Le patate ripiene di stinco sfilacciato con salsa alla birra sono un secondo piatto di carne semplice da preparare ma molto scenografico, ideale da servire anche sulla tavola delle Feste

Patata ripiena di stinco sfilacciato alle erbe con salsa alla birra

  • Preparazione: 0h 15m
  • Cottura: 1h 40m
  • Riposo: 0h 30m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 4 persone
  • Metodo cottura: Forno
  • Cucina: Italiana

Le patate ripiene di stinco sfilacciato con salsa alla birra sono una rivisitazione originale del classico stinco di maiale alla birra con patate: un secondo piatto di carne semplice da preparare ma molto scenografico, ideale da servire anche sulla tavola delle Feste, a Natale o Capodanno, accompagnate con un semplice contorno. Per la loro presentazione sfiziosa e monoporzione, si prestano bene anche ad essere presentate sul buffet di un aperitivo informale. Se invece vuoi servirle ai tuoi ospiti durante un pranzo in famiglia della domenica, rappresenteranno una buona alternativa al classico pollo arrosto o al pollo con forno con patate!

Ingredienti per 4 persone

PER LE PATATE

  • Patate (da 200 g ciascuna)4
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

PER LO STINCO E LA SALSA

  • Stinco di Prosciutto Arrosto alle Erbette Negroni (600 g)1
  • Sedano 50 g
  • Carota 100 g
  • Cipolla 170 g
  • Birra 500 g
  • Aglio 2 spicchi
  • Rosmarino 2 rametti
  • Alloro 2 foglie
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale q.b.

Allergeni

Sedano

Procedimento

PER LO STINCO E LA SALSA

Pulisci e taglia grossolanamente il sedano, la carota e la cipolla e mettile in una pirofila insieme all’olio, all’aglio, al rosmarino e alle foglie di alloro; aggiusta di sale e mischia per bene, poi unisci 250 g di birra, e inforna in forno a 200° per 30 minuti.

Trascorsi i 30 minuti, togli lo stinco dalla busta e mettilo nella pirofila con le verdure e altri 250 g di birra. Prosegui la cottura per altri 30 minuti, nappando la carne di tanto in tanto prelevando il fondo di cottura con un cucchiaio.

Trascorso questo tempo estrai la pirofila dal forno, lascia intiepidire lo stinco e sfilaccialo a mano.

Elimina l’aglio, il rosmarino e l’alloro dal fondo di cottura e frulla il resto con il frullatore a immersione per ottenere una salsa fluida. Tienine da parte metà e usa il resto per condire la carne sfilacciata e mantenerla succosa.

PER LE PATATE

Lessa le patate in acqua bollente con tutta la buccia per 20 minuti, quindi scolale e posizionale ciascuna al centro di un foglio di carta argentata. Condiscile con olio, sale, pepe. Richiudi il cartoccio e inforna a 200° per altri 20 minuti.

Una volta pronte, lasciale intiepidire per circa 30 minuti, prima di estrarle dal cartoccio, e scavarle delicatamente con un cucchiaio in modo da ottenere una sorta di scrigno.

COMPOSIZIONE

Distribuisci lo stinco sfilacciato all’interno delle patate e completa irrorando la superficie di ognuna con un po’ della restante salsa tenuta da parte.

Note & consigli

*Se al termine della cottura la salsa dovesse risultare troppo liquida, puoi farla ridurre sul fuoco finché non si addensa.

Varianti della ricetta

Se vuoi provare altre ricette in cui le patate sono utilizzate in modo originale ti suggerisco le mie patate hasselback, le patate hash brown, le smashed potatoes e le patate duchessa.

Per le occasioni speciali ci sono invece i bicchierini con crema di patate, guanciale e cozze fritte

Conservazione

Ti consiglio di servire le tue patate farcite subito dopo averle preparate. Puoi tuttavia preparare lo stinco sfilacciato in anticipo e rigenerarlo prima di utilizzarle come ripieno.

Curiosità

La birra ha origini molto antiche, che risalgono a 5000 anni fa. I primi a produrre una bevanda fermentata (in 20 tipologie diverse) a base di cereali, pare infatti che siano stati i Sumeri e gli Assiri in Mesopotamia. Questa tradizione fu ereditata dagli Antichi Egizi, che producevano una bevanda forte detta “zithum” aromatizzata con i lupini e utilizzata tanto come alimento che come farmaco.

Nell’Antica Grecia, la birra veniva importata e bevuta durante le feste popolari e le manifestazioni sportive, quando l’uso del vino era vietato. in seguito fu merito degli Etruschi introdurre l’uso della birra in Italia e trasmettere la sua cultura ai Romani (pare che lo stesso nome “birra” derivi dal latino bibere cioè “bere”) che la esportarono anche tra le popolazioni dell’Europa centrale, come i Germani e i Celti. 

Nel Medioevo la birra divenne la bevanda più consumata nei monasteri del nord e del centro Europa. La più antica “birreria” monastica sorse nel 724 nei pressi di Monaco di Baviera, nell’abbazia di Weihehstephan, nei pressi di Monaco di Baviera.

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