Mi piace l’idea che il nome di questo dolce derivi dal fatto che si possano mangiare semplicemente tutti in un boccone! I bocconotti del resto sono così golosi!
In Italia ne esistono tante versioni: in ogni zona ciascuno li preparava con quanto c’era a disposizione! Nella versione abruzzese l’ingrediente principale è certamente il mosto d’uva, o meglio la scrocchiata, prezioso regalo della vendemmia.
In passato preparati soprattutto per le feste come Natale, matrimoni e battesimi, venivano fatti in grandi quantità per festeggiare in dolcezza i momenti più importanti della vita. Cotti nel forno a legna, quando la temperatura si abbassava leggermente dopo la cottura del pane, si utilizzava un lungo ago per estrarli senza problemi dai classici stampini. Oggi sopratutto in Abruzzo, sono ancora tantissimi i laboratori di biscotti e pasticceria che si dedicano solo alla produzione di dolci locali con ricette storiche e tipiche di questa regione.
E in Abruzzo di ricette golose ce ne sono tantissime…
- Amandovolo
- Caggionetti
- Anellini alla pecorara
- Parrozzo
- Ciabotto
- Soffione abruzzese
- Fiadoni (o casciatelli)
Ingredienti per degli stampini circolari dai bordi ondulati del diametro superiore di 6 cm, inferiore di 4 cm, altezza 2,5 cm
Per il ripieno
- Mosto 250 g
- Mandorle tritate50 g
- Cioccolato fondente 55% tritato50 g
- Farina di mandorle 25 g
- Limone scorza1
- Cannella q.b.
Per la frolla
- Farina 00 300 g
- Zucchero semolato 110 g
- Olio extravergine d’oliva 80 g
- Uova 50 g
- Tuorli d’uovo 3
Per cospargere
- Zucchero a velo q.b.
Allergeni
Procedimento
Per il ripieno
In una ciotola unisci il mosto d’uva*, le mandorle, la farina e il cioccolato tritati, la scorza del limone grattugiato e la cannella. Mescola e tieni da parte.
Per la frolla
Nella ciotola di una planetaria munita di fruste lavora le uova e lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungi l’olio a filo e la farina a pioggia. **
Trasferisci l’impasto sul piano di lavoro, avvolgilo nella pellicola e fallo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.**
Stendi la frolla con il matterello tra due fogli di carta forno fino a uno spessore di 3-4 mm. Con un coppapasta tondo ricava dei dischi poco più grandi del diametro superiore dello stampo da bocconotto.
Imburra gli stampi e adagia il disco. Elimina la pasta in eccesso sui bordi e bucherella con una forchetta la pasta sul fondo. Adagia 30 g di ripieno nello stampo fino a riempirlo e forma una gobbetta che dovrà spuntare al centro. Impasta e stendi di nuovo i ritagli di frolla. Ricava altri dischi e con questi sigilla la superficie appoggiandoli sul ripieno. Ricoprili ed elimina la pasta in eccesso.
Cottura
Cuoci in forno statico a 170° per circa 20 minuti. Sfornali e falli raffreddare prima di sformarli.
Cospargili con lo zucchero a velo e servi i bocconotti!
Note & consigli
* L’ingrediente principale di questa ricetta è la la scrucchiata, una confettura abruzzese di uva da vino di Montepulciano, dal colore violaceo scuro e dal sapore dolce/amaro. Il mosto d’uva non è un ingrediente semplicissimo da trovare in alcune regioni. Il risultato non sarà lo stesso ma se non dovessi trovarlo puoi sostituirlo con della confettura.
** Puoi preparare la tua frolla anche a mano. In altre regioni d’Italia la frolla dei bocconotti veniva anche preparata con lo strutto: se vuoi provare questa variante puoi usarne circa 90 g.
*** Nelle versioni di frolla con l’olio il riposo in frigorifero non serve a rassodare la pasta, ma a conferirle la giusta elasticità: non saltare questo passaggio!
Varianti della ricetta
Come per tutte le ricette regionali, le varianti sono infinite: la cittadina abruzzese di Montorio al Vomano rivendica i i natali di questo dolce dove nacque l’abitudine di utilizzare l’olio d’oliva al posto del burro per la realizzazione della pasta frolla.
A Castel Frentano nei bocconotti si trova un chicco di caffè all’interno del ripieno.
I bocconotti di Vasto invece si differenziano dagli altri perché hanno una copertura di glassa al cioccolato fondente, e il loro ripieno è a base di caffè e cioccolato con mandorle tritate e cannella.
E nelle altre regioni? Con lo stesso nome si trovano tante varianti.
La variante pugliese, prevede un ripieno di mandorle e amarene, racchiuso nello stesso involucro compatto.
E’ tipico anche il bocconotto di Bitonto, che prevede un ripieno di ricotta e canditi e meno zucchero nell’impasto.
Nella mia Calabria invece può essere ripieno anche di marmellata… Io comunque non saprei scegliere il migliore!
Conservazione
I bocconotti sono biscotti secchi che si conservano a lungo: saranno perfetti ben chiusi in un sacchetto di plastica o in una scatola di latta, anche per un mese!