Uno dei miei luoghi del cuore sono le crete senesi. La Toscana è tutta meravigliosa, dal mare alle Apuane, ma questo spazio di terra arsa e casali meravigliosi che si stagliano contro il cielo che sembra non conoscere altro colore se non quello dell’azzurro terso, è un piccolo angolo di paradiso. Ed è qui, tra le torri di San Gimignano e le sorgenti di Bagno Vignoni, a due passi dall’aristocratica e meravigliosa Siena, che nacque la pappa al pomodoro.
Un piatto semplicissimo, di recupero, per utilizzare il prezioso avanzato, da gustare caldo in inverno per una cena confortante, o freddo in estate, condito con dell’olio buono e con tanto basilico fresco, per un pranzo leggero e gustoso. Come sempre accade con i piatti della tradizione, anche di questa pietanza esistono innumerevoli varianti, dettate dalle scelte delle famiglie, dalla disponibilità dei prodotti e dalla fantasia degli chef.
Personalmente amo davvero questo piatto, e mi piace servirlo sia in piccoli bicchierini come entrèe, che come sostanzioso piatto principale davanti al quale chiacchierare con un’amica, accompagnato da un buon bicchiere di Chianti, per un viaggio a 360°C nelle meraviglie toscane. Se non lo hai mai provato, tieni da parte il pane e vieni a leggere la ricetta… mi ringrazierai!
Ingredienti per 4 persone
pane raffermo toscano 200 g
aglio 2 spicchi
cipolla 150 g
olio extravergine d’oliva 50 g
pomodori pelati 850 g
sale e pepe q.b.
basilico 8 foglie
brodo vegetale 300 g
Procedimento
Trita la cipolla e l’aglio* e falli appassire a fuoco dolce per 10-15 minuti in un tegame capiente**. Una volta appassiti, aggiungi i pelati in tegame e schiacciali con i rebbi di una forchetta; sala leggermente, e fai insaporire e rapprendere leggermente il sugo.
Nel frattempo, taglia il pane toscano a fette di 1 cm.
Una volta che il pomodoro sarà pronto, aggiungi le foglie di basilico, circa 300 g di brodo, le fette di pane raffermo spezzettate, mescola il tutto e lascia riposare coprendo la pentola da un coperchio a buona tenuta per 10-15 minuti; così facendo il pane assorbirà i liquidi.
Trascorso il tempo indicato, con il dorso di un cucchiaio, mescola il pane fino a renderlo una pappa. Aggiusta di sale e, se serve, unisci dell’altro brodo per rendere più o meno umida e cremosa la pappa.
Condisci il tutto con dell’olio extravergine d’oliva a piacimento e servi immediatamente.
Note
Puoi anche usare l’aglio intero e toglierlo a fine cottura se vuoi sentirne solo il profumo.
Classicamente la pappa al pomodoro viene cotta nei tegami di terracotta: se non ce l’hai, andrà bene un tegame in ghisa ma anche uno antiaderente.
Il pane toscano è sciapo (senza sale), perfetto per questa ricetta perché lascia emergere tutto il gusto dei pomodori senza coprirlo.
Se nella tua zona non lo trovi, sostituiscilo comunque con un pane poco salato, compatto e con la crosta spessa.
Minestre, cibo del conforto
Io amo le vellutate e le minestre. Trovo che siano il comfort food per eccellenza: calde, leggere, vellutate, scaldano pancia e cuore cucchiaiata dopo cucchiaiata.
Ne ho preparate tante: sono anche molto comode, perché spesso possono essere preparate in anticipo per accoglierti a casa la sera. Ti lascio alcune delle mie preferite.
Conservazione
La pappa al pomodoro si conserva in frigorifero ben chiusa in un contenitore ermetico per un paio di giorni. Se dovesse asciugarsi troppo, quando la riscalderai puoi unire qualche mestolino di brodo caldo per farla tornare della giusta consistenza.