Ecco un esempio emblematico della versatilità della polenta! Oltre a costituire l’ingrediente base di molti piatti unici delle cucine regionali di tutta Italia, nonché la base di ricette originali come la pizza di polenta, la crostata di polenta con erbette e taleggio o persino di dolci come le cresciole della cucina marchigiana, può divenire protagonista anche di sfiziosi antipasti. Te l’ho già in molte varianti, ma oggi te la presento in chiave più primaverile, con tante verdure colorate e in versione monoporzione!
Ingredienti per 6 cestini
PER LA POLENTA
- Farina di legumi per polenta 100 g
- Acqua 400 g
- Olio 1 cucchiaio
PER I POMODORINI CONFIT
- Pomodori datterini gialli 125 g
- Pomodori datterini rossi 125 g
- Timo 5 g
- Sale q.b.
- Zucchero 10 g
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Aglio 1 spicchio
- Origano secco q.b.
- Arancia la scorza di mezza
- Limone la scorza di mezzo
PER IL RIPIENO
- Pomodorini confit preparati
- Melanzane 60 g
- Carote 100 g
- Zucchine 100 g
- Salvia 5 g
- Rosmarino 1 rametto
- Timo 5 g
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
PER FRIGGERE
- Olio di semi 1 l
per decorare
- Basilico fresco 6 foglie
Allergeni
Procedimento
PER I POMODORINI CONFIT
Lava e asciuga i pomodori datterini, privali del picciolo, tagliali a metà e schiacciali per privarli dei semi.
Rivesti una placca con la carta da forno, adagiaci i pomodorini con la parte tagliata rivolta verso l’alto e spolverizzata con un pizzico di sale, con uno di zucchero, timo e origano; aggiungi l’aglio e la scorza di agrumi grattugiata e irrora con un filo d’olio.
Inforna in forno statico preriscaldato a 100° e lascia cuocere per almeno 3-4 ore, affinché i pomodorini perdano gran parte della loro acqua, diventando un concentrato di sapore.
A questo punto elimina l’aglio e i rametti delle erbe aromatiche e tieni da parte.
PER LA POLENTA
Metti sul fuoco una pentola con abbondante acqua, aggiungi il sale e l’olio e, quando raggiungerà il bollore, versa a pioggia la farina di polenta, mescolando con frusta fino a che la polenta non sarà densa, poi continua con un mestolo per tutta la durata della cottura (7 minuti) in modo da evitare la formazione di grumi.
Una volta cotta, versane 65 g in ciascuno stampino (io ho utilizzato delle formine da 7 cm di diametro superiore, 5 cm di diametro inferiore e altezza di 3 cm) precedentemente imburrato o unto d’olio.
A questo punto, prima che la polenta si solidifichi, prendi degli altri stampini con diametro inferiore di 5 cm ungili nella parte esterna e inseriscili ciascuno negli stampi già riempiti, in modo da usarli come sagoma per conferire alla polenta una forma concava (appunto quella di un cestino!). Elimina l’eccesso di polenta che fuoriuscirà dai bordi, rifilandoli con un coltellino.
Informa i tuoi cestini in forno preriscaldato a 200° in modalità grill per 10 minuti, quindi sfornali e lasciali raffreddare.
PER IL RIPIENO
Pulisci le zucchine, rimuovendo le estremità e pela le carote. Affetta entrambe le verdure con una mandolina o con un pelapatate in modo da ottenere dei nastri sottili e mettili a marinare per almeno 30 minuti in una ciotola con l’olio, il sale, il pepe e le erbe aromatiche tritate.
Nel frattempo lava le melanzane, rimuovi il picciolo e riducile a dadini di circa 1 cm di lato.
Versa l’olio per frittura in una pentola dai bordi alti e, quando avrà raggiunto la temperatura di 170°, immergici le tue melanzane, lasciandole friggere per qualche minuto fino a che risulteranno dorate. Quindi scolale con una schiumarola e adagiale su un piatto rivestito di carta forno per rimuovere l’olio in eccesso, poi salale.
COMPOSIZIONE
Riempi i cestini con le verdure preparate, alternando strati di melanzane, di verdure marinate e i pomodorini confit, fino a esaurire tutti gli ingredienti. Decora con una foglia di basilico in sommità.
Varianti della ricetta
Puoi modificare la ricetta variando la tipologie di verdure in base alla stagione, ma anche arricchirla con l’aggiunta di formaggi e/o salumi a dadini a scelta.
Conservazione
Puoi conservare i tuoi cestini in frigorifero per un paio di giorni all’interno di un contenitore ermetico.
Curiosità
Prima dell’introduzione del mais dall’America in Europa, era normale che la “polenta” venisse preparata con diversi cereali autoctoni o anche con legumi. Le antiche popolazioni italiche usavano il termine latino “puls” per ricavare una sorta di “pappa” a base di farro (chiamato “far” da cui “farina”), o di segale, miglio, grano saraceno, frumento e, in misura minore e soprattutto nelle zone di montagna, anche farina di castagne e di fagioli. Gli antichi Greci invece preparavano una ricetta simile a base di orzo.