Un primo piatto di pasta fresca tipicamente sardo a forma di spiga, che racchiude un ripieno di patate, pecorino e menta

Culurgiones

  • Preparazione: 1h 30m
  • Cottura: 0h 40m
  • Riposo: 0h 30m
  • Difficoltà: media
  • Costo: basso
  • Porzioni: 4 persone
  • Metodo cottura: Fornello
  • Cucina: Italiana, Sarda

I culurgiones sono un primo piatto di pasta fresca ripiena tipico della Sardegna e introvabile altrove. Si tratta di scrigni composti da solo acqua e farina, chiusi a forma di spiga, che racchiudono un cuore di patata, pecorino e menta e sono avvolti da un semplice sugo di pomodoro. Più sostanziosi dei comuni ravioli, tortelli e cappellacci diffusi nel resto d’Italia, sono ingiustamente meno celebri di altri piatti iconici del Bel Paese come la pizza, le tagliatelle all’uovo, le lasagne alla bolognese, la parmigiana di melanzane o il tiramisù, ma vale assolutamente la pena di provarli e di replicarli a casa! Serve un po’ di manualità, ma con l’esercizio riuscirai a prenderci la mano!

Ingredienti per 4 persone

PER LA PASTA

  • Farina 00 125 g
  • Farina di semola rimacinata di grano duro 125 g
  • Acqua 130 g
  • Olio extravergine d’oliva 10 g

PER IL RIPIENO

  • Patate 600 g
  • Pecorino grattugiato 50 g
  • Menta 5 g
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

per il sugo

  • Passata di pomodoro 700 g
  • Olio extravergine d’oliva 60 g
  • Aglio 1 spicchio
  • Basilico fresco 8 foglie
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Per completare

  • Pecorino grattugiato 80 g

Allergeni

Cereali e derivati Latte

Procedimento

Per la pasta

Nella ciotola di una planetaria munita di foglia metti le due farine, aziona la macchina e unisci l’acqua e l’olio fino a ottenere un impasto liscio. Trasferiscilo su di un piano di lavoro e forma una palla che lascerai riposare sotto una ciotola rovesciata per almeno mezz’ora.

Per il ripieno

Fai cuocere delle patate con la buccia in abbondante acqua salata fino a lessarle; una volta cotte, lasciale intiepidire, poi sbucciale, schiacciale con uno schiaccia patate facendo cadere la purea in una ciotola. Unisci il pecorino grattugiato, la menta tritata, il sale e il pepe; amalgama il tutto e tieni da parte.

Composizione

Stendi la pasta fino ad arrivare a 1 mm di spessore. Coppa con un coppa pasta da 9/10 cm la sfoglia formando dei dischi che dovranno pesare circa 13 g l’uno e adagiaci all’interno 30 g di ripieno.

Ora richiudi uno a uno i tuoi Culurgiones dandogli la tipica forma a spiga: poggia sopra il pollice e l’indice della mano sinistra il disco con al centro il ripieno; con l’indice e il pollice della mano destra spingi il centro del disco verso l’interno, poi pizzica la pasta da sinistra a destra portando i lembi indietro e verso l’alto, fino a chiudere tutto il disco e formando una coda finale.

Prosegui così fino a esaurire tutti gli ingredienti.

Per il sugo

In una casseruola dal fondo largo scalda l’olio assieme all’aglio tagliato a metà e privato dell’anima. Fallo dorare, poi aggiungi la passata di pomodoro, sala e lascia cuocere per 15-20 minuti. Una volta pronto, spegni il fuoco e aggiungi le foglie di basilico spezzettate, quindi tienilo da parte in caldo.

COTTURA

Lessa i tuoi culurgiones in abbondante acqua salata per qualche minuto. Quando saranno cotti scolali e tuffali direttamente nel sugo di pomodoro, lasciali insaporire per qualche minuto, poi spegni il fuoco e manteca con il pecorino grattugiato.

Note & consigli

*Ovviamente puoi impastare la pasta per i culurgiones anche a mano: dovrai lavorare la tua pasta fino a che sarà morbida, elastiaca e quasi lucente.

*Scegli patate più o meno tutte della stessa dimensione: in questo modo il loro tempo di cottura sarà uniforme.

Varianti della ricetta

I culurgiones si possono servire con diversi condimenti, differenti a seconda delle zone in cui li assaggi: più comunemente vengono portati in tavola con pomodoro e pecorino, ma si possono gustare anche saltati in olio e pecorino, o addirittura, in alcuni casi, cotti al forno o fritti.

 

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Conservazione

Una volta pronti, prima di lessarli, puoi conservare i tuoi culurgiones in frigorifero ben coperti, per un paio di giorni. Oppure puoi congelarli: sistemali su dei vassoi, e quando saranno congelati, raccoglili in sacchetti frigo. Potrai lessarli direttamente da congelati, allungando di qualche minuto la cottura.

Curiosità

*Non è possibile risalire a una data precisa relativa alla creazione di questo formato di pasta, ma dal 2015 i culurgiones d’Ogliastra sono un prodotto riconosciuto IGP.  Il loro nome si ricollega a delle parole sarde che significano culla o sacca di cuoio: richiami chiari a come la sfoglia bianca e lucente possa accogliere un ripieno goloso. Nel paese di Ulassai sino agli anni ’60 la tradizione voleva che i culurgiones venissero consumati solo ed esclusivamente il giorno dei morti (Sa di’ de sos mortus) il 2 novembre. In generale, nel resto della Sardegna per molto tempo questi grossi ravioli ripieni di patate, pecorino e menta venivano preparati in occasione della festa del raccolto.
*In Sardegna i culurgiones non sono solo un cibo: ancora oggi vengono preparati con cura e donati nelle occasioni importanti in segno di stima, come amuleto propiziatorio per difendere le famiglie dai lutti e dalle avversità
La caratteristica di questa principale è sa spighitta, un ricamo che chiude la pasta, che ricorda una spiga per celebrare l’importanza della raccolta del grano, uno dei preziosi tesori dell’Isola.
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