I chisciöi sono frittelle salate tipiche della cucina lombarda, in particolare valtellinese, realizzate con una pastella a base di farina di grano saraceno (la stessa con cui vengono preparati i tradizionali pizzoccheri), che racchiude un cuore fondente di formaggio locale (soprattutto Casera giovane). Vengono servite come antipasto (o, sempre più spesso, come street food), tradizionalmente accompagnate da salumi locali o insalata.
Ingredienti per 4 persone
- Farina di grano saraceno 150 g
- Farina 00 75 g
- Acqua 200 g
- Formaggio Casera 4 fette
- Grappa 10 g
- Burro chiarificato 30 g
- Sale q.b.
Allergeni
Procedimento
Per prima cosa prepara la pastella: in una ciotola metti le due farine, la grappa, il sale e poca acqua, quanto basta per ottenere una pastella piuttosto densa. Mescola tutto e tieni da parte.
Taglia il formaggio a fette spesse 1 cm e coppa ciascuna con un coppapasta in modo da ottenere dei dischi del diametro di 8 cm.
COTTURA
Metti sul fuoco una padellina con abbondante burro chiarificato (in alternativa olio extravergine d’oliva), poi immergi un disco di formaggio nella pastella in modo da ricoprirlo completamente (operazione molto importante) e trasferiscilo nella padella col burro caldo. Lascialo soffriggere fino a quando la base diventerà croccante (2-3 minuti), quindi gira la frittellina e lasciala dorare anche dall’altro lato.
Procedi così con tutti i dischi di formaggio, disponendo i tuoi chisciöi su un piatto rivestito di carta assorbente da cucina per eliminare il grasso in eccesso.
Servi i tuoi chisciöi ben caldi in modo che il cuore risulti filante su un’insalatina a tuo piacere!
Note & consigli
*Ti consiglio di scegliere un formaggio Casera giovane, cioè poco stagionato affinché si sciolga più facilmente trasformandosi in un cuore filante.
*In origine la ricetta dei chisciöi prevedeva la cottura nello strutto, ma tu puoi sostituirla tranquillamente con del burro chiarificato, particolarmente indicato per questa ricetta perché, a differenza di quello normale, ha un punto di fumo più alto e sopporta meglio le elevate temperature.
Varianti della ricetta
Con gli stessi ingredienti dei chisciöi puoi realizzare anche i famosi sciatt, frittelline dalla forma tondeggiante e irregolare, con una “codina” (dovuta al momento in cui si staccano dal cucchiaio per tuffarsi nell’olio bollente) simile a quella di un rospo (sciatt in dialetto significa appunto “rospo”).
Conservazione
I chisciöi non si conservano: l’ideale è mangiarli appena fritti, ben caldi.
Curiosità
*I chisciöi sono originari del territorio di Tirano, un comune ad alta quota in cui da sempre è coltivato il grano saraceno.
* Nel 2006 è nata la Confraternita dei Chisciöi, un’associazione volta a promuovere e diffondere questa specialità gastronomica.