Il perché mia nonna, austriaca di natali, fosse così appassionata di una ricetta di origine mediorientale non mi è mai stato chiaro. Quello che so è che, molto spesso, quando in tavola c’era uno spezzatino o qualunque pietanza con un bel sughetto, lei preparava il riso pilaf come accompagnamento. È stata lei a insegnarmi il metodo della “cipolla chiodata”. Mi ha anche trasmesso l’amore per questa ricetta che, anche io come lei, uso per trasformare un semplice spezzatino in un piatto unico. Sostanzioso e completo.
Ti lascio la ricetta del riso pilaf di mia nonna con un’unica variante: lei utilizzava il burro mentre io, da qualche tempo a questa parte, preferisco l’olio per una questione meramente legata alla mia intolleranza ai latticini. Se tu puoi, però, usalo e goditi l’irresistibile aroma della cipolla che bacia il burro. Anche io, ogni tanto, cedo alla tentazione.
Riso pilaf: ingredienti
riso basmati 240 g
acqua 380 g
burro (o olio extravergine di oliva) 60 g
cipolla 1/2
chiodi di garofano 5
cannella 1 piccola stecca
sale 7 g
Riso pilaf: procedimento
Prima di tutto, se ancora non conosci questo metodo, ti insegno a preparare la cosiddetta cipolla chiodata. Taglia a metà una cipolla, elimina la buccia, e conficca nella polpa i chiodi di garofano. Sciogli il burro in una pentola a fuoco dolce e aggiungi la cipolla chiodata e la cannella. Lascia soffriggere per un minuto.
Unisci il riso basmati e fallo tostare mescolandolo per un paio di minuti assieme agli altri ingredienti presenti in pentola. È il momento di aggiungere l’acqua bollente. Questa deve coprire il riso un dito sopra la sua superficie. Sala e copri immediatamente la pentola con un coperchio a tenuta perfetta. Lascia cuocere il riso a fuoco dolce fino a che non risulti asciutto, più o meno 10-12 minuti. Durante la cottura non devi mai aprire il coperchio per evitare di far fuoriuscire il vapore e quindi umidità. Il riso non va mai mescolato durante la cottura e di solito è pronto quando sulla sua superficie puoi notare dei piccoli buchetti. Per sicurezza, verso la fine, infila nel riso una forchetta e sgranalo per vedere se sul fondo della pentola c’è ancora liquido oppure se è asciutto. Quando il riso pilaf è pronto, sgranalo con i rebbi di una forchetta, elimina la cipolla e la cannella (o lasciali nel piatto se vuoi creare maggiore scenografia!) e versalo in una pirofila che puoi portare direttamente in tavola.
Riso pilaf: note
E’ importante non mescolare troppo il riso per non rompere i chicchi. Coprilo con la dose giusta di acqua e poi lascialo cuocere autonomamente assieme alla spezie.
Il riso pilaf presenta una cottura detta ad assorbimento; questa prevede una precisa dose di acqua in rapporto alla quantità di riso utilizzata: in linea generale, 150 g di acqua per 100 g di riso.
Generalmente per cuocere il riso uso semplicemente dell’acqua perché voglio mantenere intatto il profumo del riso e delle spezie. Volendo, potresti utilizzare un brodo leggero di verdure o carne o un fumetto di pesce. Dipende dalla preparazione con cui intendi servire il riso.
Riso pilaf: conservazione
Puoi conservare il riso pilaf in frigorifero per 2-3 giorni, coperto con pellicola trasparente oppure in un contenitore a chiusura ermetica.
Riso pilaf: sapevi che…
Come ti ho anticipato, il riso pilaf è davvero un ottimo contorno e base per accompagnare saporiti piatti di carne (stufati e spezzatini ad esempio), verdure e pesce: dovresti provare! Il riso che viene utilizzato è il basmati, una qualità che raggruppa varietà diverse coltivate in India e in Pakistan da centinaia di anni. Il basmati è caratterizzato da un chicco allungato e sottile e da un gusto particolarmente delicato. Il suo nome? Ne descrive pienamente le sue caratteristiche più peculiari, poiché significa letteralmente “ricco di aroma”.