Un dolce al cucchiaio dalla consistenza unica, simile a quella di un parfait, ma più cremoso grazie alla presenza della meringa all’italiana e della panna

Semifreddo al torroncino

  • Preparazione: 1h 0m
  • Cottura: 0h 10m
  • Riposo: 6h 0m
  • Difficoltà: media
  • Costo: medio
  • Porzioni: 12 porzioni
  • Metodo cottura: Senza cottura
  • Cucina: Italiana

Cerchi un dolce ideale per anticipare il Natale o, viceversa, per riciclare il torrone rimasto abbandonato nella credenza? Il semifreddo al torroncino è quello che fa per te! Un dolce al cucchiaio dalla consistenza unica, simile a quella di un parfait, ma più cremoso grazie alla presenza della meringa all’italiana e della panna. Il vantaggio in più? Si conserva in freezer come un comune gelato in modo da averlo sempre pronto per un fine-pasto goloso!

 

Ingredienti PER 12 STAMPINI DA 65 G

PER LA MERINGA ALL’ITALIANA

  • Acqua 20 g
  • Albume d’uovo 80 g
  • Zucchero 50 g
  • Miele d’acacia 50 g

PER IL SEMIFREDDO

  • Meringa all’italiana preparata 150 g
  • Pasta di torrone 100 g
  • Panna fresca liquida 250 g
  • Torrone sbriciolato 60 g

per completare

  • Torrone sbriciolato q.b.

Allergeni

Uova Latte

Procedimento

PER LA MERINGA ALL’ITALIANA

Versa l’acqua in un pentolino insieme a quattro quinti dello zucchero e al miele, accendi il fornello a fiamma bassa e fai scaldare mescolando in continuazione in modo da ottenere uno sciroppo. Tieni sotto controllo la temperatura con un termometro e, appena avrà raggiunto i 114 °C, metti gli albumi nella ciotola della planetaria munita di fruste e inizia a montarli per far prendere loro corpo e volume.

Poi aggiungi il restante quinto dello zucchero. Quando lo sciroppo avrà raggiunto i 121 °C, versalo a filo negli albumi, abbassando la velocità della frusta e facendo attenzione a non sfiorare la parete della ciotola per non farlo schizzare. Continua a montare fino a quando il composto non si sarà completamente raffreddato, assumendo l’aspetto di una massa ben amalgamata, solida e lucida.

PER IL SEMIFREDDO

Semi monta la panna con le fruste elettriche (dovrai ottenere un composto spumoso ma non fermo). Unisci la pasta di torrone alla meringa all’italiana e incorpora poi la panna delicatamente.
Incorpora anche il torrone sbriciolato finemente e mescola bene con una marisa, trasferisci il composto in una sac à poche e spremilo all’interno degli stampini, riempiendoli in modo omogeneo.

Metti quindi in freezer a rassodare per 5-6 ore. Sforma e servi decorando le monoporzioni con delle briciole di torrone in superficie. Un’idea simpatica per il fine pasto è di servire il semifreddo in una ciotola, affogato con un caffè caldo da versarci sopra.

Note & consigli

Puoi acquistare la pasta di torrone già pronta oppure prepararla a casa frullando in un cutter 150 g il torrone friabile insieme a 25 g di olio di semi.

Varianti della ricetta

Se ami i dolci al cucchiaio, puoi provare anche altre varianti del semifreddo (o del parfait) ispirandoti alle mie ricette del semifreddo al caffè e cioccolato bianco, del semifreddo al pistacchio con glassa al cioccolato bianco e pistacchi, o del semifreddo alla vaniglia e pralinato con salsa alle prugne. Se invece vuoi restare in atmosfera natalizia, prova il mio semifreddo al caffè e zabaione.

Conservazione

Puoi conservare il tuo semifreddo in freezer per circa un mese.

Curiosità

Il torrone è un dolce molto antico, la cui produzione sembra risalire già all’epoca dell’antica Roma: anche se all’epoca veniva chiamato cupedia o cupeto, il suo nome moderno riprende il termine latino “torrere” con cui si indicava la tostatura della frutta secca utilizzata per realizzarlo). Sebbene oggi sia considerato un dolce tipicamente italiano, è in realtà noto e diffuso (con le dovute varianti) anche in altri Paesi come la Spagna (dove è chiamato turrón o torró e consumato almeno dal XV secolo), la Francia e persino in Brasile e nelle Filippine.

Secondo alcune fonti il torrone potrebbe invece essere stato inventato dagli arabi, che lo avrebbero poi portato in Spagna e, da qui, in Sicilia, dove oltre che con le mandorle, viene prodotto anche con i pistacchi, prodotto di eccellenza dell’Isola.

 

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