Un primo piatto di pasta fresca dal caratteristico gusto mediterraneo, in cui si uniscono il pomodoro, pesto alla genovese e tonno

Trofie alla carlofortina

  • Preparazione: 1h 10m
  • Cottura: 0h 10m
  • Difficoltà: facile
  • Costo: basso
  • Porzioni: 4 persone
  • Metodo cottura: Fornello
  • Cucina: Italiana, Sarda

Le trofie alla carlofortina sono un primo piatto dal caratteristico gusto mediterraneo, tipico delle Sardegna ma con evidenti influenze liguri. La ricetta ricorda gli spaghetti alla Portofino, in cui si uniscono il pomodoro e il pesto alla genovese, ma è arricchita in più anche dal tonno fresco. Te la consiglio (anche tiepida o fredda) ogni volta che vuoi portare in tavola il profumo dell’estate!

 

Ingredienti per 4 persone

PER LE TROFIE

  • Farina 00 400 g
  • Acqua 180 g

PER IL PESTO

  • Basilico fresco 80 g
  • Pecorino romano grattugiato 35 g
  • Parmigiano Reggiano grattugiato 30 g
  • Aglio 1 spicchio
  • Olio extravergine d’oliva 75 g
  • Pinoli 35 g
  • Sale q.b.

PER IL CONDIMENTO

  • Cipolla 120 g
  • Pomodorini datterini 250 g
  • Tonno fresco 300 g
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale q.b.

Allergeni

Cereali e derivati Latte Frutta a guscio Pesce

Procedimento

PER LE TROFIE

Per realizzare le trofie, metti nella ciotola della planetaria munita di foglia la farina, aggiungi l’acqua poco alla volta man mano che viene assorbita e lascia lavorare la macchina finché l’impasto non risulterà liscio, elastico e facilmente maneggiabile.

A questo punto trasferisci il composto sul piano di lavoro infarinato o sulla spianatoia, ricava tante piccole palline e falle scorrere una a una sotto la parte laterale della mano (quella sotto il mignolo) in modo da attorcigliarle e conferirgli la caratteristica forma “a vite” delle trofie.
Una volte formate, lasciale riposare su un vassoio coperto da un canovaccio pulito leggermente infarinato.

PER IL PESTO

Per preparare il pesto lava il basilico, stacca le foglie e falle asciugare bene. Quindi mettile nella ciotola del cutter insieme ai pinoli e a metà dell’olio. Frulla a intermittenza fino a ottenere un composto omogeneo.
Unisci l’aglio schiacciato, il formaggio grattugiato, il restante olio e frulla di nuovo. Aggiusta di sale e tieni tutto da parte.

PER IL CONDIMENTO

Taglia la cipolla a fette sottili, falla rosolare in una padella antiaderente con poco olio. Aggiungi i datterini tagliati a metà e privati dei semi e falli saltare per 3 minuti circa. Poi unisci il tonno tagliato a cubetti da mezzo cm e prosegui la cottura a fuoco vivace finché il pesce non sarà diventato opaco (deve assumere una tonalità biancastra).

A questo punto spegni il fuoco e versa in padella anche il pesto, mescolando per ottenere un condimento uniforme.
Metti sul fuoco una pentola capiente di acqua salata e, quando avrà raggiunto il bollore, tuffavi le trofie. Falle cuocere per 6-7 minuti e scolale direttamente nella padella con il condimento. Saltale rapidamente, se necessario aggiungendo poca acqua di cottura e impiattale.

Le tue trofie alla carlofortina sono pronte per essere servite!

Note & consigli

Mentre prepari il pesto fai attenzione ad azionare il frullatore a intermittenza, attivandolo a intervalli di 5 secondi o utilizzando la funzione “pulse”, in modo da evitare che le lame si surriscaldino ossidando il basilico, alterandone il colore e il sapore. Un altro trucco utile è quello di mettere le lame in freezer prima di iniziare la preparazione del pesto.

 

Varianti della ricetta

Se vuoi provare altri primi piatti sardi ti suggerisco le ricette dei malloreddus alla campidanese, le lorighittas con vongole e bottarga, i maccarrones de busa con salsiccia, zafferano e funghi, la fregola e ovviamente i culurgiones.

Conservazione

*Dopo averle preparate puoi far seccare le tue trofie e conservarle fino a 2 giorni fuori dal frigorifero. In alternativa puoi congelarle già porzionate negli appositi sacchetti o contenitori per il freezer. 

*Puoi conservare il pesto fresco in un contenitore a chiusura ermetica per 2-3 giorni oppure molto più a lungo mettendolo sottovuoto in un vasetto sterilizzato. In alternativa puoi anche congelarlo.

 

Curiosità

Le trofie sono un formato di pasta tipicamente ligure, proprio soprattutto della zona del Golfo Paradiso e, in particolare, del paese di Sori. Nascono come piatto povero e presentano una caratteristica forma “attorcigliata” che è l’ideale per trattenere meglio il condimento.

Invece la pasta alla carlofortina prende il nome dal borgo di Carloforte, l’unico centro abitato dell’Isola di San Pietro, nel sud ovest della Sardegna. Nel Settecento l’isola fu colonizzata dai pescatori liguri provenienti da Genova e da Pegli, che qui importarono le loro tradizioni gastronomiche e le loro ricette, mescolandole alle influenze sarde.

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