Quando, assieme al mio fotografo e a mia figlia Deborah, è giunto il momento di scattare la foto finale delle pesche sciroppate, non abbiamo avuto dubbi su come presentarle. Tutti e tre lo stesso pensiero: con la panna fresca montata e abbondanti scagliette di cioccolato fondente grattugiate in superficie. Che bontà , una di quelle bontà semplicissime e che sembrano banali. Ma solo fino all’assaggio, momento in cui vai letteralmente in estasi e non esiste altro al mondo di così buono.
Ho suggerito panna ma puoi optare per yogurt oppure gelato; puoi anche usare le pesche sciroppate per deliziosi dessert come la mia ciambella con pesche e amaretti o la cheesecake alle pesche. Puoi addirittura conservare lo sciroppo avanzato e usarlo per inzuppare una torta o insaporire una crema pasticciera: aromatizzalo a caldo con una bacca di vaniglia incisa… sentirai che roba! Fare queste ricette è semplicissimo, tanto più se sei abituato a comperarle al supermercato. Avere in dispensa dei vasetti rigorosamente homemade è di una soddisfazione unica.
Ecco a te le mie pesche sciroppate. Provale e fammi sapere.
Pesche sciroppate: dosi per circa 1 kg di pesche
pesche percoche 1,1 kg*
zucchero semolato 200 g
acqua 600 g
Pesche sciroppate: procedimento
Puoi ottenere le pesche sciroppate in poche e semplicissime mosse, a partire dal frutto non sbucciato.
Bollitura
In un pentolino prepara lo sciroppo:Â versa l’acqua assieme allo zucchero, quindi mescola bene per farlo sciogliere completamente. Scaldalo fino a portarlo a bollore a fuoco dolce e spegni il fuoco tenendo da parte lo sciroppo per intiepidirlo.
Nel frattempo, occupati delle pesche. Lavale bene e immergile poi in un tegame pieno d’acqua. Raggiunto il bollore lasciale sbollentare a fuoco lento per 15 minuti circa.
Scola le pesche, noterai che la loro buccia risulterà sollevata dalla polpa.
Sbuccia e denocciola le pesche
Sbuccia le pesche percoche quando sono ancora calde, in modo tale che la buccia venga via facilmente e senza intaccare la polpa. Tagliale a metà e, con un cucchiaio o uno scavino, elimina il nocciolo. Lasciale ora raffreddare completamente.
Trasferisci le pesche nei vasetti sterilizzati**, comprimendole leggermente fino al bordo. Coprile poi con lo sciroppo. Posiziona l’apposita retina, utile per tenere immersa la frutta.
Chiudi bene i vasetti. Ora puoi capovolgerli fino al raffreddamento e fino a che non si formerà il vuoto d’aria. Come capirlo? Se, premendo sul tappo, non senti alcun rumore, allora il procedimento è andato a buon fine***. Le tue pesche sciroppate sono pronte!
Pesche sciroppate: note
*Le pesche percoche sono perfette per questo tipo di preparazione. La caratteristica che le contraddistingue è la loro consistenza, compatta e non fibrosa come le pesche classiche. Anche la loro dolcezza è particolare, presente ma mitigata da una piacevole acidità .
**Sterilizzare i vasetti è semplicissimo. Ponili a bollore assieme ai relativi coperchi. Abbi cura di avvolgerli in un canovaccio per evitare che si frantumino. Falli infine asciugare in forno tiepido.
***Se preferisci, puoi bollire i vasetti pieni. Regolati con i tempi di bollitura a seconda delle dimensioni del vasetto che usi.
- Circa 20 minuti per vasetti da 250 cc
- Più o meno 35 minuti i vasetti da 500 cc
- Per i vasetti da 1000 cc occorrono circa 40 minuti
- Fai bollire 45 minuti i vasetti da 1500 cc
Pesche sciroppate: conservazione
Puoi conservare per mesi le pesche sciroppate, se conservate correttamente in luogo asciutto e fresco. Una volta aperto un vasetto conservalo in frigorifero per una settimana. Non sono adatte al congelamento.
Se volessi usare lo zucchero grezzo di canna la dose rimane uguale, grazie