Caggionetti

Nelle mie ricerche per i miei libri regionali, ho imparato a riconoscere le caratteristiche della cucina delle nostre regioni. E forse posso dire senza timore di smentita, che poche cucine son ancora oggi ancorate alle tradizioni e ai prodotti della terra come quella abruzzese e molisana. Piatti che parlano delle caratteristiche del territorio, della capacità di utilizzare in ogni maniera i prodotti della terra, piatti spesso preparati con ingredienti “poveri”che vengono innalzati a creare prodotti di alta qualità. 

I caggionetti fanno parte di queste ricette tradizionali, custoditi e tramandati con orgoglio e gelosia a volte, di bocca in bocca. Si tratta di ravioli dolci e fritti, ripieni con una crema di ceci e cioccolato, che difficilmente possono mancare sulle tavole natalizie. A volte il ripieno può essere preparato con delle castagne secche e lessate, proprio ad indicare come la dolcezza venisse ricercata in quello che si aveva a disposizione. 

Io vi consiglio di provarli: sono speciali, e sopratutto, ad ogni morso, raccontano una storia fatta di radici e semplicità, che merita di essere raccontata. 

PREPARAZIONE: 60 min. COTTURA: 25 min.  DIFFICOLTÀ: facile COSTO: basso

Ingredienti per circa 50 caggionetti

Per la sfoglia

farina 00 500 g
uova medie 1
vino bianco secco 170 g
olio extravergine d’oliva 2 cucchiai

Per il ripieno

ceci* lessati e sgocciolati 250 g
cioccolato fondente 150 g
mandorle 50 g
zucchero semolato 50 g
rum 50 g **

Per friggere

olio di arachidi 1,5 l

Per cospargere

zucchero a velo 2 cucchiai

Procedimento

Prepara il ripieno

In un cutter metti i ceci sgocciolati e aggiungi il liquore e lo zucchero; aziona la macchina fino ad ottenere un composto cremoso. In alternativa, puoi passare i ceci al passaverdure ed unire gli altri ingredienti. Unisci al composto di ceci le mandorle e il cioccolato tritati finemente, quindi amalgama il tutto e tieni da parte.

Per la sfoglia

Metti nella ciotola di una planetaria munita di foglia la farina e aziona la macchina; unisci l’uovo, il vino bianco e l’olio. Impasta fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo, poi spegni la macchina e ribaltalo sul piano di lavoro, dove formerai una palla che avvolgerai nella pellicola trasparente e lascerai riposare per almeno mezz’ora.

Una volta riposato, prendi l’impasto e ottieni delle sfoglie con l’apposita macchinetta, fermandoti al penultimo spessore. Metti sopra la sfoglia un po’ di ripieno, ripiegala e chiudila a libro facendo combaciare i bordi, elimina l’aria con le dita e poi ottieni il caggionetto tagliando la sfoglia con un coppapasta circolare dai bordi frastagliati del diametro di cm 8, che userai per coppare una mezzaluna. Puoi anche formare dei quadratini semplicemente tagliando la sfoglia tra i vari ripieni con una rotella tagliapasta.

Prepara allo stesso modo tutti i caggionetti e poi friggili nell’olio di arachide a 175°*** fino a che non diventeranno ben dorati. Una volta fritti, disponili su della carta assorbente da cucina perché assorba l’olio in eccesso, poi mettili su un piatto da portata e spolverizzali con lo zucchero a velo. I tuoi caggionetti sono pronti per essere gustati!

Note

* Quando è stagione, se vuoi, invece dei ceci, puoi utilizzare per il ripieno delle castagne lessate

** In alternativa, puoi utilizzare anche del liquore Anisetta, originario proprio dell’Abruzzo

*** Per un fritto perfetto segui le indicazioni che ho inserito nel mio tutorial: avrai un fritto asciutto e dorato!

Abruzzo: terra dai sapori antichi

Moltissime delle ricette d’Abruzzo sono antiche e tramandate di bocca in bocca dalle nonne e dalle massaie che da sempre le preparano con amore e passione per le proprie famiglie. Io ne ho sperimentata qualcuna: e tu?

Conservazione

I tuoi caggionetti saranno perfetti appena fatti, ma puoi anche conservarli per un paio di giorni ben chiusi in un sacchetto di carta. Non ti consiglio di congelarli.

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