Un primo piatto primaverile, semplice da preparare e che richiede solo pochi ingredienti. Ricorda un po’ la pasta e fagioli o la pasta e ceci, mentre per la sua cremosità data dall’aggiunta del formaggio è paragonabile alla pasta, patate e provola. Proprio come quest’ultima infatti può essere gustata più o meno brodosa. E come resistere alla tentazione di mangiarla con il cucchiaio?
Ingredienti per 4 persone
- Ditaloni rigati 320 g
- Cipollotto fresco 100 g
- Pisellini surgelati 500 g
- Brodo vegetale q.b.
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Formaggio grattugiato q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Allergeni
Procedimento
Monda il cipollotto, privandolo delle radici e delle foglie esterne più coriacee e tritalo.
Versa un po’ d’olio in un tegame abbastanza ampio da accogliere anche la pasta e facci appassire il cipollotto fino a renderlo trasparente. Unisci anche i piselli surgelati, aggiusta di sale e pepe, copri con coperchio e lasciali cuocere per 10 minuti, aggiungendo un po’ di brodo vegetale o acqua calda.
Metti sul fuoco una pentola con abbondante acqua e, quando avrà raggiunto il bollore, salala e tuffaci i ditaloni rigati. Lascia cuocere la pasta per metà del tempo indicato sulla confezione (in questo caso basteranno soli 5 minuti) e poi scolala nel tegame con i piselli e lascia che prosegua la cottura per altri 5 minuti, aggiungendo del brodo vegetale fino alla completa cottura della pasta.
In alternativa, se ti piace più asciutta, poi aggiungere la pasta ai piselli e unire un mestolo di brodo alla volta, aspettando che venga completamente assorbita prima di aggiungerne altro, proprio come faresti per un risotto (non a caso questa tecnica si chiama “risottatura”).
Continua così fino alla cottura della pasta.
A cottura ultimata spegni il fuoco, se necessario correggi di sale e infine manteca con il formaggio grattugiato mescolando bene per rendere il tutto cremoso.
La tua pasta e piselli è pronta!
Note & consigli
*Se non trovi i ditaloni rigati, puoi utilizzare anche un altro formato di pasta corta come ditalini, conchigliette, pasta mista, spaghetti spezzati o risoni.
*Puoi anche preparare la ricetta con i piselli freschi (se è stagione) o con quelli secchi. In quest’ultimo caso però dovrai considerare maggiori tempi di cottura.
Varianti della ricetta
Se vuoi provare altri primi piatti che vedono protagonisti i piselli, prova anche risi e bisi, il risotto con piselli e menta, la vellutata di piselli e menta o le fettuccine alla papalina.
Conservazione
La tua pasta e piselli è ottima appena pronta, quando è ancora ben calda e cremosa. Se dovesse avanzarti puoi conservarla un giorno in frigorifero e scaldarla in forno o in padella fino a renderla dorata e croccante (un po’ come una frittata di pasta).
Curiosità
*I piselli sono originari dell’Asia occidentale e dell’Europa meridionale, e vengono coltivati in tutto il mondo da migliaia di anni. La prima produzione per uso alimentare sembra risalire all’Età del Rame o Eneolitico (3500-2300 a.C.). La varietà più conosciuta è quella dei piselli “novelli”, che in Italia si trovano freschi tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate (il periodo migliore per acquistarli è tra maggio e giugno). Per verificare che siano freschi bisogna osservare i baccelli, che devono essere sode e ben chiuse, turgide ma non troppo grandi né gonfie, lisce e senza rughe.
*In passato, in alcune parti dell’Europa, i piselli venivano utilizzati per preparare una bevanda particolare, molto popolare, chiamata “latte di pisello”. Nel XVI secolo invece erano considerati un alimento di lusso, e venivano portati in tavola solo dalle persone più facoltose, come un vero e proprio status symbol.
*I piselli freschi si conservano in frigorifero e vanni sgusciati solo poco prima dell’uso. Quelli secchi invece si conservano come tutti i legumi in un luogo fresco e asciutto all’interno di vasetti chiusi.
*Dei piselli non si butta via niente: anche i baccelli (quando sono teneri) sono commestibili e molto gustosi. Puoi utilizzarli tal quali, semplicemente saltati in padella (come si fa in Oriente), aggiunti nella preparazione del brodo vegetale oppure frullati e trasformati in creme e vellutate.