Dischi soffici e sottili ottenuti da una semplice pastella e fatti addensare sul fuoco in una padella: le crepes (o crespelle) possono accogliere i ripieni più diversi ed essere utilizzate per preparare un delizioso street food (che ricorda un po’ la tradizionale piadina romagnola o la pizza a portafoglio) sfiziosi antipasti o piatti unici. Ma non mancano neppure le ricette in cui possono essere usate in alternativa alla classica pasta fresca all’uovo per la preparazione di primi piatti simili ai cannelloni al forno, alle lasagne, o alle più comuni torte salate. Alcune ricette regionali le vedono anche impiegate come sostitute delle classiche tagliatelle e ovviamente non mancano le loro declinazioni sottoforma di dolci. Insomma si tratta di una base versatile da cui partire per dare vita alle portate più diverse e capaci di rendere sfiziosi anche gli ingredienti più semplici. Oggi te le presento con una farcitura dal gusto intenso e dalla consistenza avvolgente a base di prosciutto affumicato, funghi e crema di taleggio!
Ingredienti per 4 crepes
PER L’IMPASTO
- Uova piccola (70 g)2
- Farina 00 90 g
- Latte 170 g
- Burro 15 g
- Sale 1 pizzico
PER CUOCERE
- Burro 20 g
PER LA FARCITURA
- Prosciutto affumicato 200 g
- Taleggio 240 g
- Funghi Pleorotus 360 g
- Timo 3 rametti
- Aglio 1 spicchio
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale q.b.
Allergeni
Uova
Cereali e derivati
Latte Procedimento
PER LA FARCITURA
Pulisci i funghi e tagliali a strisce spesse 1 cm.
In una padella antiaderente scalda l’olio con l’aglio schiacciato e i rametti di timo: quando si sarà insaporito facci saltare i funghi e lasciali cuocere per 10 minuti, aggiustando di sale. Quindi elimina il timo e l’aglio e tienili da parte.
Grattugia a julienne il taleggio e tieni anch’esso da parte.
PER LE CREPES
Sciogli il burro in un pentolino o nel microonde, fai attenzione a non farlo bruciare; una volta sciolto lascialo intiepidire. In una ciotola sbatti le uova con una frusta o una forchetta, unisci il latte e il burro fuso; mescola per bene.
Aggiungi il sale e la farina setacciata poco alla volta per evitare la formazione di grumi; amalgama gli ingredienti con una frusta fino ad ottenere una pastella vellutata ed omogenea.
Fai riposare l’impasto delle tue crepes per almeno 30 minuti in frigorifero coprendolo con la pellicola trasparente.
Trascorsa la mezz’ora, puoi cuocere le crepes. Scalda una padella antiaderente per crepes dal diametro di 20 cm; ungila con un pezzetto di burro e versa un mestolo di pastella al centro.
Fai roteare la padella in modo da spargere il composto su tutta la superficie e cuoci a fuoco vivo per 1 minuto circa. Quindi girala dall’altro lato aiutandoti con una spatola antiaderente e lasciala cuocere poco meno di un minuto.
Mentre finisce di cuocersi procedi con la farcitura: disponi su metà della superficie della crepe il taleggio a pezzetti, 2 fette di prosciutto affumicato (50 g in totale) e un quarto dei funghi spadellati.
Piega a portafoglio e servi!
Note & consigli
*Il riposo dell’impasto è fondamentale per la morbidezza finale delle crepes.
*Durante la fase di cottura ti accorgerai che la crepes è pronta per essere girata quando i bordi iniziano a dorarsi e staccarsi dalla padella.
Varianti della ricetta
Se vuoi provare altre ricette accattivanti con le crepes ti suggerisco anche la torta di crespelle al pesto e taleggio, la torta di crespelle salata e il rotolo di crespelle.
Se invece vuoi declinarle in versione dolce, prova torta di crepes al ginger bread con crema allo zabaione.
Conservazione
Puoi prepararle le crespelle al massimo il giorno prima, conservandole in frigorifero ben coperte o chiuse in un contenitore ermetico. Una volta farcite invece ti suggerisco di consumarle subito, finché il ripieno rimane caldo e scoglievole.
Curiosità
Le vere crepes non sono nate in Francia, paese in cui però riscossero un grandissimo successo; bensì nella Roma del V secolo, pensate come piatto semplice e sostanzioso per sfamare i pellegrini francesi giunti in città in occasione della Candelora.
Nel Medioevo le crepes divennero simbolo di pace, tanto da essere donate dai contadini francesi ai mezzadri in segno di alleanza e amicizia.
