Brazadela

Non tutte le ciambelle riescono col buco, ma ce ne sono alcune che nascono già senza foro centrale e sono deliziose! La brazadela è chiamata anche ciambella romagnola, o per essere più precisi ferrarese, e in verità ha una forma lunga e stretta, che nulla ha a che vedere con il classico cerchio con il buco in mezzo. Ma è deliziosa!

Si tratta di un dolce tradizionale, la cui origine si perde nel tempo, che veniva preparato soprattutto in occasione delle festività e delle feste di famiglia, momenti importanti in cui prodotti preziosi come uova, burro e latte potevano essere usati anche per un dolce dal sapore rustico e dalla consistenza corposa, perfetta da “tocciare” nel vino a merenda o a fine pasto. Oggi in verità la si trova un po’ tutto l’anno sia in commercio sia sulle tavole di mamme e nonne, che la preparano per i nipoti golosi da spalmare con crema di nocciole o confettura.

Io l’ho scoperta per caso, sul banco di un fornaio qualche anno fa, mentre mi trovavo in gita a Ferrara, dove l’avevano preparata anche nella moderna versione bicolos : se non l’hai mai mangiata, ti lascio la ricetta con tutte le note perchè il tuo dolce riesca al meglio!

ciambella romagnola

PREPARAZIONE: 15 min. COTTURA: 30 min.  DIFFICOLTÀ: facile COSTO: economico

Ingredienti

farina 00 300 g
zucchero 130 g
burro fuso 80 g
uova 2 medie
latte fresco intero 20-30 g
limone la scorza grattugiata di 1
liquore all’anice 15 g
lievito in polvere per dolci 8 g
sale fino 2 g

Per spennellare

granella di zucchero 20 g
latte 10 g

Procedimento

Fai sciogliere il burro e lascialo intiepidire. A parte in una ciotola aggiungi la farina*, lo zucchero, il lievito per dolci, il sale e la scorza di limone grattugiato, poi unisci le uova, il liquore all’anice** e il burro fuso. Impasta fino a compattare gli ingredienti.

Stendi su un foglio di carta da forno l’impasto e crea un filoncino con le mani delle dimensioni di cm 10×20 cm circa, alto un paio di centimetri. Appiattisci la superficie con il palmo della mano, spennellala con il latte e cospargila con la granella di zucchero.

Cuoci in forno statico a 170° per circa 30 minuti. Il dolce dovrà risultare ben dorato.

Una volta cotta la brazadela, estraila dal forno e lasciala raffreddare prima di servirla.***

Note

* Nei dolci romagnoli è spesso presente il profumo di anice: se non vuoi usare un liquore ( anche se la parte alcolica in cottura si volatilizza, quindi non ci sono problemi per i bambini), puoi usare dei semi di anice finemente pestati

** Per una versione decisamente moderna, puoi dividere l’impasto a metà e aggiungere un paio di cucchiai di cacao e un cucchiaio di latte ad una parte, per una versione bigusto!

*** La brazadela veniva accompagnata con del latte o del vino, a seconda dell’età dei commensali.

Dolci come una volta

Come sai, amo tutti i dolci, nessuno escluso. Ma anche se adoro le torte decorate e arricchite con creme e mousse, ammetto di avere un debole per le preparazioni più semplici e classiche, quelle che si possono preparare la domenica e ti accompagnano per tutta la settimana. Mi piace prendermi il tempo di prepararle come si faceva un tempo, e di gustarne la semplicità. Ti lascio alcune delle mie preferite…

Conservazione

La brazadela è un dolce rustico e friabile: si conserva in una scatola di latta perfettamente anche per una settimana. Non consiglio, ma non ce ne sarà bisogno, la congelazione.

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