piatto da portata con sfinci di san Giuseppe

Sfinci di San Giuseppe

  • Preparazione: 0h 30m
  • Cottura: 1h 0m
  • Riposo: 1h 0m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 12 pezzi
  • Metodo cottura: Frittura
  • Cucina: Italiana, Siciliana

Gli sfinci di San Giuseppe sono un dolce tipico della tradizione siciliana, spesso preparato in occasione dell’omonima festa di San Giuseppe, vale a dire la festa del papà, celebrata il 19 marzo. Questi piccole frittelle sono realizzate con un impasto a base di farina, acqua, burro e uova, che viene fritto in olio caldo fino a diventare dorata e croccante.
Una volta cotta, la pasta viene farcita con una delicata crema a base di ricotta e gocce di cioccolato; infine, la superficie è arricchita da ciliegine e scorze di arancia candite.

Gli ingredienti di questo dolce sono presenti in moltissime ricette tipiche della pasticceria siciliana come i famosissimi cannoli siciliani o la tanto amata cassata.

Ingredienti

Per la crema di ricotta

  • Ricotta di pecora 700 g
  • Zucchero semolato 160 g
  • Gocce di cioccolato 30 g

Per l’impasto

  • Farina 00 100 g
  • Uova medie 3
  • Burro 30 g
  • Sale 2 g
  • Acqua 125 g

Per friggere

  • Olio di semi di arachidi 1.5 l

Per decorare

  • Ciliegie candite 12
  • Arancia candita scorzette12
  • Granella di pistacchio q.b.

Allergeni

Latte Cereali e derivati Uova Frutta a guscio

Procedimento

Per la crema di ricotta

La sera prima di preparare gli sfinci, metti la ricotta a scolare dentro ad un colino sospeso in una ciotola in frigorifero oppure acquista una ricotta molto asciutta.

Dopo averla fatta scolare per bene, setacciala, anche un paio di volte, premendola con una marisa sulle maglie fitte di un colino per renderla più cremosa e lavorabile. Unisci lo zucchero, quindi amalgama bene per ottenere una crema liscia e uniforme che metterai in frigorifero per mezz’ora, o fino al momento dell’utilizzo.

Appena prima dell’utilizzo aggiungi le gocce di cioccolato, amalgamale per bene e metti la crema di ricotta in una sac a poche con bocchetta a stella aperta (in modo che le gocce non si incastrino sulla punta).

Per l’impasto

In un tegame dai bordi alti scalda l’acqua, il sale e il burro, facendolo sciogliere ma senza che l’acqua raggiunga il bollore.
Una volta sciolto il burro, e non appena l’acqua darà il primo cenno di bollore, togli il tegame dal fuoco e incorpora la farina tutta in una volta. Rimetti sul fuoco e mescola l’impasto fino a notare una patina bianca sul fondo del pentolino.

A questo punto, trasferisci tutto nella tazza della planetaria munita di foglia, lavora l’impasto qualche istante per lasciarlo raffreddare un po’ e aggiungi un uovo alla volta, aspettando che si incorpori completamente prima di procedere con il successivo.

Appena aggiunto l’uovo, vedrai che il composto si dividerà in mille pezzi, ma a mano a mano che impasterai diventerà di nuovo cremoso: è il momento di unire un altro uovo. Continua così fino ad inserire tutte le uova: l’impasto sarà pronto quando risulterà cremoso e liscio, quindi potrai travasarlo in una ciotola.

Usando un termometro ad immersione, porta l’olio ad una temperatura non superiore ai 165°: è una soglia da non superare per fare in modo che gli sfinci si cuociano bene anche all’interno. Preleva una dose di impasto (circa 30 g) con un cucchiaio e con l’altro aiutati a staccarlo.

Cottura

Friggi pochi pezzi alla volta e per circa 10 minuti, girandoli molto spesso per fare in modo che triplichino di volume e si cuociano in maniera uniforme.

Ogni tanto, dai loro dei leggeri colpetti con la schiumarola o il cucchiaio: il colpo romperà leggermente l’impasto favorendone l’espansione. Una volta pronti, scolali su un foglio di carta assorbente e lasciali raffreddare.

Composizione

Farcisci gli sfinci con abbondante crema di ricotta, fino a vederla quasi fuoriuscire. Metti un ciuffo di crema anche sulla superficie.

Decora ogni sfincio con una ciliegia candita, una spolverata di granella di pistacchio e uno o due pezzetti di scorzette di arancia candita. I tuoi sfinci di San Giuseppe sono pronti!

Note & consigli

*Per evitare che l’impasto vi resti incollato, il mio consiglio è di immergere i cucchiai nell’olio bollente in modo da renderli scivolosi quanto basta per accompagnare l’impasto degli sfinci nella padella. Per saperne di più, ecco il mio tutorial per ottenere un fritto perfetto!

*Al posto della ricotta di pecora puoi anche usare quella vaccina, l’importante è che ne usi una molto asciutta. Io ho optato per la versione classica, con la crema di ricotta come farcitura e in superficie, ma ne esiste una che prevede solo crema all’esterno.

Varianti della ricetta

Gli sfinci sono uno dei dolci tipici della festa del papà; sono moltissime le ricette di pasticceria che si preparano in occasione di questa festività, tra le più diffuse e molto amate ci sono le zeppole fritte o le zeppole al forno.

Puoi optare anche per uno tra i tanti dolci a base di caffè come la buonissima torta del nonno al caffè o la ciambella al caffè.

Conservazione

Una volta farciti gli sfinci di San Giuseppe dovrebbero essere consumati subito, al massimo in giornata. Puoi preparare gli sfinci con un leggero anticipo, ma in questo caso consiglio di farcirli al momento di servirli.

Curiosità

Il nome sfincio significa spugnaPare, infatti, che il loro nome derivi dal latino “spongia” e dal greco “sponghia“: la forma irregolare e la morbidezza di queste dolci frittelle sono state una preziosa fonte d’ispirazione sin dall’antichità.

Alcuni studiosi, invece, farebbero derivare gli sfinci dall’arabo “sfang“, ovvero piccole frittelle al miele introdotte nel X secolo in Sicilia. Nonostante l’origine incerta, sappiamo che al 1300 risale la prima testimonianza della presenza degli sfingiari, ovvero i venditori di sfinci che brulicavano nella città di Palermo.

 

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