Tutti i tipi di latte

Il latte è uno degli alimenti più antichi del mondo, entrato addirittura a far parte della mitologia: pensa solamente alla capra Amaltea che nutrì Giove infante, o al latte della lupa che sostenne Romolo e Remo. Nutriente, saporito a seconda della varietà, ecco una dettagliata guida su tutti i tipi di latte.

Tutti i tipi di latte

Tutti i tipi di latte: caratteristiche

In Italia, l’unico prodotto a poter essere definito “latte” senza ulteriori specifiche è il latte vaccino. Per tutti gli altri è obbligatorio aggiungerne la provenienza animale o, se il latte è di origine vegetale, nominarlo “bevanda di origine vegetale”.

Latte vaccino

Comunemente usato nella maggior parte delle alimentazioni, il latte vaccino è mediamente proteico e dal gusto delicato ma persistente. Nutrizionalmente parlando è un latte completo: anche se ogni esemplare ha caratteristiche diverse, il latte raccolto da tutti viene mescolato per ottenere così una composizione uniforme. Lo si trova in commercio fresco, crudo, intero, scremato… ti spiego tutto tra qualche riga.

Latte di capra, di pecora, bufalino, di asina

A seconda della zona di produzione, delle abitudini alimentari e dei gusti o esigenze personali, altri tipi di latte sono sempre più commercializzati. Il latte d’asina, ad esempio, è effettivamente conosciuto da tempo immemore, così come quello di capra. Questi prodotti differiscono dal latte vaccino per diversi aspetti:

  • Sapore. Il latte di capra è uno dei più saporiti, tendente all’erbaceo. Il latte bovino, invece, è molto dolce.
  • Valori nutrizionali. Si parla di concentrazione di grassi e di proteine: il latte di pecora, ad esempio, è molto calorico e di consistenza pastosa.
  • Digeribilità. Il latte di capra è considerato un latte facilmente assimilabile, contenendo poco lattosio.

Latte di kefir

Questo prodotto, usato in cucina per rendere soffici i lievitati, è un latte ricchissimo di proprietà; è antico ed è usato addirittura per aiutare il ripristino dell’intestino dopo traumi di diverso tipo, come ad esempio in seguito ad un ciclo di antibiotici. Ti racconto tutto nel mio articolo sul latte di kefir.

Tutti i tipi di latte: tipologie in commercio

Crudo, fresco, pastorizzato

Non bisogna confondere il latte crudo da quello fresco: il primo non subisce alterazioni al di sopra dei 40° e presenta una flora batterica differente poiché prodotto per legge secondo le sole normative della stalla; per fresco, invece, tendenzialmente si intende pastorizzato: arriva crudo, per essere poi sottoposto ad un trattamento termico entro e non oltre 48 ore dalla mungitura.

Per il latte pastorizzato, inoltre, non vi è l’obbligo di trattamento termico entro due giorni dalla mungitura.

Intero, parzialmente scremato, scremato, UHT

La differenza sostanziale tra questi tipi di latte è la percentuale di colesterolo e di trigliceridi, maggiore nel latte intero e a scalare negli altri.

La scrematura è un processo fisico che si occupa di separare l’acqua dal grasso: avviene per centrifugazione, ottenendo così latte scremato o parzialmente scremato a seconda della durata del processo.

Per latte UHT, ovvero Ultra High Temperature, si intente il latte “a lunga conservazione”. Questo può essere intero, scremato o parzialmente scremato e viene trattato appunto con un processo termico potenziato per ottenere una pastorizzazione più duratura. Ciò vale anche per un derivato del latte: scopri il mio tutorial su come scegliere la panna!

Tutti i tipi di latte: altre tipologie

Senza lattosio

Il latte ad alta digeribilità è chiamato latte HD, sigla stante per High Digestible, ed è latte fresco trattato e privato del lattosio. Di fatto, quindi, si parla anche di latte delattosato. Usato anche in molti casi di intolleranza al lattosio, ha proprietà inferiori, nonché un sapore differente più tendente al dolciastro.

Bevande vegetali e intolleranza al lattosio

Come anticipato, la bevanda derivata da soia, mandorle, avena, nocciole, riso etc non può essere catalogata come latte. I valori nutrizionali di questi prodotti non sono paragonabili al latte vaccino ma variano, sia per quanto riguarda la percentuale proteica, che per quella dei carboidrati/zuccheri.

Scelti da molte persone intolleranti al lattosio o che seguono un’alimentazione vegana, le bevande vegetali devono essere valutate in base ai gusti personali e alle esigenze fisiche. Io che sono intollerante al nichel sconsiglierei, ad esempio, la bevanda di soia: è sempre bene consultare il proprio medico di base.

Il discorso sulle intolleranze alimentari, dal momento che mi riguardano in prima persona, mi stanno molto a cuore. Sappi che vi è differenza tra allergia ed intolleranza; e che un soggetto può essere intollerante al latte vaccino ma non a quello di capra o viceversa. Non fermarti mai ad un’opinione ma cerca sempre di capire il tuo corpo a 360°, affidandoti ai migliori specialisti!

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