasto si secchi) fino a ottenere un disco da 28 cm di diametro (che in cottura si ridurrà a 25 cm).
Mano a mano che stendi le tue tortillas, cuocile direttamente su una crepiera o su una padella antiaderente ben calda, a fuoco vivace ma non troppo alto per 1 minuto per lato, girandole quando sulla superficie inferiore cominciano a comparire delle bollicine scure.
Man mano che saranno cotte, trasferiscile su un piatto impilandole l’una sull’altra e coprendole con la pellicola trasparente in modo da mantenerle calde e morbide.
COMPOSIZIONE
Taglia l’avocado a cubetti di circa mezzo cm, mettilo in una ciotola e condiscilo con sale e succo di lime.
Prendi le tue tortillas ancora calde e morbide e, lasciando liberi 2,5 cm lungo la circonferenza, comincia a farcirle: adagia al centro di ciascuna dapprima 2 foglie di lattuga e poi distribuiscici sopra un paio di cucchiai di panna acida (circa 40 g).
Disponi gli altri ingredienti realizzando delle strisce orizzontali una vicina all’altra, in modo che, una volta arrotolata la tortillas e diviso a metà il burrito si possano assaporare insieme tutti i sapori in ogni morso.
Comincia con una striscia di fagioli rossi, una di riso al pomodoro, una di carne rosolata, una di mais e una di formaggio.
A questo punto ripiega di 2,5 cm i bordi laterali della tortilla verso il centro, in modo da evitare che gli ingredienti fuoriescano e arrotola ogni burrito partendo dal basso. Ottenuto un cilindro, chiudilo nella pellicola, formando una caramella per fargli mantenere la forma.
Prosegui così con tutte le tortillas, fino a esaurire tutti gli ingredienti del ripieno. Una volta pronti tutti i burritos, lasciali assestare qualche minuto, poi rimuovi la pellicola e dividili in due parti praticando un taglio obliquo a metà della lunghezza.
I tuoi burritos sono pronti!
Varianti della ricetta
Quella che ti ho proposto è una versione ricca del burrito, ma ne esistono molte varianti, che prevedono l’uso di ingredienti differenti per il ripieno.
Il burrito messicano invece è una versione piuttosto semplice, composta solo da carne, fagioli e formaggio.
Conservazione
Ti consiglio di consumare subito i tuoi burritos, per evitare che l’umidità del ripieno comprometta la consistenza dell’involucro. Puoi però preparare con un po’ di anticipo alcuni ingredienti (in particolare il riso e la carne) e utilizzarli poco dopo aver steso e cotto le tortillas.
Curiosità
Il nome di questo street food, che in spagnolo significa “asinello” ha avuto origine durante la Rivoluzione messicana, ad opera di un venditore ambulante, tale Juan Méndez, che fu il primo ad avvolgere il cibo che vendeva in una grande tortilla fredda affinché si conservasse meglio. In seguito iniziò a servirlo ai clienti direttamente all’interno di questo involucro. Il successo della sua idea fu tale da spingerlo ad acquistare un asino con cui riuscire a trasportare la sua merce spingendosi sempre più lontano rispetto alla zona tradizionale della sua attività, fino a spingersi oltre i confini del Messico.