La Crescia di Pasqua è molto più di un semplice pane al formaggio: è una tradizione che profuma di casa, di famiglia e di ricordi legati alla Pasqua.
In alcune regioni del centro Italia, come le Marche e l’Umbria è la regina della colazione pasquale: alta, soffice e profumatissima di pecorino e pepe nero. Ricordo ancora la mia prima volta con questa ricetta, il timore che l’impasto non lievitasse abbastanza… e poi la magia!
L’attesa ripagata da un’esplosione di sapori e una crosta dorata irresistibile. Perfetta con affettati o anche da sola, migliora col passare dei giorni (se resiste così tanto!). Prepararla è diventato un rito: ogni Pasqua la mia cucina si riempie di quel profumo unico che annuncia l’arrivo della festa. E ogni anno, prima della colazione ufficiale, qualcuno ruba una fetta ancora tiepida… ed è sempre la più buona!
Servila con salumi e formaggi e vedrai che i tuoi ospiti non si tireranno certo indietro! E, se stai cercando altri spunti per la tua tavola di Pasqua, ecco per te il mio speciale sulle ricette pasquali!
Ingredienti per uno stampo da panettone di 18 cm
Per il lievitino
- Farina manitoba 50 g
- Farina 0 (o semola rimacinata di grano duro)50 g
- Lievito di birra fresco 12.5 g
- Acqua 100 g
Per l’impasto
- Farina manitoba 150 g
- Farina 0 (o semola rimacinata di grano duro)200 g
- Olio extravergine d’oliva 70 g
- Strutto 50 g
- Pepe 2 g
- Sale 10 g
- Uova medie (250 g)5
- Malto Diastasico (o 1 cucchiaino di miele)5 g
- Pecorino romano grattugiato 125 g
- Formaggio grattugiato (tipo Grana Padano o Parmigiano Reggiano)125 g
Allergeni
Procedimento
Per il lievitino
Per fare il lievitino metti in una ciotola le farine, il lievito di birra e l’acqua; mischia tutto fino ad ottenere un composto molle e omogeneo. Coprilo con pellicola e lascia lievitare nel forno spento con la luce accesa per 1 ora.
Per l’impasto
Nel frattempo sbatti in una ciotola le uova e aggiungi l’olio, il pepe e il sale.
Aggiungi anche lo strutto e i formaggi grattugiati; lasciali insaporire coprendo la ciotola con pellicola alimentare. A parte, in un’altra ciotola, miscela farine e malto.
Passato il tempo indicato, il lievitino dovrebbe avere duplicato il suo volume iniziale; mettilo nella tazza di una planetaria munita di gancio (o in una ciotola, se impasterai a mano) e aggiungi il composto di uova, olio, sale, pepe, strutto e formaggi alternandolo con le farine e il malto.
Impasta almeno 10 minuti, fino ad ottenere un composto omogeneo, che si staccherà dalle pareti della tazza, poi ribaltalo su un piano di lavoro e dagli una forma sferica.
Per la cottura
Spennella con lo strutto e rivesti di carta forno uno stampo da panettone (circolare e dai bordi alti) del diametro di 18 cm e poi adagia al suo interno la sfera di impasto.
In alternativa, puoi spennellare con lo strutto l’apposito stampo per crescia (è uno stampo di alluminio leggermente svasato, alto circa 12 cm con diametro di 16 cm alla base inferiore e 21 su quella superiore).
Posiziona all’interno dello stampo l’impasto. Lascia lievitare per 4 ore nel forno spento con luce accesa o fino a che l’impasto arriverà al bordo dello stampo.
Preriscalda il forno a 200°; prima di infornare la crescia, appoggia un pentolino di metallo contenente acqua sul fondo del forno. Inforna la crescia, spruzza di acqua il forno con uno spruzzino per piante, poi chiudi la porta.
Abbassa a 175° e cuoci per 55 minuti. Prima di sfornare la crescia fai comunque la prova stecchino. Appena sfornata, lascia leggermente intiepidire la crescia, poi toglila delicatamente dallo stampo e falla raffreddare completamente su di una gratella (eviterai di farla trasudare).
Ora puoi gustare la tua crescia la mattina di Pasqua, assieme a vari affettati come tradizione comanda!
Note & consigli
Per rivestire alla perfezione lo stampo con carta forno, ecco i miei suggerimenti!
Se non hai uno spruzzino, puoi tranquillamente inumidire la superficie schizzando l’acqua con le mani.
Infila uno stuzzicadenti nella crescia: è pronta se, estraendolo, risulterà pulito e senza tracce di impasto!
Si dice che per gustare la crescia in tutta la sua bontà bisognerebbe far passare 2-3 giorni dalla cottura. Alcuni oltre ai formaggi grattugiati aggiungono alla fine dell’impasto dei cubetti di pecorino fresco locale.
Domande frequenti
Posso sostituire lo strutto nella Crescia di Pasqua?
Sì, puoi sostituire lo strutto con burro o olio di oliva, ma il sapore e la consistenza cambieranno leggermente. Il burro darà una consistenza più morbida, mentre l’olio la renderà meno friabile.
Come evitare che la Crescia di Pasqua si secchi?
Per evitarlo, non cuocere troppo la Crescia e lasciala raffreddare su una gratella. Una volta fredda, avvolgila in un panno di cotone o nella pellicola per mantenerne l’umidità.
Come capire se la Crescia di Pasqua è cotta?
Inserisci uno stecchino al centro: se esce asciutto la Crescia è pronta. In alternativa, batti leggermente il fondo dello stampo: dovrebbe suonare vuoto.
Posso aggiungere altri formaggi alla Crescia di Pasqua?
Sì, oltre a pecorino e parmigiano puoi usare grana padano o emmental per un gusto più delicato. Evita formaggi troppo umidi che altererebbero la texture.
Conservazione
Conservazione a temperatura ambiente
Puoi conservare la crescia di Pasqua sotto una campana per dolci o avvolta in pellicola alimentare. Tienila in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e umidità. In queste condizioni, si mantiene morbida e saporita per 3-4 giorni.
Conservazione in freezer
Se vuoi prolungarne la conservazione, puoi congelarla. Ti consigliamo di affettarla e avvolgere ogni fetta singolarmente in sacchetti per alimenti. Così facendo, potrai scongelare solo la quantità necessaria. Nel freezer la crescia si mantiene per un massimo di 2 mesi.
Consiglio per il consumo
Per un gusto ottimale, lasciala a temperatura ambiente per qualche ora prima di consumarla. Scaldala leggermente in forno per ritrovare la fragranza originale.
Intolleranze & allergie
Allergeni comuni:
- Uova: Sono presenti nell’impasto della crescia. Le persone allergiche alle uova non possono consumare questa ricetta, ma possono provare sostituti come aquafaba o yogurt vegetale, anche se il risultato potrebbe variare.
- Latticini: Il Pecorino e il Parmigiano Reggiano non contengono lattosio, ma potrebbero dare fastidio a chi è allergico alle proteine del latte. Per un’alternativa senza proteine del latte ci sono i sostituti vegetali come il lievito alimentare.
- Glutine: La farina manitoba e la farina 0 utilizzate nella ricetta contengono glutine, quindi la preparazione non è adatta a persone celiache o con sensibilità al glutine. Una variante senza glutine potrebbe prevedere l’uso di un mix di farine gluten-free specifiche per lievitati.
Intolleranze specifiche:
- Strutto: Questo ingrediente di origine animale potrebbe non essere tollerato da alcune persone o non essere adatto a chi segue diete vegetariane o vegane. Può essere sostituito con margarina vegetale o olio di oliva.
- Pepe nero: Alcune persone potrebbero avere sensibilità o intolleranza alle spezie forti. È possibile ridurne la quantità o sostituirlo con spezie più delicate come la noce moscata.
Suggerimenti per adattare la ricetta:
- Per vegani: Sostituire le uova con yogurt di soia o aquafaba, il formaggio con lievito alimentare + latte vegetale, e lo strutto con margarina vegetale.
- Per celiaci: Utilizzare un mix di farine senza glutine e aggiungere un addensante naturale come la gomma xantana per migliorare la consistenza.
- Per chi è intollerante alle proteine del latte: Sostituire i formaggi con lievito alimentare.